La schiava del principe

Prologo

Nel 2148, al mondo c'erano tante forme di governo, tanti, troppi politici interessati più al loro tornaconto, anziché a quello che al mondo serviva davvero.

L'elevato egoismo ha portato, come si poteva immaginare, ad una guerra.

Essa ha portato a molti, moltissimi morti, tanti quanti quelli che sono deceduti per cause primordiali. Come le carestie, che hanno interessato una vastissima area di territorio, anche quelle più ricche, l'inquinamento, che ha portato alla morte di tantissime speci animali.

Alla fine sul pianeta Terra non erano che rimasti 4 miliardi di persone, una beffa a confronto dei 7,8 miliardi iniziali.

Il divario sociale è aumentato: i ricchi hanno aumentato il loro conto in banca e il numero dei poveri invece è salito alle stelle. Tra questi poveracci ci sono anch'io, Josephine, sono praticamente nata in strada, non ho mai visto i miei genitori e l'unica cosa che mangio è qualche pezzo di pane trovato nel cassonetto della spazzatura o quelle poche cose che a volte riesco a rubare.

Vivo a Berlino, luogo in cui abitano anche i monarchi della Germania, Tom Kaulitz, che presto sarebbe salito al trono, con al fianco, in qualità di consigliere, Bill Kaulitz, suo gemello.

Da quello che si vocifera sono feroci e maligni, tanto quanto sono belli.

Le vecchie signore, che momentaneamente stanno conversando, mi passano accanto, parlottano di quanto i due fratelli facciano paura ai loro mariti e di come hanno conciato l'ultimo uomo che ha rubato in una bottega.

Discorsi più leggeri, no?

Sento gli occhi di una delle due su di me, mi sento in imbarazzo vestita solo di stracci, così mi raggomitolo su me stessa cercando di proteggermi da quello sguardo.

Mi si avvicina e si china al mio fianco. Vedo che mette una mano in tasca e poi tira fuori qualche spicciolo.

"Prendili e comprati qualcosa da mangiare, ne hai bisogno." Mormora con un sorriso triste in volto.

La guardo dubbiosa e lei mi prende una mano, per mettermi il denaro in mano.

"Sei troppo carina per morire.''