Cazzo... Come ogni notte non riesco a dormire. Sarà perché mi alzo tardi la mattina, sarà per il caldo... Fatto sta che non riesco a chiudere occhio.
Prendo un bicchier d'acqua e torno a letto. Mi stendo per un po', ma ancora niente. Frustrato mi alzo e mi affaccio alla finestra, almeno per di lì tira un po' di aria fresca. Mi prendo un colpo. In mezzo agli alberi, davanti casa mia, c'è una figura umana in piedi che mi fissa.
Il mio cuore batte a mille e i suoi occhi bianchi brillano sotto la luce della luna. Cerco di calmarmi... No, non può essere vero. Sarà un riflesso e gli occhi... Quanto cazzo mi inquietano quegli occhi. Magari sono di un gatto, questa zona è piena di gatti, o magari è uno di quei sogni che sembrano veri che mi capitano così spesso o... O forse è solo un'allucinazione dovuta alla mancanza di sonno, o ancora è solo uno scherzo di cattivo gusto di qualcuno che mi ha visto affacciato alla finestra qualche notte prima. Ultimamente lo faccio quasi ogni sera.
Ma quegli occhi... Quegli occhi sono così disumani. Così... Vuoti.
In quel momento penso di aver perso qualche anno di vita. Quella figura alza un braccio lentamente quasi a scatti e scuote la mano per salutarmi. Mi si gela il sangue nelle vene. Un incubo, deve essere per forza un incubo. Devo... Devo essermi addormentato dopo che mi ero steso per qualche secondo. Rimango lì, paralizzato, mentre riabbassa il braccio con quel suo orribile movimento macchinoso.
Inclina la testa, indispettito... Come se si fosse offeso per il fatto che io non gli abbia ricambiato il saluto.
Restiamo lì a fissarci uno negli occhi dell'altro, se quei punti bianchi e vuoti si possono definire tali, per quei pochi, orribili, secondi che a me sono sembrati eterni. Poi, senza girarsi, continuando a fissarmi solo come solo un pazzo può fare, fa alcuni passi all'indietro, fino a quando anche quegli occhi vuoti vengono inghiottiti dall'oscurità.
Tiro un sospiro di sollievo. Sicuramente per questa notte e per quelle a venire non dormirò, ma qualunque cosa sia è passata... O almeno così credevo.
Quello che da lì a pochi secondi avrei capito e che mi avrebbe terrorizzato, è che facendo quei passi all'indietro non se ne stava andando. Stava prendendo la rincorsa.
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Creepypasta
HorrorVivi nella menzogna. Loro esistono , il tuo cervello ed il tuo cuore lo sanno bene, puoi negarlo ma loro verranno da te indipendente dal tuo volere.