Convivere con la conoscenza

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Quando il cerchio magico si ruppe, io non avevo fatto niente di faticoso ed il problema l' aveva risolto quello spirito informe e senza nome, però mi sentivo così stanca. Appena mi sono alzata ho avuto una forte fitta alla testa sono caduta sulle ginocchia e la mia vista si è fatta bianca, l' ultima cosa che ricordo è la faccia di Nikolas, sembrava preoccupato, che strano, pensavo che per il suo bene sarebbe stato meglio se io fossi morta. Mi ripresi solo dopo due giorni, Maria e Nikolas mi dissero che nessuno riusciva ad avvicinarsi a me a causa di una specie di sensazione opprimente che avevo creato attorno a me, una specie di barriera protettiva? Non saprei rispondere. Dice che Nikolas era l' unico a riuscire ad avvicinarsi, per accertarsi di come stavo e bagnarmi il viso e buona parte del corpo, sembrava io avessi la febbre. Io mi sentivo bene e riconoscevo tutta quella conoscenza che lo spirito mi aveva donato. Ero in uno chalet di un capo appena defunto, prima andai in bagno, mi lavai e poi presi dei vestiti della moglie morta molto tempo addietro, ma sapevo che il capo li conservava. Conoscevo tutto in quella casa, forse quello spirito informe era il capo defunto? Se si era uno sciamano? Troppe domande. Presi molti vestiti da portare con me e buttai i miei vecchi.

La dissipatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora