From the heaven to the hell

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Maggio 2007, Londra



"Feliciano, tesoro, non pensi che sarebbe più divertente giocare con gli amici invece di startene lì seduto per terra?"



Bisbigli, sentivo solo bisbigli.



"So che non è semplice farsi dei nuovi amici in un posto dove non si conosce nessuno, ma devi sconfiggere questa tua timidezza e parlare con gli altri, potresti incontrare qualcuno con i tuoi stessi interessi e farci amicizia"



Non era questo quello che volevo.



"Quali interessi?"

"Beh, per esempio la tua passione per le bambole, potresti giocarci insieme con qualche bambina della tua età"

"Non mi piacciono le bambole. Mi piacciono solamente le loro braccia"

"Le loro braccia?"

"Quando un essere umano viene ferito perde sangue, così come le bambole, se riesco a tagliare loro le braccia potrò fare di nuovo quei disegni sulle pareti. Capito nonno?"





Giugno 2007, Bethlem Royal Hospital



"Non mi sta a cuore il fatto che tu sia appena arrivato, sei esattamente come tutti gli altri perciò vedi di muoverti"



Chi sei?



"Qui ci sono due regole che devi seguire alla lettera, la prima è che la nostra parola è legge e la seconda è che non potrai far niente senza il nostro consenso, ti consiglio vivamente di rispettare queste regole"



Perchè mi fai questo?



"Se io non rispettassi queste regole che cosa mi accadrebbe?"

"Tu pensa a rispettarle, alle conseguenze ce ne occupiamo noi"

"Perché hanno tutti dei numeri sopra le loro vesti?"

"Perché così non fatichiamo per riconoscere il paziente"

"Paziente? Che malattia hanno?"

"La stessa che hai te"

"Cioè?"

"Non siamo tenuti a informarti del tuo stato attuale, per adesso non devi far altro che prendere le tue cose e dirigerti verso la tua stanza"

"Quando potrò rivedere il nonno?"

"Questo dipenderà dai tuoi tempi di guarigione".




Bambino. Ero solo un bambino e avrei dovuto vedere il mondo con occhi innocenti, curiosi, una visione che solo un bambino può avere.

Ma io il mondo non lo vedevo.




Angolo autrice

Ciao! Questa è la mia prima storia e spero ne esca fuori qualcosa di decente ehehehe, comunque questo più che un capitolo è quasi un introduzione ricca di dialoghi

(ovviamente nel prossimo capitolo ci sarà molta più narrazione rispetto a questo, sennò da effetto mistero si passa a non capirci nulla)

In questa storia Feliciano è un ragazzino molto normale e proprio per la sua normalità viene mandato in un ospedale psichiatrico *ironia*, per ora come personaggi ci sono Feli, nonno Roma e una tizia a caso dell'ospedale, con i capitoli successivi arriverà altra gente.

Spero che questo capitolo/introduzione vi sia piaciuto, alla prossima!



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