-Si mamma, sto bene.- cerco di convincere mia madre al telefono e finalmente credo di riuscirci.
-Va bene Chantal, noi tra pochi giorni ci rivedremo. Adesso devo correre al lavoro, ci risentiamo più tardi.- annuisco con un filo di voce.
-Ciao mamma, ti voglio bene.-
-Te ne voglio anche io, piccola.- termino la chiamata con mia madre e poggio il telefono sul mobile accanto il divano.
Federico mi tira verso di se e mi stringe al suo petto, come se da un momento all'altro potessi scappare.
- Fede, mancano dieci giorni al ritorno dei miei genitori.- mi accarezza la nuca e mi lascia piccoli baci sui capelli.
-Lo so piccola, e ti prego di non ripeterlo più. Sapere che dovrai ritornare a casa dai tuoi, sto male. Non vederti più dormire accanto a me sarà il mio malore.- ridacchio per l'ultima parola che ha pronunciato.
-Quanto posso amarti, Fè?- sollevo la testa per avere un contatto visivo con lui e sfiora il mio naso con il suo.
-Con tutta la tua anima.- affermo e gli stampo un bacio sulle labbra.
-Adesso, Federico Rossi, dobbiamo scappare a scuola.- annuisce e ci alziamo dal divano.
Che abbia inizio un'altra giornata.
*
La prima ora di lezione termina e queste lunghe ore di chimica non sembrano voler passare.
Stiamo svolgendo degli esercizi di stechiometria, ed io e Annabelle li stiamo svolgendo insieme, anche se non dovremmo, dato che il professore deve cercare di capire quale è la nostra base.
È una sorta di verifica a sorpresa, questa idea che ha avuto il professore.
-Signorine, Vitali e Ferrari, non è un lavoro di gruppo!- ci richiama il professore, facendoci ritornare composte con la postura e facendoci capire che dobbiamo svolgere il compito da sole.
La mia amica sbuffa e io mi porto le mani ai capelli, poggiando i gomiti sul banco.
La vedo dura con questa stechiometria.
Qualcuno, all'improvviso, bussa alla porta della nostra classe e attira l'attenzione di tutti.
In questo momento, tutto quello che non riguarda la chimica riesce ad essere interessante.
Tutti prestiamo attenzione alla porta e vediamo comparire un ragazzo, dopo essersi aperta.
Il professore gli chiede di raggiungere la cattedra e di presentarsi.
-Sono Thomas Barbieri e farò parte della vostra classe.- parla il ragazzo con una voce decisa e sicura, che mi fa pensare che a parlare sia una persona distinta e importante.
Sorride alla classe in modo sbilenco e le mie compagne iniziano a sciogliersi.
Io e Annabelle ci scambiamo un'occhiata e riesco a capire che la pensa come me.
Il professore lo invita a prendere posto e si siede nell'unico banco libero, non troppo distante dal nostro.
Thomas porta delle collane al collo ed è vestito in stile swag, assieme a tocchi fashion devo ammettere, con Rolex al polso e occhiali da sole eccentrici.
Tutte lo osserviamo e si volta verso la nostra direzione, mettendomi leggermente in imbarazzo, così porto la mia attenzione sul compito di chimica.
Annabelle mi da una gomitata e incontro il suo sguardo.
-Chantal,- sussurra- il nostro nuovo compagno di classe mi ha appena fatto l'occhiolino, ti pare normale?-
STAI LEGGENDO
Accanto A Te- Federico Rossi|| Benji E Fede
أدب الهواةChantal, dopo la morte della nonna, è costretta a raggiungere i genitori in Italia e a dover lasciare gli Stati Uniti. Un volo da New York fino in Italia, ed è proprio lì che la protagonista della storia conosce Federico, un giovane estraneo dai cap...