Eccoci qua, caro lettore, all'ultimo giorno della mia vita. Dico caro, ma come sempre, non saprò mai chi tu sia. Puoi essere un omicida, puoi essere una persona razzista, come potresti anche rappresentare il San Francesco d'Assisi dei giorni nostri. Ma in ogni caso, poco importa!
Cosa voglio raccontarti oggi? Domande semplicissima. Nulla, o per meglio dire, niente che ti rimarrà in quella testolina che funziona solo al momento del bisogno, che si alterna a momenti di lucidità a momenti di puro spegnimento, tanto è alta la tua concentrazione su determinate cose. Ma forse, forse, potrebbe esserti utili questa breve pagina. Alla fin fine, deciderai tu cosa farne. Puoi fregartene altamente, puoi analizzarla, la libertà è tua. Di cosa parleremo, or dunque? Parliamo dei rapporti? E non quelli sessuali, sempre a pensar male l'uomo medio. No, esistono i rapporti d'amicizia, esiste l'amore, la famiglia. Odierai tutto.
Perché mi chiedi? Ma è molto semplice. Perché tutto è vano qui, tutto è falso. Ogni singola goccia, ogni cellula dell'essere umano è fatto di ciò. Non saprei spiegarti il motivo, eppure è così.
Oh, ma non mi dirai che ti sorprende certo. Vuoi dirmi che nella tua vita hai incontrato solo persone buone, che ti volevano davvero bene? Vuoi per caso insinuare che i beni materiali ti hanno reso migliore, e che non sono stati vani? Frottole, ti rispondo.
Il fatto è questo: noi cerchiamo sempre di sfruttare l'altro e di ergerci ad un livello superiore. Forse perché siamo egoisti per natura, egocentrici. Tanti forse insomma, non so se lo stai notando. Le buone azioni sono state fatte soltanto perché ci si aspetta qualcosa in cambio, credimi. Anche inconsapevolmente, credimi, è così. Ma non farne un dramma. Va bene.
Appena possiamo, feriamo. Le parole fanno male sai? Certo che lo sai.
E' più la sofferenza per una frase che per una spada nel petto. Dura da accettare. Odiamo, odiamo tanto. Non sopportiamo nessuno, è vero. Viviamo nella società tollerando. La differenza nei rapporti sta nel fatto che tolleriamo qualcuno più di un altro, sarà per le caratteristiche simili, sarà per la simpatia. Per la qualsiasi cosa tu voglia. Si tollera, e a volte è difficile.
Sai, nella mia vita ho tollerato tanto, molto. Non sono mai esploso, dico il vero, riuscivo a subire con calma e freddezza. Posso vantarmi di ciò, altri non ci riescono per niente. Cose che capitano.
Ma cosa ci ho guadagnato dal cercare di essere amico di tutti, dall'essere vicino ad ogni singolo mio conoscente? Beh, credo nulla. Dopo la morte tutto finisce, non me ne farò granché del ricordo o del rispetto. Amici o nemici? La differenza è che i primi fanno le cose alle spalle.
La cosa divertente è questa: gli uomini sono fondamentali per gli altri uomini, ma non necessari. Ah, sapessi quanto darei per essere stato sempre autosufficiente, senza bisogno di aiuto da parte di nessuno. Avrei potuto fare davvero quel che diamine avrei voluto, non mi sarei preoccupato delle conseguenze. Poi ci ripenso però, e mi dico che piuttosto di vivere nuovamente mi getterei in pasto a dei leoni che non mangiano da giorni. L'uomo sa essere peggio, perché il dolore che ho provato con lui e la noia non saranno mai paragonabili.
In tutto questo non ti ho detto nulla, o forse ho gettato il seme per farti pensare. Non lo so, sinceramente poco mi interessa. Tanto tornerò, forse, di tanto in tanto, e continueremo a parlare. O, forse, quella è la tua ultima riflessione, è la coscienza che ti parla per l'ultima volta, nel tuo ultimo momento. Beh, in quel caso, mi spiace che tu abbia vissuto. Goditi il trapasso, te lo sei meritato.