Capitolo 16 - Io lo so che la amo.

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KYLE'S POV

Quando finalmente scendo da cavallo mi dirigo verso la Punta del Falco, cercando di restare calmo. Ormai non so più che cosa fare e questa mi sembra l'unica possibilità. Lei potrebbe essere anche morta e io qui a non fare nulla, a stare con le mani in mano. E non è possibile che io non riesca a fare nulla per la donna che amo. Perché sì, io lo so che la amo.

In lontananza intravedo già Jason che mi aspetta. Per fortuna Mary non si è presa tutti i miei uomini, o molto più probabilmente quelli che sono andati via con lei non erano poi così tanto "miei".

Faccio cenno a Jason di seguirmi e così entriamo insieme all'interno dell'accampamento. Sbatto più volte le mani per attirare l'attenzione degli altri, che stanno litigando come al solito, e probabilmente so anche il perché questa volta.


"Ah finalmente il principino si è degnato di farsi vivo! Noi siamo rimasti qui per te e tu dov'eri?" Grida Carl, alzandosi dalla sedia su cui era seduto. Ha lo sguardo furioso e forse, e dico forse, ha ragione ad esserlo, ma non posso farci nulla. Quando si parla di Clarisse o vado in escandescenza o mi isolo. Non ci sono vie di mezzo, e adesso è l'ora dell'escandescenza.

"Sono due giorni che sto cercando la principessa Clarisse, ma nonostante ciò ancora non l'ho trovata. Sono qui perché so che se siete rimasto c'è un motivo. Mi serve il vostro aiuto per ritrovarla, e soprattutto per farla pagare a Mary e i bastardi che ci hanno traditi" dico, salendo in piedi su uno dei tavoli. Probabilmente non mi hanno mai visto così agguerrito, soprattutto per una donna. Ma il fatto è che non c'è di mezzo solo la vita di Clarisse, o quella del principino, ma anche il destino del regno. Ho sempre odiato il padre di Clarisse, ma ciò non vuol dire che voglio che facciano tutti una brutta fine. Non chi non se lo merita.

"Mary ha ferito Arianne" continuo, osservando le espressioni furiose degli altri diventare immediatamente preoccupate. Arianne è sempre stata parte di noi, anche se non partecipava alle imboscate. Era una sorta di sorella per tutti, ed è normale che si preoccupino.
"Si sta riprendendo, tranquilli. Ma ciò non vuol dire che non la pagheranno. Hanno toccato una della nostra famiglia, e hanno anche rapito la nostra principessa. So quanto odiate la famiglia reale, la odio anch'io, ma sappiamo tutti che Clarisse non è come suo padre. Lei è buona, forte e-

"La chiami buona una che ha fatto rinchiudere una ragazzina in convento?" Grida Carl. Colpo basso, eh?

"Forse se lo merita tutto questo" dice qualcun altro. E probabilmente qualche giorno fa l'avrei pensato anch'io forse. Mi prenderei a pugni da solo per questo, non ho mai capito nulla di lei e forse non lo capirò mai. E probabilmente è per questo che la amo. Voglio riuscire ad accettare ogni parte di lei.

"Lo so che è difficile da capire, anche io l'ho odiata in questo modo quando l'ho scoperto. Ma poi, finalmente ho capito che se lo ha fatto aveva dei motivi. Forseavete ragione, è stata troppo impulsiva, anzi, sicuramente. Ma dovete tener conto che era anche una semplice bambina. Adesso sono sicuro che non farebbe più del male a nessuno, credetemi" affermo in tono più che convinto, fissando tutti i presenti negli occhi. Ho quasi paura ad ammetterlo, ma la verità è che sto cercando di convincere me stesso.

"Se sono tutti d'accordo ti aiutiamo, solo perché sei nostro fratello. E purtroppo sappiamo tutti cosa provi per la bella principessina, ma non pensare neanche per un secondo che lo facciamo per il regno. Almeno per quanto mi riguarda, potrebbero anche bruciare tutti all'inferno" afferma Carl, guardandomi con sguardo duro. Annuisco lentamente, sapevo già le loro idee, e poi rivolgo il mio sguardo verso gli altri uomini. Il primo ad alzare la mano è proprio Jason, sempre al mio fianco, seguito da Carl, e poi man mano dagli altri. Accenno un sorriso e poi mi avvicino a Jason, abbracciandolo.

