XIV

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Sono le 11.40, io e J siamo rimasti nel letto a coccolarci, abbiamo deciso di uscire e mangiare fuori

-mi aspetti qui?-

-si piccola ma non farmi diventare vecchio- alla sua affermazione mi scappa dalla bocca una risatina

-va bene mi muovo- esco dalla camera e mi dirigo verso il bagno, penso che non ci sia nessuno in casa perchè mia madre e Luca sono andati a fare la spesa, e invece Giuseppe penso sia in letargo oppure si sta scopando qualche ragazza.

Entro nel bagno e chiudo la porta a chiave, mi inizio a spogliare rimanendo nuda e apro il getto della doccia entrandoci dentro, l'acqua calda scorre sul mio corpo mentre mi passo la spugna per insaponarmi, prendo lo shampoo alla vaniglia e me ne metto una quantità sul palmo della mia mano, inizio a massaggiami la cute e mi risciacquo i capelli insieme al corpo togliendomi il sapone di dosso, chiudo il getto dell'acqua ed esco dal cubicolo della doccia avvolgendomi con un'asciugamano, esco dal bagno e vado in camera mia.

Appena entro vedo che James è sul mio letto con gli occhi puntati sul soffitto nero

-J-

-ehi piccola finalmente-

-ciò messo tanto?- ridacchio

-mmh all'incirca, però ora muoviti sono già le 12.00- annuisco e mi dirigo verso la mia cabina armadio chiudendomi dentro, decido subito cosa mettermi, si tratta di un semplice jeans nero con gli strappi sulle ginocchia, una maglietta bianca Adidas, un giacca di pelle nera e in fine le mie amate superstar bianche

appena esco dalla cabina armadio butto la giacca di pelle su letto e vado verso lo specchio, iniziando a truccarmi come sempre, eyeliner, mascara, ombretti, illuminante e il mio rossetto bordeaux che mi accompagna in ogni outift ; stacco il telefo...

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appena esco dalla cabina armadio butto la giacca di pelle su letto e vado verso lo specchio, iniziando a truccarmi come sempre, eyeliner, mascara, ombretti, illuminante e il mio rossetto bordeaux che mi accompagna in ogni outift ; stacco il telefono dal caricatore e lo metto nella borsa con i soldi, mi spruzzo un pò del mio profumo preferito e sono pronta

-sono pronta!-

-ok, ma non urlare come una pazza-

-ok...- prendo la giacca e la indosso uscendo dalla mia stanza dirigendomi al piano di sotto dove vedo il mio fratellastro che gioca alla playstation4

-dove vai?-

-cazzi tuoi?-

-lo sai che non si risponde a una domanda con un'altra domanda?-

-no guarda non lo sapevo-

-ecco ora lo sai-

-ma vai a cagare- vedo che J mi affianca

-tutto ok?-

-non direi-

-che è successo?-

-che c'è sorellina hai il broncio?- interviene Giuseppe

-sta zitto testa di cazzo, J andiamo per piacere- annuisce e usciamo di casa dove un venticello freddo accoglie me e il ragazzo dagli occhi smeraldo, andiamo verso la macchina di James, adagio con la delicatezza di un elefante il mio sedere sul sedile del passeggero e chiudo lo sportello, la stessa cosa la fa J, mette in moto e io appoggio la mia testa sul finestrino mentre vedo le ville che ci circondano.

il mio fottutissimo fratellastro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora