la mia storia

2 0 0
                                    

apro gli occhi e sento una fastidiosa sveglia suonare, la spengo e guardo che ore sono.

Cazzo sono le 8. Mi alzo di botta e vado subito a cambiarmi, non mi faccio neanche la doccia perché non ho il tempo. Finisco di vestirmi e prendo il pacco di sigarette malboro gold, le chiavi di casa e quelle della moto poi vado nella stanza a prendere il portafoglio e il telefono ed esco correndo. Chiudo la porta e salgo sul mio hummer color nero metallizzato e parto a tutta velocita.

"15 minuti dopo"

arrivo in palestra e noto che ci sono alcune persone che aspettavano che aprissi.

io: scusate ma ho avuto un problemino quindi ho dovuto ritardare un po

una volta date le mie false scuse apro la porta e faccio entrare gli altri e vedo che è già tutto pulito e sistemato, vado alla scrivania e vedo un biglietto con su scritto: "zio ho già pulito tutto e ho acceso i condizionatori, avevo già previsto che ti saresti svegliato tardi dopo una serata del genere. so che non mi dirai mai grazie quindi mi sono ringraziato da solo."

una volta letto prendo il biglietto e lo butto. guardo la cassa e controllo quanto mi ha preso questa volta, guardo bene e vedo che mancano 15 e poi vedo un altro biglietto con su scritto: "lo avevo detto che mi sarei ringraziato da solo, giuro che te li riporto, mi servivano per fare benzina"

butto di nuovo questo biglietto e mi preparo di nuovo a una giornata piena di sorrisi falsi e gente incapace di fare qualche esercizio.

nel frattempo si fanno le 20:00 e una volta che sono tutti fuori chiudo la palestra e metto un po di musica, mi vado a cambiare e inizio ad allenarmi senza sosta.

sento dei passi mentre sto levando i dischi da 50kg nel bilancere, lo impugno e mi giro di botta però mi fermo perchè noto che è Michael, il mio migliore amico.

Lo fisso con uno sguardo freddo, lui mi guarda un po impaurito.

Michael: ma sei scemo?!

io: quello scemo qua sei tu! potevi anche bussare prima di entrare

Michael: con la musica a quel volume secondo te mi avresti sentito?!

io: potevi chiamarmi prima di avvicinarti

Michael: pff più tosto posi quel bilancere prima che me lo lanci veramente.

io: magari lo potessi fare fammi finire di allenare e stai zitto

Michael: vuoi ancora allenarti? guarda che sono le 23... e poi sei sudato come una fontana e ti tremano anche le mani.

guardo le mie mani e noto che tremano leggermente

io: okay okay fammi finire questa serie e andiamo.

Michael: si basta che ti muovi.

"25 minuti dopo"

esco dalla palestra e chiudo a chiave, salgo sul mio hummer e sale anche Michael

io: adesso in quale locale si va?

Michael: non lo so, tu hai idee?

io: veroooooo, oggi viene Gemitaiz! che ore sono?

Michael: sono le 23:26

io: abbiamo 19 minuti per arrivare.

Michael: no no no no noooooo!

faccio un testa coda e parto sgommando, vado ad una velocita media di 120kh in una strada deserta.

rallento per svoltare e mi passa un macchina bianca passarmi molto vicino, cosi per evitare di grattare sterzo un po verso destra e passo rasente al muro e poi mi allontano dal muro e suono il clacson al conducente della macchina, senza neanche pensarci riparto e arriviamo giusto in tempo per il concerto di Gemitaiz. poi passiamo la serata e bere, fumare e cantare a squarcia gola.

"2 ore e 30 minuti dopo"

esco tutto stonato e brillo dal locale, penso che nei suoi concerti ci sono più grammi di weed che persone

mi fermo a prendere una boccata di aria e mi accendo una sigaretta e guardo il telefono.

mi avvicino alla mia macchina e una ragazza mi urla contro

lei: ma sei scemo? prima mi sei passato davanti a penso 100kh con quel coso enorme io ci potevo rimettere la pelle

al inizio non capisco ma poi mi ricordo che mentre venivo qui una macchina bianca mi stava arrivando a dosso.

io: ti se fatta male? hai ricevuto danni alla macchina?

lei: per fortuna no ma...

io: perfetto buona serata.

apro la portiera pero mi giro a vedere dove sia Michael

lei: ma tu non sei quel ragazzo che più o meno 4 anni fa è venuto in ospedale perché la madre era ricoverata?

mi accorgo che era lei la ragazza con la quale mi ero messo a parlare.

io: si, sbaglio o tu sei la segretaria con la quale mi sono messo a parlare?

lei: si si sono io, ma tua madre come sta, non ho avuto più notizie essendo che sono stata licenziata una settimana dopo

ecco perché non la avevo vista più

io: si sta bene, ma se posso sapere perché sei stata licenziata?

lei: perché hanno saputo che mi fumavo gli spinelli, per fortuna non hanno chiamato la polizia

io: ti va di farci un giro?

lei: si va bene, cosi mi offri qualcosa per scusarti

mi fa un sorriso

io: okay, aspetta un attimo che devo chiamare quel coglione per avvisarlo. aspettami qua

vado in giro a vedere dove si sia cacciato Michael e svolto l angolo e vedo che è accasciato a terra circondato da 5 persone.

(che ve ne pare del secondo capitolo? è stato scritto velocemente quindi perdonate di nuovo gli errori grammaticali ma li sistemerò presto)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

I need for loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora