5 Dicembre, 2015
Key
Quel sabato mattina ero indecisa.
Erano stati cinque giorni assurdi, tutto quello che stavo provando non mi sembrava vero per il semplice motivo che JK solo tre anni prima era stato - per me - come un fratello più piccolo. Un amico a cui volevo bene. Molto bene. La prima volta che mi sedetti accanto a lui su quel pullman pensai che fosse carino, ma probabilmente i miei sentimenti per Seo e poi per Joon mi avevano come offuscato la mente dal pensiero che JK un giorno sarebbe diventato grande, un uomo, e che sarebbe stato bellissimo. Oltre che esattamente ciò che mi faceva stare bene in quel periodo nero. Ancora non sapevo se per lui provassi qualcosa come l'amore, ero stata innamorata già una volta, solo una volta e adesso che c'era un altro ragazzo nella mia vita e a poca distanza dal primo, tutto quello in cui avevo creduto non sembrava avere più senso.
Per quello ero indecisa quella mattina.
JK era a scuola, sarebbe uscito all'una e sapevo che se fossi andata a prenderlo sarebbe stato felicissimo, ma era giusto? Era bene correre in quel modo? Farsi trasportare dai sentimenti e lasciare tutto al caso? Una parte di me continuava a ripetermi che la posta in gioco era troppo alta e che stavo scherzando con il fuoco, ma quella meno lucida mi continuava ad esortare a vivermi ogni piccolo momento che JK mi regalava, perché un po' di felicità io la meritavo. Così alla fine mi ero preparata, cercando di sembrare più presentabile del solito e avevo preso l'auto. Chissà se gli sarebbe piaciuto andare a pranzo fuori. Era già successo una volta, ma non era andata bene. A pensarci mi veniva da ridere, trovavo buffa quella situazione in cui ci eravamo trovati con Jemy e Cas.
Cas.
Era dalla fine della scuola che non la vedevo. Aveva deciso che per lei era meglio frequentare il conservatorio di un'altra città. Solo così sarebbe potuta diventare qualcuno e pretendere un futuro migliore. Ogni tanto mi mancava, ma non potevo farci nulla, era la sua vita.
-Pronto, Jin?- ero a metà strada quando il telefono aveva cominciato a squillare.
-Si è svegliato- non capisco cosa voglia dire Jin con quell'affermazione, è stato così secco che ho bisogno di un minuto intero per rendermi conto di cosa stesse parlando - Il padre di Seo, si è svegliato - ma ecco che mi ripete la frase precedente, aggiungendo il dettaglio più importante.
Rimango di nuovo in silenzio. Questa volta perché sono felice.
-Dimmi che non è uno scherzo-
-Come potrei scherzare su questo, Key? No, ti dico che è sveglio- sono quasi vicino il liceo artistico, parcheggio velocemente e male, ma ho bisogno di fermarmi -Quando si è svegliato?-
-Ieri notte-
-E come sta?-
-Seo dice che ha ancora qualche trauma, ma che il dottore ha buone speranze che tra un paio di settimane possa tornare a casa- sospiro di sollievo, mentre butto la testa indietro. Non poteva essere una giornata migliore.
-Non sai quanto sia sollevata, Jin-
-Non sai quanto lo sia io, Key- dalla voce percepisco qualcosa che da un po' di tempo mancava a Jin: la serenità.
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救い出すよ必ず// I'll Save u
FanfictionBOY IN LUV SERIES // Second Act Sono passati tre anni dagli ultimi avvenimenti, Key ormai è all'università: viaggia tra la città in cui vive da sempre alla città in cui cerca di crearsi un futuro. La sua vita è molto diversa da quando frequentava i...