13: Maledetto One Million.

85 7 0
                                    

"I deja-vu sono il modo che ha il destino per dirti che sei esattamente dove dovresti essere. Ti sembra che tu ci sia già stato perché sei esattamente in linea col tuo destino"

Il buio della notte ci trascina con sé ogni volta che Dorian preme sull'acceleratore.

Il vento gelido che entra dalla piccola fessura del finestrino,mi fa rabbrividire ogni volta che sfiora la parte scoperta del mio viso.

L'unica fonte di luce disponibile è quella della luna,che risalta dal manto blu cobalto.
Dorian è rimasto in silenzio per tutta la durata della guida fino ad adesso, nonostante l'urgente bisogno di avermi con sè.

Lo fisso a lungo senza destare il minimo sospetto.
Le labbra carnose sono serrate formando una linea sottile e decisa,gli occhi azzurri sono concentrati sulla strada mentre le mani grandi ricoprono con forza il manubrio.

Una leggera preoccupazione mista all'irritazione gli si dipinge sulla faccia quando mi muovo sul sedile in pelle, creando un rumore leggermente sordo.
"Cosa ti preoccupa?" osa chiedere,senza distogliere gli occhi dal punto fisso davanti a sé.

"Nulla" poggio la testa sul vetro freddo.
Una nuvoletta si crea, sul finestrino,quando sospiro pesantemente.

Avvicino delicatamente il dito prima di essere fermata dal ragazzo al mio fianco.
"Non ci provare nemmeno"minaccia poggiando la mia stessa mano,insieme alla sua,sul mio ginocchio sinistro.

Guardo le nostre mani,una sopra l'altra.
La mia,molto più pallida della sua,sembra sparire ogni volta che il suo dito passa ritmicamente sul mio palmo.

Appena nota il mio sguardo scioglie quel nodo di mani.
"Sei gelida"dice, giustificando il suo gesto.

Sbuffo contrariata assumendo una posa del tutto innaturale per non sfiorarlo nemmeno.

Quasi obbligato e poco contento Dorian,accende l'aria condizionata rendendo l'abitacolo quasi confortevole.
Metto i piedi sul cruscotto immacolato, beccandomi una serie di parolacce da parte sua.

"Metti i piedi giù" protesta come un bambino,guardando attentamente la mie scarpe ormai sporche per il terriccio bagnato.

Ho notato questa sua particolarità quando al corso d'arte,ha usato moltissimi pennelli per ogni colore diverso,non facendo mai coincidere tutti i colori in un solo punto.

L'aria tranquilla ed educata del Dorian in compagnia di Heaven è completamente sparita,con Side il suo umore cambia totalmente,riuscendo a farmi dubitare della sua vera personalità.

Non mi sarei mai aspettata di dire una cosa del genere,ma in questo momento vorrei tanto essere Heaven,per potergli parlare liberamente guardandolo in quelle pozze azzurre.

"Ci fermiamo al distributore di benzina,poi ovviamente se vuoi, compriamo qualcosa da mangiare"dice.

Annuisco incerta notando di essere già al distributore,poco illuminato e poco distante dal centro trafficato,anche a quest'ora della notte.
Mi stringo nelle spalle guardando Dorian dallo specchietto principale,si muove con una calma disarmante sapendo già dove infilare la tubatura per il condotto della benzina.

La poca luce,quella rimasta, riflette sul suo petto facendomi notare un particolare che non ho mai notato.

Una catenina d'oro con un uccello in volo.

Dorian's Pov
Se ne sta in silenzio per tutto il tragitto,dal campo della corsa fino al distributore di benzina.

Per tutto il percorso,non sono riuscito a guardare oltre la sua catenina d'argento e le sue mani piccole.
Ho cercato in tutti i modi di scorgere qualche piccolo dettaglio del suo viso ma ho fallito miseramente,quando lei ha capito le intenzioni che avevo.

Two Sides Of The Same Girl.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora