Finn tamburellò con impazienza la matita contro il suo tavolo, mentre guardava tutti entrare in classe. Voleva semplicemente che la giornata finisse ma era solo la 2ª' ora.
Riconobbe ogni singola faccia che entrava nella stanza, compresi i suoi migliori amici, Jaeden e Wyatt, che sedevano l'uno di fronte all'altro.
"Hey, perdente" Wyatt prese in giro Finn mentre lo guardava con un sorriso sul volto.
"Hey, topi." Rispose Finn scherzando, roteando gli occhi e facendo ridere Jaeden e Wyatt.
La campana era appena suonata e tutti stavano iniziando a sistemarsi ai loro posti. Una faccia sconosciuta è entrata nella stanza all'ultimo minuto.
Il ragazzo cammino goffamente verso la parte anteriore della stanza quando vide che l'insegnante gli segnalava di andare avanti. Era basso e aveva i capelli ricci e castani che gli scorrevano sulla fronte. Nelle sue mani, c'era un taccuino.
Catturò automaticamente l'attenzione di tutti, la stanza era ora silenziosa con persone che si sussurravano l'un l'altro.
"Ragazzi, vi presento un vostro nuovo compagno di classe." disse la signora Douglas. Si girò verso il ragazzo e gli parlò col linguaggio dei segni, che nessuno dei ragazzi in classe sembrava capire, tranne Sophia che da un paio d'anni stava studiando la lingua dei segni.
Lui le fece un cenno con la testa e aprì il taccuino, che citava su un'etichetta con scritto: "Per le comunicazioni".
Aprì il quadernetto e lo rivolse verso la classe, che leggeva con una calligrafia banale:
"Ciao, mi chiamo Jack Dylan Grazer.
Spero di diventare grande amico di tutti voi, durante questo anno scolastico.
Per favore usate questo quaderno per parlarmi quando è necessario."
L'aula era silenziosa mentre sfogliava la pagina successiva del quadernetto, un sorriso sul suo volto.
"Sono sordo." Si lesse.
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Deaf➳Fack {Italian Translation}
FanfictionTutti I crediti a @lovelygrazer 26 parti [05/09/2019] "Ciao, mi chiamo Jack Dylan Grazer. Spero di essere grande amico di tutti voi, durante quest'anno scolastico. Per favore usate questo quaderno per parlare con me quando è necessario." L'aula er...