capitolo 7

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Entriamo e saliamo le scale per andare in camera mia, quando....

la porta della camera di Mickey si apre e lui esce.

Vi chiederete se è uscito mio fratello da lì e invece esce l'unica persona che non mi aspettavo di vedere: Andrea .

Sbianco di colpo e poi lui si accorge di me dicendo con un flebile sussurro che potrei anche aver benissimo immaginato :-Emma.... -

Cala un silenzio surreale e poi alzo lo sguardo,che avevo precedentemente abbassato, ma non vorrei mai averlo fatto per via di quello che vedo in questo esatto momento.

Non posso fare a meno di portare una mano sulla mia bocca per lo stupore quando vedo il bel viso di Andrea ricoperto di lividi e vedo che gli sta ancora uscendo sangue dal naso e dal labbro spaccato.

-Chi diavolo è stato a farti questo? -gli chiedo spaventata.

-Nessuno -mi risponde con un filo di voce prima di scendere le scale di fretta e di uscire dalla mia casa.

Alessandra mi guarda con la bocca e gli occhi spalancati e io sento che gli occhi mi stanno diventando lucidi.

Mi avvio velocemente da Michael, chiedendo alla mia amica di andare ad aspettarmi in camera mia.

Apro la porta e lo vedo seduto alla scrivania che sta cercando di medicarsi alcuni tagli che ha sul volto e il suo occhio nero.

-Michael Johnson!-gli urlo contro  all'improvviso facendolo sobbalzare leggermente perchè non si è accorto della mia presenza -Che cosa diavolo è successo qui dentro, eh?-

-Non sono cose che ti riguardano! -risponde lui abbastanza seccato.

-Non mi riguardano???? Andiamo Mickey, sei mio fratello! Ci siamo sempre detti tutto e non mi vuoi dire perché hai fatto a botte col tuo migliore amico?Lo sai che a me puoi dire tutto,no?Te lo ripeto per l'ultima volta :Che cosa diavolo è successo tra voi due? -

-Non te lo posso dire. Mi dispiace. E ora voglio che mi lasci da solo. Ho bisogno di riflettere! -mi dice bruscamente prima di buttarmi praticamente fuori dalla sua stanza e chiudere la porta a chiave.

-Non finisce qui. Me lo dirai prima o poi! -gli grido per l'ultima volta prima di avviarmi verso la mia camera arrabbiata, con nessuna intenzione di perdonarlo per la sua scortesia e non fiducia nei miei confronti.

Entro, ma di Ale non c'è traccia, ma noto che mi ha lasciato un biglietto sul letto in cui c'è scritto

"Non ti ho aspettato perché mia madre mi ha chiamato urgentemente pregandomi di tornare subito a casa. Poi mi racconti tutto più tardi, ok?

Stasera ti vengo a prendere alle 9 per andare alla festa.

A dopo. Un bacione.

Ale <3"

Mi butto sbuffando sul letto senza sapere che fare e senza sapere come convincere quella testa dura di mio fratello a dirmi la verità.

Poi mi viene un 'idea e velocemente esco di casa e mi dirigo verso l'unica persona che può dare  una risposta ai miei dubbi : Andrea.

Almeno questa è una buona scusa per vederlo, aggiunge il mio subconscio, ma scaccio via dalla mia mente questo pensiero.

Arrivo velocemente a casa sua e suono il campanello.

Questa volta viene ad aprirmi una donna un po' anziana, sulla ottantina , che mi chiede cortesemente:

-Sta cercando qualcuno, signorina? -

-In realtà sì, sto cercando Andrea. -

-Mi dispiace, ma mio nipote è tornato poco fa, ma poi è uscito di nuovo perché aveva un appuntamento. Magari posso dirgli che sei passata. Ti chiami? -

-Emma. Mi chiamo Emma Johnson.-

-Piacere, io sono Angela, la nonna di Andrea. Allora, quando torna, gli dirò che lo stai cercando, va bene? -

-Certo. Grazie mille, signora. -le dico e mi allontano dirigendomi verso casa mia.

Uffa! Adesso ,conoscendomi, mi torturerò la mente a cercare un motivo plausibile per cui quei due hanno litigato e sono sicura che non avrò pace fino a quando non lo scoprirò.

Entro in casa sbattendo la porta e mi dirigo in cucina. L'orologio alla parete indica che sono le 5 ,quindi mamma sarà a casa fra poco, nonna è andata a fare la spesa e nonno starà sicuramente in qualche bar con gli amici, mentre quel grande genio di mio fratello sarà sicuramente rinchiuso in camera e non mi parlerà per secoli.

Vorrei tanto avere compagnia in questo momento, ma non posso neanche chiamare Alessandra, perché ci rivedremo fra poche ore, perciò decido di prepararmi un panino da mangiare.

Mi siedo sul divano e accendo la tv ,sgranocchiando il mio panino. Finisco di mangiare e mi accoccolo sul divano per schiacciare un pisolino.

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Mi sveglio e guardo l'orologio.  Oh,no!!! Dannazione! Sono le 7.30 ! Ma quanto ho dormito??? Manca solo un'ora e mezza alla festa!!! Mi devo sbrigare!!!

Mentre mi maledico mentalmente e penso a tutte le parolacce che esistono e che si ripetono a catena nella mia testa, vedo mia nonna e le dico :- Nonna! Perché non mi hai svegliata???-

-Dormivi così tranquillamente che mi dispiaceva svegliarti...-

-Va be ' dai, non fa niente. -le rispondo prima di salire le scale corsa senza badare a niente di tutto ciò che mi circonda e, infatti, appena giro l'angolo vado a sbattere contro mio fratello e cadiamo a terra rumorosamente.

Lui scoppia a ridere vedendo la mia  faccia confusa e poi io mi unisco a lui.  Ma come si fa a tenere il muso ad un ragazzo così???

Dopo aver borbottato delle scuse frettolose, vado a farmi la doccia.

Dopo mezz'ora di doccia e trattamenti vari per il corpo, posso indossare il mio vestito nuovo.

È veramente bellissimo ed è sicuramente il più bel vestito che io abbia mai avuto.

Poi indosso le scarpe nuove, nere con un tacco né troppo alto né troppo basso.

Aggiungo un paio di orecchini neri pendenti,dei braccialetti colorati e una collana che occupa lo scollo del vestito.

Poi vado a sistemarmi i capelli e decido di lasciarli lisci, arricciando solamente le punte ed infine mi trucco.

Metto un bel po ' di mascara, traccio una linea perfetta con l 'eyeliner nero e applico un po ' di gloss dello stesso colore del mio vestito, cioè arancione, sulle mie labbra.

Prendo la borsetta nuova e ci metto dentro il cellulare, il mascara, il gloss, dei fazzoletti e uno specchietto.

Sono le 9 precise e mi dirigo verso la porta ad aspettare la mia amica.

Finalmente arriva ,ci salutiamo, e ci avviamo a piedi a casa di questo Jonathan, che, a quanto ho capito, compie 16 anni e ha invitato metà scuola superiore e anche qualcuno della ex terza media, tra cui anche io e Ale.

Ma chi lo conosce??

Arriviamo davanti ad una casa da cui fuoriesce della musica a palla ed entriamo dentro.

"CHE LA FESTA ABBIA INIZIO!" penso tra me e me.

tutta colpa di un sedicenneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora