Anno '834 - 9 anni.
La notte le permetteva di pensare, i suoi lunghi capelli ricci ricadevano leggeri sul cuscino di seta. Nelle piccole mani, teneva ben stretto un carillon interamente costruito in legno. Con la sua mano destra girava la piccola manovella in attesa di udire il suono di quel magico marchingegno. Parte della costruzione del carillon era visibile, le piaceva guardare il pettine di lamelle che vibrava a contatto con il cilindro. Nella cameretta risuonava la lieve musichetta, fino a quando giunsero all'orecchio della bambina passi leggeri e frettolosi. Pochi istanti dopo una donna fece capolino alla porta. La bambina velocemente nascose il carillon sotto il cuscino e finse di dormire, tenendo ben strette le palpebre e calmando il respiro. L'educatrice la guardava curiosa, la piccola pur avendo gli occhi chiusi, sentiva il suo sguardo addosso. Infine, convinta, la donna se ne andò chiudendo delicatamente la porta. La bimba non si risvegliò altre volte quella notte e il carillon restò custodito sotto il cuscino, nella stanza, il fantasma della sinfonia da poco ascoltata, il silenzio e il buio padroni del tempo.