Era una tranquilla giornata al Boar's Hat.
Come ormai ogni giorno Elizabeth serviva ai tavoli con un dolce sorriso, mentre Meliodas, Peccato d'Ira nonché Capitano dei sette peccati capitali, dirigeva il locale, non perdendo occasione per palpare la povera e ingenua ragazza.
Ban, peccato d'Avarizia marchiato col simbolo della volpe, era comodamente seduto ad uno dei tavoli, intento a scolarsi una bottiglia di birra a lui gentilmente offerta dal peccato d'Invidia, Diane, ristretta in formato mini dalla potente magia del peccato di Gola simboleggiato dal cinghiale, Merlin.
Poco distante da loro invece vi era il Re Delle Fate, Harlequin, meglio però conosciuto come King, peccato d'Accidia.
Accanto a lui sedeva il peccato di Lussuria, Gowther, intento a leggere in tranquillità un libro.La giornata era di certo tranquilla, ma assolutamente troppo silenziosa.
All'interno della taverna non volava una mosca.Solitamente Meliodas avrebbe iniziato una discussione con Ban, o scatenato la gelosia di Diane palpando Elizabeth, tuttavia da un po' di tempo aveva capito che qualcosa non andava.
E l'ultima volta che parlò con Merlin, ne ebbe l'assoluta certezza.
In cuor suo Merlin sapeva benissimo, e forse aveva anche cercato di dimenticare, che Escanor non era l'unico a mancare all'appello.
Tuttavia ancora non ne aveva mai fatto parola con i compagni, per non risvegliare in loro ricordi lontani e ormai irraggiungibili.Sorte volle però, che l'argomento fosse proprio tirato in causa da uno dei suoi amici.
Gowther, che fino a quel momento era rimasto, come gli altri del resto, in religioso silenzio, si decise a fare il primo passo.
"Quindi.. non hai più avuto notizie di Renais?"
Alla domanda del ragazzo dai capelli fucsia seguirono attimi in cui l'unico rumore presente in sala era il respiro di Hawk.
Dopo un altro po' di tempo, la donna alzò la testa e rispose al compagno.
"No. Di lei non ho nessuna notizia da sette anni."
"Sono sicuro che sia ancora viva. Renais era una tua allieva, e come dicevi sempre la più dotata! Sono sicuro che troveremo sia lei che Escanor"
L'affermazione era stata pronunciata da King, che ricordarsi dei bei momenti passati con quella ragazza, Renais, non era riuscito a tenere a freno la lingua, pur sapendo di toccare un tasto dolente.
"A proposito di questo, perché non chiedi a Vivian se sa qualcosa? Erano entrambe tue allieve, magari sono rimaste in contatto.."
La maga si alzò lentamente dirigendosi verso la porta.
"Meno di tutti Vivian dovrebbe sapere dove sia, ma tentar non nuoce."
"Ti dispiace se ti accompagno, Merlin?"
Meliodas si avvicinò all'amica con in volto un'aria molto seria.
"Se proprio devi."
Fu l'unica risposta della maga prima di uscire seguita dal biondo.
Passarono alcuni minuti prima che questa si decidesse a porre la sua domanda.
"Perché hai voluto accompagnarmi? Hai qualche idea per caso?"
Il ragazzo annuì.
"Hai detto che Vivian non saprà dov'è Renais, tuttavia sono sicuro che invece lei sa benissimo dov'è la nostra amica."
Merlin alzò un sopracciglio.
"Continua."
"Ti ricorderai che Renais era molto ammirata verso il piccolo Gil..."
La donna lo interruppe.
"Non ne era solo ammirata. Tuttavia si è messa da parte per non intralciare i sentimenti che lui e Lady Margaret provavano l'uno per l'altra."
Meliodas schioccò le dita.
"Esattamente. Chi altro era tanto attratto dal piccolo Gil, ma che però non si è mai fatto da parte?"
Merlin sgranò gli occhi, maledicendosi per non averci pensato prima.
"E quindi, secondo la tua opinione, Vivian c'entra col fatto che Renais non si mai venuta a cercarci?"
Meliodas annuì convinto.
"È possibile, si. Tuttavia credo che da soli non potremo convincerla a rivelarci la verità. Sai quanto sia testarda"
Merlin annuì.
"E quindi cosa proponi di fare? Chiedere a qualcuno di fare da esca?"
"Esattamente. E abbiamo anche l'esca perfetta."
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Passarono alcune ore prima che Vivian si trovasse al cospetto dei due peccati.
A protarcela era stato nientemeno che Gilthunder, a cui però Meliodas non aveva spiegato tutti i dettagli della richiesta.
Fu proprio per tal motivo che, quando il Peccato di Gola chiese alla donna dove la fanciulla si trovasse, il cavaliere si alzò di scatto dalla sedia su cui sedeva e fulminò con lo sguardo il tanto ammirato capitano."Renais è partita otto anni fa. Il Re l'ha mandata a svolgere un incarico di estrema importanza lontano dal regno! Sono sicuro che Vivian non sa niente di lei!"
Tuttavia Meliodas ancora era convinto di ciò che pensava.
"Allora non ti dispiace se Merlin dà un'occhiata nella sua testa?"
Fu la risposta del biondo al giovane.
Ques'ultimo, seppur con riluttanza, fece cenno alla maga di proseguire.Lei poggiò una mano sulla fronte di Vivian e questa iniziò a contorcersi su se stessa in preda a violenti spasmi.
Presto una nebbia avvolse i tre, mostrando immagini che nessuno di loro avrebbe voluto vedere.
Vivian si trovava in una cella.
Questa era sporca e probabilmente fredda, anche perché all'esterno si riusciva a scorgere la Luna attraverso le sbarre.Appeso al soffitto per i polsi vi era un corpo.
Ancora illeso, e candido non era ancora stato sfiorato da una lama o dalla bruciante corda della frusta.
È appena tutti stavano per smettere di temere che quello fosse il corpo di lei, il suo urlo riecheggiò nella memoria della donna, preceduto dal sibilio dell'arma tanto temuta.
Si udivano le urla e i pianti incessanti.
Merlin stava lentamente iniziando a perdere la sua solita compostezza, e se Meliodas non l'avesse fermata in tempo, di Vivian probabilmente sarebbero rimaste solo le ceneri.
Il biondo era riuscito a fermare la compagna, ma non per questo era meno adirato.
Guardò vitreo la donna stesa sulla fredda pietra dell'altare e con una voce secca che quasi non gli apparteneva, le diede un ordine preciso.
La donna non poté far altro che annuire in preda al terrore, e strisciare lentamente giù dalla tavolata.
Si avviò alla porta, tremante, seguita dai tre.
Non spese una parola in più.
Si limitò ad eseguire l'ordine."V-vi porterò subito d-da lei.. "
E così, scomparvero.
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~The Seven Deadly Sins~ [L'ANIMA INFEDELE]
FanfictionCome tutti sanno, Gola, Accidia, Lussuria, Invidia, Avarizia, Superbia ed Ira sono i Sette Peccati Capitali. La loro potenza è incontrastata e inegualiata. Tuttavia, nell'ombra, un nuovo peccato nasce e si rafforza. Il Peccato di Infedeltà. Un cuor...