Gocce nel tempo

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Una goccia, due gocce, tre gocce. Ormai ne hai perso il conto.

Il tempo non scorre in quel luogo, forse nemmeno esiste, ma lo senti comunque nelle braccia indolenzite, nella ciotola che si svuota, nei suoi lamenti e nelle tue lacrime.

Le ore ti mettono alla prova, ma sai che non farai altrimenti, e tu hai perso il conto anche di quelle.

Sarebbe tutto più semplice se avessi da incolpare qualcuno, per quei corvi che continuano a beccare il tuo cuore e per gli ululati che ritmano la tua mente. Alzarti, magari, e lasciare che il veleno bruciasse le bugie e l'orgoglio che hai sempre servito fino a consumarti.

Chi diede il suo occhio per la conoscenza non sa che avresti dato tutta te stessa per sradicare la rete di menzogne che la tua fedeltà ha tessuto per anni, salvando quei pezzi di anima che ti hanno portato via senza rimorsi.
Il tempo non guarirà quel dolore, perché non esiste più, e le gocce continuano a scendere.

Ti chiedi se passerai così l'eternità, cercando di accusare tutti tranne che te stessa, accudendo il loro traditore e cercando di trovare una spiegazione per ogni sua scusa.

La ciotola è piena, lo senti sussultare.


Volete saperne ancora?

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