Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Jamie's pov
"Sei un'altra schiappa, Dornan." Annuncia Dakota, ansimando e passandosi un braccio sulla fronte.
"Stai scherzando? Sono stato grandioso." Ribatto. Ieri abbiamo passato tutta la giornata chiusi in camera da letto, approfittando del suo arrivo e dei miei due giorni di pausa. E devo dire che è stato bellissimo vivere sotto le lenzuola con lei. Invece oggi ho deciso di farle mantenere la promessa che mi ha fatto giorni fa e quindi l'ho portata in palestra.. dove abbiamo fatto di tutto, tranne che allertarci. Lei era distratta da me, come io da lei.. e abbiamo combinato davvero poco e niente. Poi alla mia cara signorina è venuta voglia di giocare, quindi ha deciso di sfidarmi in parecchie attività, ma ha comunque continuato a distrarmi per cercare di avere la meglio su di me. E vorrei poter dire che non ha funzionato.
"Grandioso?" Si acciglia. "Hai fatto metà degli esercizi fissandomi il sedere. Io sono stata molto più brava.. e sopratutto ero molto più concentrata." Mi dice, con aria di superiorità. Apre il frigo, prende una bottiglia d'acqua e comincia a bere. Alcune goccioline le avendolo lungo il collo, mescolandosi al sudore. E mi ha distratto di nuovo! È incredibile come riesca a farlo così facilmente, anche nelle più piccole cose. È sempre stata brava a farlo, ma sopratutto quando eravamo sul set o durante gli allenamenti, quando ha sempre fatto di tutto e di più per distrarmi e dimostrare che era lei la migliore.
"Se solo non fossi così attraente.." Sospiro, appoggiandomi al bancone. È incredibile quanto sia bella anche in questo momento: stanca, sfinita e sudata. Dovrei starle alla larga, invece la trovo comunque attraente. "Probabilmente nella mia vita tutto sarebbe più facile." Aggiungo, sorridendo.
"Mmmh, ci stai ripensando, Dornan?" Mi chiede.
"Mai." Scuoto la testa, vado verso di lei con l'intento di intrappolarla contro il frigo e permettere ad entrambi di raggiungere quel piacere che abbiamo tanto bramato in queste ore. Mi avvicino per baciarla, le metto le mani sui fianchi ma lei si volta, dandomi la guancia. "Fatti baciare." La supplico, dandole dei colpetti di lingua sulla guancia.
"Quanta fretta...." Si morde il labbro, sfoggiando qui suo sguardo malizioso. Si libera dalla mia presa e si allontana per le scale. Probabilmente vuole andare di sopra a farsi una doccia. Ed io sarò con lei ovviamente. Le corro dietro per le scale, ma lei scappa da me ridacchiando come una bambina. Entra in camera da letto e aumento il passo, le afferro i fianchi da dietro e la sollevo. Lei urla per la sorpresa e comincia a scalciare. La butto sul letto e mi sistemo sopra di lei per tenerla ferma. Continua a ridere di gusto: il viso tutto rosso e i capelli che ormai sono usciti dalla coda. Tutta calda e tutta mia. "Devo andare a fare una doccia." Mormora.
"Allora vengo con te." Replico, strofinando il naso contro il suo. Approfitta di un mio breve momento di debolezza, quando mi chino su di lei per baciarla, per invertire le nostre posizioni.. e così improvvisamente me la ritrovo a cavalcioni su di me. Il paradiso in terra. "Questo non ti serve." Mi libero del suo reggiseno sportivo. E lei fa lo stesso con la mia maglietta, tastandomi per bene tutto il petto. Mi fa stendere sulla schiena e io affondo le dita nei suoi fianchi, mentre comincia a baciarsi e a muoversi su di me. Dopo qualche secondo, veniamo interrotti dal suono del suo cellulare. "Ignora, ignora!" Supplico.
"Jamie!!" Mi rimprovera. Si tira sù e mette le mani sulle mie spalle per tenersi in equilibrio. "Vado a rispondere e torno, tu nel frattempo prepara un bel bagno caldo per noi due." Si china su di me e mi ruba un bacio. "Torno tra un attimo." Mormora, scende da me e scappa via dalla camera da letto. Io sospiro, passandomi una mano tra i capelli, e mi alzo per andare in bagno a preparare tutto. Apro l'acqua e la lascio scorrere, preparando tutto con l'olio di cocco che piace a Dakota e i sali da bagno. Nel frattempo mi spoglio e l'aspetto. Dakota arriva in bagno qualche minuto dopo, quando è tutto pronto, e si picchietta il telefono suo mento.
"Che succede?" Le chiedo. Sembra strana.
"Brutte notizie.." Sbuffa, buttando il cellulare sul lavandino. "Devo tornare a Los Angeles, mi hanno fissato l'appuntamento per l'abito da sposa. E non posso nemmeno rimandarlo, perché ho già aspettato tutte queste settimane per averlo." Mi spiega.
"Ah.." Sospiro, deluso di sentire che deve andarsene di nuovo dopo così poco tempo. Pensavo che sarebbe stata con me almeno per qualche settimana, invece non sono passati nemmeno due giorni e deve già andare via da me. "Mi dispiace." Lei incrocia le braccia e si passa una mano tra i capelli.
"Anche a me." Replica. "Vorrei potermene fregare e non andare, ma si tratta di un appuntamento importante.. lo sai, beh.. senza vestito..." Ridacchia.
"Beh, vediamola così.." Mi avvicino a lei e le circondo i fianchi. "Senza vestiti mi piaci ancora di più, quindi potresti benissimo sposarmi tutta nuda." Appoggio la fronte contro la sua e lei sorride. "Che ne dici?"
"Dico che adesso vorrei fare quel bagno." Mormora, prendendomi il viso tra le mani. "Uffa, perché non mi hai aspettata per svestirmi?" Chiede, sbuffando.
"Rimedio subito." Mormoro.Le sorrido e le sfilo il reggiseno sportivo, lasciandola nuda dalla vita in sù. Poi mi abbasso e le sfilo anche i leggins, lei appoggia le mani sulle mie spalle per tenersi in equilibrio. Le prendo la mano e l'aiuto ad entrare nella vasca, si siede e si porta le ginocchia al petto, io mi immergo dietro di lei, con le gambe intorno ai suoi fianchi, il mio petto contro la sua schiena. Appoggio la mia contro il marmo della vasca e lei si stende contro di me, con la testa sul mio collo. "Mi dispiace che tu debba già partire.." Le bacio una tempia.
"Anche a me." Replica. Intreccia le sue dita tra le mie e se le stringe al petto. "Comunque, non cantare vittoria, ti lascerò una lista di cose da fare per il matrimonio in ogni caso." Mi dice, ridacchiando.
"E io sarò felice di fare tutto ciò che vuoi." Le dico, attirandola di più contro il mio petto. "Anche perché, in realtà, non me ne frega nulla di che colore siano i tovaglioli o di chi starà seduto al tavolo con chi. Se faccio tutto questo è semplicemente per farti contenta, perché l'unica cosa di cui mi interessa è che tu pronunci quel 'si'.. tutto il resto è inutile."
"Non hai tutti i torti: anche per me la cosa importante è che ci sia tu, ma al tempo stesso penso che, dato che ci sposiamo una volta sola, è meglio fare le cose in grande." Alza il viso verso di me. "Perché ci sposiamo solo una volta, caro mio." Sottolinea, con il suo solito tono pungente.
"Puoi dirlo forte." Confermo, sorridendo.
"Beh detto, Dornan." Si gira verso di me e mi bacia.
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Damie • The love affair III
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...