BETRAYAL

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Sono una ragazza comune come tutte le altre, il mio nome è Alex. Vivo insieme a mia madre nella grande città di Los Angeles. Mio padre è morto da quando ero piccola, morì per un tumore al cuore, avevo solo 6 anni quando ci lasciò, fu il giorno più brutto della mia vita, ma allo stesso tempo il più bello.

Nello stesso giorno la mia babysitter Jade mi portò a prendere un gelato per distrarmi, mia madre era sempre impegnata col lavoro e non aveva mai tempo per stare con me, e sinceramente, credo fosse felice della morte di mio padre visto che non gli importava di lui. Litigavano di continuo, ogni sera. E io ero li, ad ascoltare le loro grida l'una verso l'altro. Ho avuto un'infanzia piuttosto complicata e difficile.
Quel giorno non ero in vena di uscire con qualcuno, a dire il vero non ero in vena di fare niente con nessuno, ma mi dovevo distrarre in qualche modo. Quando io e Jade ci fermammo nel carretto dei gelati al parco per prendere un gelato, la mia attenzione si sposto su un bambino biondo, che scorrazzava per il vialetto con una bicicletta rossa. Lo fissai per ore in una panchina mangiando il mio gelato al cioccolato, finché non mi notò. Venne verso di me.

"Hei!" Mi salutò. Ricambiai il saluto con la mano. "Bel cappello." Mi disse guardandolo. Dopo un po a fissare il mio capello me lo prese dalla testa per dispetto ed io dovetti rincorrerlo, e lo feci senza avvisare Jade. Lo rincorsi per quasi tutto il parco con il gelato in mano, lui era con la bici ed era facile per lui seminarmi. All'improvviso inciampai. Il mio gelato cadde per terra ed io mi sbucciai il ginocchio. Non riuscivo a camminare. Piansi tantissimo per il dolore e a malapena riuscivo a mettermi in piedi. Ero lì ad aspettare il bambino sperando che ritornasse con la sua bicicletta rossa o qualcuno ad aiutarmi, ma nessuno mi aiutò, rimasi lì per tanto tempo e mi addormentai dall'aspettare. Dopo tanto tempo qualcuno mi svegliò scuotendomi. Aprì gli occhi ed era il bambino.

"Ciao!" Mi disse quando mi svegliai. Abbassò lo sguardo nel mio ginocchio insanguinato "Cosa ti è successo?" Chiese.

Ricordo che non risposi alla sua domanda, per via dei suoi bellissimi occhi azzurri che mi avevano incantato, sembra aver l'oceano dentro ad esse. Mi scosse la mano davanti alla faccia ed io ritornai nel mondo reale, mi ero persa nei suoi occhi.

"Ehi, va tutto bene?" Mi chiese con un sorriso. Il suo sorriso era bellissimo, anche se aveva i denti storti. Ricambiai il sorriso e lui mi levò i capelli dal viso e mi asciugò le lacrime.

"Mentre ti rincorrevo sono inciampata ed adesso non riesco più ad alzarmi." Gli dissi con voce debole.

"Vieni ti aiuto a tornare a casa." Mi disse mentre mi mise il mio braccio dietro il suo collo per aiutarmi ad alzarmi. Mi accompagnò fino a casa, lo guidai per tutto il tragitto con un sorriso stampato in faccia. Non riuscivo a non smettere di sorridere, non so perché. Era lui che mi faceva sorridere in quel modo.

Da quel giorno diventammo migliori amici, passavamo ogni singolo giorno insieme. Ma un giorno suo padre lo costrinse a trasferirsi a Londra. Non ebbi più modo di contattarlo e d'allora non lo rividi più e non ebbi più sue notizie. Abbiamo solo 2 anni di differenza, il suo nome è Niall Horan, lui è stato il mio primo amore. Non gli ho mai rivelato i sentimenti, che provavo e che provo ancora per lui, per paura di rovinare la nostra amicizia. Anche se sono passati circa 7 anni dall'ultima volta che ci siamo visti. Non dimenticherò mai i suoi sorrisi, i suoi abbracci, il suo modo di farmi sorridere con semplici gesti, mi mancano e sopratutto mi manca lui.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 12, 2015 ⏰

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