Forse adesso potrò fare finalmente qualcosa di concreto per ritrovarla. Ma quello che mi chiedo in questo momento è se il Re lo abbia saputo, lui sicuramente potrebbe fare di meglio. La domanda difficile è "se non lo ha saputo dovrei avvertirlo?", finora al castello sanno tutti che Clarisse è alla residenza estiva.


MARY'S POV.

Prendo un grande secchio d'acqua gelata e mi incammino a passo svelto verso la cella. Questa è la quarta volta per Clarisse, ed è davvero brava. Pensavo sarebbe crollata alla seconda volta, e invece no. È più forte di quel che pensavo, ma meglio così. Ci sarà più divertimento per me. Ho sognato tantissime volte, forse fin troppe, questi momenti. E spero davvero che lei riesca a passare alla seconda fase, quella è ancora più bella. O almeno secondo me, poi ognuno ha i suoi gusti ovviamente.

Saluto Mark con un bel sorriso e poi gentilmente, e dopo aver ovviamente ricambiato il mio sorriso, mi apre velocemente la cella. Questi ragazzi sono fin troppo carini e gentili per essere dei briganti, io davvero non riesco a capire perché lo facciano. Qualche volta dovrei parlarci seriamente, nel periodo che sono stata all'accampamento non gli ho quasi mai rivolto la parola. E quando lo facevo volevano sapere soltanto di Clarisse, sempre e solo di lei. Dio, quanto la odio.

Appena la porta si apre subito mi salta all'occhio il viso del povero Alexander, completamente pieno di lividi e tagli. Io glielo avevo detto di stare buono, è colpa sua se adesso ha quel bel visino tutto rovinato, è stato davvero un peccato. La sua si chiama stupidità, forse dovrei dargli lezioni sul come essere furbi. Ci penserò, magari quando avrò finalmente finito con Clarisse.

Lo saluto con bacio volante e poi mi avvicino a Clarisse, che ancora ha gli occhi chiusi. Ma dai, adesso sta davvero esagerando.

"Svegliala" ordino ad Alexander, sorridendo. È l'ora di morire un'altra volta, principessa.

"No" scandisce bene, fissandomi negli occhi. Però, ha dei bellissimi occhi azzurri. Proprio come l'acqua del lago vicino al quale sono cresciuta, ricordo ancora quando ci passavo l'estate con Clarisse rincorrendoci e giocando. Eravamo davvero delle bambine innocenti, invece guarda adesso cosa siamo diventate. E tutto per colpa sua. Ecco perché deve pagarla.

Inconsciamente i tratti del mio viso si induriscono, esattamente come la mia mascella. Cerco di trattenermi, e fingo un sorriso.

"Forza, ho detto svegliala. Non credo tu voglia che lo faccia io, giusto?" Chiedo ancora sorridente, e cercando di usare un tono dolce. Alexander mi fulmina con lo sguardo, poi si alza dal suo posto e si avvicina quasi trascinandosi alla sua bella principessa. Le sposta lentamente una ciocca di capelli dal viso, quei capelli ramati che odio così tanto, e poi le accarezza dolcemente una guancia.

"Ho detto svegliala. Adesso" dico, non riuscendo a nascondere il mio tono duro. Alexander mi guarda un'ultima volta, poi si gira completamente verso Clarisse. Le lascia un bacio sulle labbra, poi le sussurra qualcosa all'orecchio. Adesso basta.

"E va bene ora basta" dico subito, arrabbiata, e posando il secchio d'acqua di fianco a Clarisse. Tiro poi le catene di Alexander indietro, allontanandolo finalmente dalla sua dolce metà. Di certo non sto qui a guardarli fare gli innamorati. Dio, povero Kyle. Mi fa quasi pena.

Allontano Alexander ancora un po' da Clarisse, poi lo vedo stranamente sorridere. Mi acciglio, ma non ho neanche il tempo di urlargli contro o chiedergli spiegazioni che qualcosa mi stringe la gola, qualcosa di freddo. Prima lentamente, poi sempre più forte. Dei capelli mi sfiorano le spalle e purtroppo so già a chi appartengono. Cerco di divincolarmi dalla sua presa, ma all'improvviso i miei occhi cominciano a chiudersi lentamente.

Tutto questo non è giusto. Non lo è per niente. Volevo la fase due, diavolo.

"Dopo mi racconterai cosa si prova a morire" Sussurra al mio orecchio, con un tono che mi è sembrato fin troppo malizioso. Poi... i miei occhi si chiudono definitivamente.

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