❝Another rainy day❞

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ꕤQuando si parla di scrittura mi definisco una persona particolare; per esempio, io cavo ispirazione dalla musica, ma non sempre.

Delle volte preferisco descrivere le sensazioni che provo, sono quel genere di persona capace di svegliarsi di notte e di mettersi a scrivere. Amo le sensazioni che mi porta la poggia, quest'ultima mi ha ispirato questa One Shot, ed è sempre quest'ultima che vi consiglio per leggerla. ꕤ

Detto ciò buona lettura♡






❝Ѵocali e consonanti scorrevano veloci sotto i suoi occhi attenti, passando prima attraverso una sagace finestra contornata di metallo che li separava dal mondo esterno

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❝Ѵocali e consonanti scorrevano veloci sotto i suoi occhi attenti, passando prima attraverso una sagace finestra contornata di metallo che li separava dal mondo esterno. Sillabe di tutti i generi venivano scansionate dalla sua iride, allo stesso modo di come facevano i polpastrelli con quella sottile pagina pari a zucchero colato per il suo fisico. Milioni di cellule fremevano al contatto con la carta; la bianca epidermide che sfogliava ripetutamente quelle pagine di romanzo, per assaporarne i contenuti più vari nei minimi dettagli, fino ad ogni singola virgola.

Ogni romanzo, per lui, era come un temporale estivo, di quelli che bagnano i ciottoli delle strade di città e le insegne dei negozi, che poi si risvegliano e profumano di persone e pane caldo.

O addirittura come i baci dei primi appuntamenti, con una sciarpa rossa e magari del buon tè. 

Ogni parola era una nuova emozione, che doveva essere approfondita. 

Gioa, tristezza e dolore. Alcune parole sapevano essere taglienti come alcuni dei più affilati coltelli, ed altre ancora trivellavano nel profondo. Altre invece deliziavano la lettura, in quanto fossero miele sciolto sulle labbra screpolate ed avide di nuove storie.

Ogni parola era l'inizio della giornata, quando il sole traspare dai buchi delle tapparelle abbassate a metà, ed i raggi solari più coraggiosi si depositano sul volto, che ci costringe ad alzarlo dal cuscino morbido che ci ha accompagnato nei nostri sogni, per vedere chi ci ha distolto dai nostri pensieri. Delle mattine abbiamo il solco che ci hanno lasciato le federe, ancora caldo.

Amava viziarsi di questi piccoli pensieri, che ne rallegravano le serate piene di stelle. 

E come si fa col sale, attirò a sé il lembo del plaid, a mo' da coprire lui stesso ed il corpo caldo dell'altro, che dormiva beatamente sdraiato su di lui. 

Fantasia "tartan scozzese", rosso e nero.

Rivolse lo sguardo alla finestra che incombeva sulla parete in cartongesso beige, ormai pregnante di goccioline d'acqua dalle forme più assurde, a causa della pioggia che continuava ad infrangersi gentilmente su quella zona ristretta del mondo, chiamata Seul. Il selciato rispecchiava il cielo plumbeo carico di nuvoli che avevano avvolto chissà quale zona della terra. Avrebbe voluto conoscere l'orario, ma il suo intuito gli suggerì che, approssimativamente, sarebbero potute essere le sei ed un quarto, circa.

La sera aveva un qualcosa che lo affascinava ogni volta, la considerava come la possibilità che ci offre la terra per scoprirla, metro per metro, passo per passo, rimanendo nell'ignoto.

Come lo stridulo rumore  dell'infrangersi di un vetro, l'idea di uscire a godersi quello spettacolo malinconico guizzò nella sua mente, ma venne scartata fin da subito, come si fa con le cingomme che non hanno più sapore, per non svegliare l'angelo dormiente sul suo addome. Prese ad accarezzargli i fili d'oro che avrebbe tessuto per tutta la vita, continuando però a guardare l'orizzonte, sussurrando parole dolci a Taehyung; così si chiama l'idilliaca creatura giacente sul divano insieme a lui.

Decise di deporre le lenti sul mobile adiacente il divano color porpora, ma ancora una volta decise di non fermarsi ad osservare l'altro. Succedeva questo nella maggior parte dei romanzi/film che aveva guardato: il lettore si prendeva un momento per guardarsi intorno, molto spesso al di fuori dell'abitazione, e molto spesso un qualcuno dormiva accanto a quest'ultimo, ed egli si suffermava ad eleogiarne la bellezza attraverso un lungo monologo interiore pieno di metafore e  carezze.

A lui non serviva guardare Taehyung per ricordarsi della sua bellezza, non gli serviva replicare storie che sapeva già a memoria per definire quanto l'amasse, non aveva bisogno di leggere libri per sentirsi bene.

Gli serviva quell'angelo per sognare.❞




❀Angolino autrice inutile❀

Spero possiate capirmi perché questa è la prima ff che pubblico.. Anyway, mi farebbe molto piacere se lasciaste un commento(di qualsiasi genere, eccetto insulti e cose simili, perché so che devo ancora migliorarmi) e magari una stellina.

➤Grazie infinite per averla letta♡ 



❝Another rainy day❞↬Kookv OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora