«Dici davvero?» urlò Jessica seguita dalle urla di Carmen, Emma e Lauren.
«Sh, ragazze non gridate» dissi cercando di farle abbassare la voce invano.
«Ma quindi siete ufficialmente una coppia?» domandò ancora Carmen, mettendosi le mani in faccia. Erano peggio di me!
Stavamo andando in studio e avevo appena finito di raccontare alle ragazze ciò che era successo ieri con Filippo e non la smettevano più di emozionarsi come fans di Justin Bieber.
Avevo evitato di raccontarlo a Nicole, non volevo pensasse che glielo avessi detto solo per vantarmi.«Ragazze vi prego» cercai di calmarle ancora diventando subito rossa.
«Serve la ship ora però» disse Emma provocando strani versi da parte delle altre ragazze.
«Si, che carini!» esclamò Lauren eccitata più che mai.
Sentì un braccio attorno alle spalle e rabbrividì. Dovevo ancora abituarmici.
«Che fate, ragazze?» domandò Filippo dandomi un bacio sulla tempia. Le ragazze ci guardavano con gli occhi a cuoricino.
Peggio dei fandom.«Nulla» risposi io cercando di evitare il discorso di prima.
«Beh in realtà, stavamo cercando un nome per la vostra ship» esclamò Jessica, la fulminai con lo sguardo. Certo che poteva pure evitare.
Filippo scoppiò a ridere.
«Dai, ragazze» le ammonì imbarazzata.
«Mi piace però» disse poi Filippo guardando le ragazze, stando al loro gioco.
Gli diedi una gomitata nello stomaco.
Le ragazze si avvicinarono a loro confabulando qualcosa, forse il nome della nostra "ship". Che cretini!«Che ne dici di "Sirama" o "Sarama"?» proposero. Scoppiai a ridere.
«Sono davvero ridicoli. Voi avete dei seri problemi, vado con persone più decenti» dissi ridendo e togliendomi il braccio di Filippo dalle spalle e andando verso Einar e Biondo che ci guardavano divertiti.
«Che succede?» chiese Einar notando le risate di quei cinque.
«Nulla di che inventano nomi per la ship mia e di Filippo. Davvero imbarazzanti!» risposi facendo ridere i due accanto a me.«Ma guarda un po' come fa il geloso» disse Simone notando l'amico che ci fissava. Ridacchiai. Si avvicinarono a noi.
«Okay, va bene niente ship, i nomi sono orribili» esclamò Filippo alla fine.
«Ecco bravo» esclamai guardandolo e sorridendo.~~~~
Stavamo per entrare in studio e per la prima volta in vita mia non avevo l'ansia.
Anzi rettifico, non avevo l'ansia per me ma più che altro per Filippo, anche se sapevo avrebbe superato la sfida.
«Mi raccomando. Spacca» gli sussurrai dandogli un leggero bacio sulla mascella facendolo sorridere, mi accarezzò i capelli.
Mi diressi verso Einar che quel giorno anche lui indossava la maglia rossa con la fatidica scritta "sfida".Lo trovai in ansia più che mai, iniziò a respirare pesantemente e a muoversi da un lato all'altro dello studio mettendosi le mani nei capelli.
«Ein calmati, ce la farai» gli dissi cercando di calmarlo ma invano.
«Bro stai tranquillo, il tuo pezzo spacca» esclamò Simone dandogli una pacca sulla spalla.
«Ce la farò» pronunciò cercando di auto convincersi.La puntata iniziò e il primo a sfidarsi fu Filippo che cantò il suo nuovo inedito che io amavo follemente "Un giorno in più". Adoravo troppo quella canzone e forse era una delle mie preferite. Ogni volta che la cantava mi emozionavo, era così piena di significati.
«Quante cose che non sai
Quante cose ti direi
Nascondi un sospiro per non darmi l'ansia
La tua vita non la farò mai
Tu mi dici te la caverai
E asciughi una lacrima dalla mia guancia
Mi hai insegnato a perdere e ora non puoi perdere più
Mi hai insegnato a vivere ora devi farlo anche tu» iniziò a cantare la prima strofa e mi preparai psicologicamente per la parte che adoravo più di tutto. Stava cantando da Dio, come sempre d'altronde.«Anche se brucia un taglio passa lo so
Ma lascia un segno dentro di me oh oh
Tra i miei ricordi e polvere
Quanti sforzi hai fatto per
Un giorno in più
Un giorno in più
Un taglio passa lo so
Ma lascia un vuoto dentro di me oh oh
Giuro non cambierà per me
Resterò senza di te
Un giorno in più
Un giorno in più» brividi in tutto il corpo ogni volta che sentivo questa parte in cui la sua voce era graffiata più che mai, roca e quasi infuriata.«Quante cose che non so
Quante cose che ti chiederei
Restiamo in silenzio guardandoci in faccia
Spero almeno che mi capirai
Se non so chiederti come stai
E cade una lacrima sulla tua giacca
Mi hai insegnato a perdere e ora non puoi perdere più
Mi hai insegnato a vivere ora devi farlo anche tu. Anche se brucia un taglio passa lo so
Ma lascia un segno dentro di me oh oh
Tra i miei ricordi e polvere
Quanti sforzi hai fatto per
Un giorno in più
Un giorno in più
Un taglio passa lo so
Ma lascia un vuoto dentro di me oh oh
Giuro non cambierà per me
Resterò senza di te
Un giorno in più
Un giorno in più
Giuro non cambierà per me
Resterò senza di te
Un giorno in più
Un giorno in più
Un giorno passa lo so
Ma lascia un vuoto dentro di me oh oh
Giuro non cambierà per me
Resterò senza di te
Un giorno in più
Un giorno in più» concluse e io mi ritrovai, come sempre, con le guance bagnate da poche lacrime.Come faceva ad emozionare così tanto? Lo ammiravo davvero tanto! Dava il cuore in ogni canzone lui facesse aggiungendo del suo a volte e riusciva sempre ad emozionare chiunque anche la persona più fredda al mondo come Simone, che in realtà non era poi così tanto freddo. Il pubblico applaudì urlando e gridando, il suo sfidante cantò ma in confronto non era niente di chè.
E ovviamente, come ormai tutti sapevamo, il giudice esterno scelse Filippo e finalmente si tolse quella orribile felpa rossa.Mi guardò sorridendo facendomi l'occhiolino.
Era arrivato il momento di Einar.
«Buona fortuna!» sussurrammo tutti insieme in silenzio.
Cantò il suo inedito "Salutalo da parte mia" adoravo anche quella canzone.
Alla fine Einar ritornò con la felpa nera contento più che mai.~~~~
«Siamo tornati tutti insieme! Che bello» urlò Einar, contento del risultato della sua sfida.
«Già, ma...» disse Lauren indicando Filippo davanti a noi con il cappuccio della felpa alzato e le mani in tasca mentre tirava sassolini con la punta delle scarpe. La puntata era finita e stavamo ritornando in hotel.Tutti si girarono a guardare me, sospirai e mi diressi a passo svelto accanto a lui.
Non era un buon momento per lui dato che Paola Turci gli aveva assegnato una sfida, diversa dalle altre: si doveva sfidare con ben tre ragazzi e se non superava la prova sarebbe stato eliminato! Eravamo tutti dispiaciuto e scioccati per lui, era su un filo di un rasoio.
«Ehi» sussurrai accanto a lui, cercando di trovare il suo viso nascosto dal cappuccio.
«Sara non voglio parlare con nessuno» rispose bruscamente.«Invece dovresti. Dovresti sfogarti con qualcuno. Non puoi tenerti tutto dentro, ti fa solo male. Affoghi nella tua stessa rabbia» esclamai.
«Sai come sono fatto, mi esprimo solo ed esclusivamente con la musica. E sapere che forse la prossima settimana non potrò più far parte di questo programma, mi distrugge. Non avrò più niente così. Cazzo!» pronunciò calciando con violenza un sasso.Gli bloccai il braccio, facendolo voltare verso di me. Feci passare tutti avanti in modo da rimanere dietro così che nessuno potesse ascoltarci. Lo guardai negli occhi e sobbalzai notando per la prima volta le migliaia di emozioni che racchiudevano. Erano così tristi. Notò il mio sguardo e si ristabilizzò, facendo ritornare i suoi soliti occhi impassibili e freddi come il ghiaccio.
«Io so che ce la farai, sei il migliore qua dentro e non puoi abbatterti così solo perché sarai in sfida con tre ragazzi. Si dovrai impegnarti davvero tanto, ma tu puoi farcela, puoi stendere quei ragazzi perché ogni volta che canti emozioni chiunque.
E adesso smettila, pensa solo ad impegnarti più del dovuto questa settimana e pensa a vincere la sfida perché non voglio mai più rivedere questa dannata maglia rossa» dissi guardandolo negli occhi. Sorrise leggermente.
«Grazie bimba mia» esclamò stringendomi forte in un abbraccio e dandomi un leggero bacio sulle labbra.Ero titubante. Avevo paura per lui, speravo con tutta me stessa che vincesse quella sfida, perché meritava di stare qui più di chiunque altro. Lo speravo davvero.
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Voglio solo te//Irama//
FanficQuando fece il suo ingresso in quel dannato studio, tutto cambiò. Mi scombussolò la vita con un solo sguardo. Con il suo atteggiamento da menefreghista. Con un solo sorriso. Quel sorriso che pian piano mi fece innamorare di lui, nonostante sapessi d...