capitolo 1

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la sveglia suona come sempre alle cinque e trenta, e come al solito Stacy non è ancora tornata.

mi preparo il caffè e mi siedo sulla poltrona a dondolo a guardare l'alba sorgere su Chinatown. per essere una giornata di novembre, il sole è particolarmente splendente, quasi mi abbaglia. sulla mia sedia, con i miei Ugg ai piedi, con il mio caffè in mano e la coperta sulle gambe, lì, nel mio monolocale, mi sento al sicuro. meno male che non vivo in un appartamento grande, perché vista la presenza di Stacy, mi sentirei molto sola.

parlando del diavolo, sento un rumore di chiavi cadute seguite da un "cazzo" provenienti dalla porta, e ridacchiando mi decido ad alzarmi e aprirle. senza una parola barcolla dentro casa e si butta sul suo letto.

arrivo alla Juliard con quindici minuti di anticipo, mio solito, e mi preparo per la lezione di hip-hop. io mi ritengo una ragazza dalla doppia personalità: una nella vita di tutti i giorni, e una sulla pista da ballo. raramente vado nei pub, solo quando mi ci trascina Stacy, che mi assilla perchè mi trovi un fidanzato. a proposito, stasera mi tocca andare in un locale a sentire un gruppo di un suo amico che mi vuole presentare. comunque ora metto tutto da parte, perchè quando ballo, riesco a stare concentrata solo su quello, il resto svanisce.

purtroppo quando mi faccio la doccia post-allenamento, l'acqua che scorre mi riporta alla realtà, che non è quella in pista.

torno a casa e trovo Stacy in pieni preparativi per la serata: tutto incasinato... comincio a stufarmi dei suoi comportamenti, ma lei mi è stata vicina in quel momento, non lo devo scordare mai. quindi decido di optare per chiederle semplicemente di riordinare.

mi metto dei collant neri con la mia gonna a fiori preferita ma vengo bloccata da Stacy:" Nicky, che cazzo fai?!"

io perplessa le rispondo:" mmh... mi sto vestendo, tu che dici?"

"tu così non esci chiaro??"

"scusami?!" sono un po' offesa. riprendo:" Stacy, io sono così, punto. io non ti critico per come ti vesti, e dire che mi piace é proprio... è proprio..."

lei:" è proprio?!" un po' irritata.

"senti il punto è che io sono così, che ti piaccia o no!!" dico con tono deciso.

"hai ragione Niky, ma questo è un ragazzo fantastico, per bene e tutto, giuro" dice sconfitta e dispiaciuta.

ma perché pensa che bisogna essere fidanzati per essere felice? decido di andare oltre e di passare al trucco.

non posso non chiederglielo, non resisto:" dove sei stata stanotte?"

lei si irrigidisce, lo so perché gioca con la sua collanina... decido di non volerlo sapere e le dico secca:" usciamo prima che cambi idea". do i giri alla porta di casa e prendiamo il primo taxi che vediamo. durante il tragitto silenzioso, mi mima uno "scusa" con le labbra e insiste per pagare lei.

una volta entrate nel locale, più sofisticato di quel che pensavo, ma pur sempre per ragazzi, facciamo appena in tempo a sederci che subito cominciano...

sono incantata da quei cinque ragazzi sul palco, e mi colpisce particolarmente una canzone chiamata "They don't know about us" credo... il mio inglese é scarso.

quando finiscono, non siamo noi ad andare nel "backstage" (il retro del locale), ma é un ragazzo dagli occhi marroni, capelli scuri, pelle olivastra, alto e snello a venire da noi. Non sarà Taylor Lautner, il mio preferito, ma non c'è male... comunque sia, si presenta come Zayn e mi stringe la mano calorosamente, e con un sorriso a trentadue denti. Stacy si assenta per andare alla toilette, o così dice.

io:"siete stati molto bravi, davvero" e ho fatto un sorriso da ebete.

lui ridacchiando:"grazie... sei bellissima"

oh dio... non so cosa dire:"mmh... grazie... nessuno me lo aveva mai detto prima."

"sei dolcissima con le guance tutte rosse" ha detto ridacchiando.

"mi vuoi proprio far andare le guance a fuoco allora?"

"Stacy mi aveva detto che eri bella, ma... sono senza parole, letteralmente! penserai che sono un idiota però sei stupenda, e mi meraviglio che nessuno te lo avesse mai detto prima"

"tu si che sai come parlare a una ragazza".

detto ciò, mi sono girata e

me ne sono andata.

"ah un'ultima cosa!"-mi ha detto- "adoro i tuoi Ugg".

a quel punto sono scoppiata in una grandissima risata.

quando siamo tornate a casa, mi sono svestita, mi sono messa il pigiama e messa gli Ugg che uso da casa, perché sono tutti vecchi e bucati. Stacy mi si avvicina e so già cosa mi sta per domandare, quindi le racconto tutto poi vado a letto perché era solo martedì, e mi rimaneva davanti una settimana intera da affrontare.

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⏰ Last updated: Jul 19, 2014 ⏰

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