"Sí..cioe' sei carino nel senso che hai un..bel fisico."
Merda, perché gliel'ho detto? Ora mi sfottera' a vita.
Liam fa un sorrisetto sforzato, e dalla sua faccia deduco che sta per picchiarmi ancora..
Quando sento una voce, è un infermiera.
"È ora della doccia settimanale."
Ebbene sì, tutti abbiamo solo una doccia alla settimana a disposizione.
Liam allora, aspetta che l'infermiera si allontani e allunga una mano verso i panini sul pavimento, nascondendoli sotto il nostro cuscino.
"Resta qui, aspetta ad uscire."
Mi ordina lui, tirandomi una ciocca di capelli per farmi male, scendendo poi dal letto e urlando contro le sbarre.
"Io non esco se io ed il mio compagno non riceviamo la nostra colazione."
Un infermiera si avvicina, scaraventando due panini in camera, affacciandosi da una delle sbarre cosí da controllare che ciò che dice il ragazzo è vero.
Non vedendo i panini, si allontana.
"L-Liam..sei un genio." Mormoro, non potendomi muovere dal letto e girando la nuca verso il ragazzo vedo che lui mi scaraventa un panino sul viso, sussurrando prima di stendersi a pancia in giù accanto a me.
"Mangia, figlio di puttana."
"L-Liam, non ho fame.."
Lui mi sputa in un occhio, come al solito, senza pensarci due volte e afferra il pane e lo nasconde nuovamente sotto il nostro cuscino.
Mi afferra impulsivamente il braccio destro, premendo due dita su un livido e trascinandomi verso il pavimento, mi fa cadere su esso facendomi sussultare dal dolore.
"Andiamo in doccia."
Annuisco al suo comando, come sempre e facendomi trascinare da lui fuori la stanza cerco in qualche modo di non cadere a terra, dato che il dolore che provo è davvero forte.
"Andiamo Zayn! Hai sedici anni! Sii forte."
"L-Liam mi fa male tutto..
Non sto bene, scusa."
"E come mai ti fa male tutto, figlio di puttana?"
"Perché tu mi h-hai fatto del male."
Liam in questo momento è strano, mi sta guardando malissimo ed ha allentato la presa dal mio braccio.
Mi ha spinto per terra ed è ritornato in camera.
Non so che porcoddio gli è preso, ma quel ragazzo è strano. Insomma, lui mi ha picchiato! Che posso farci io?..
Comunque, non ce la faccio a vederlo cosí demoralizzato per colpa..mia.
Ritorno in camera, sedendomi in un angolo buio della stanza, visto che Liam non vuole parlarmi.
"Ti odio." È l'unica cosa che riesco a sentir dire da Liam.
In questo momento sto male, non ci vedo più.
Allora, mi metto a cercare una lametta o qualcosa di appuntito per terra e dopo aver trovato una piccola lametta, la poggio sul mio braccio e ci premo due dita sopra cosí da lasciarci tanti piccoli tagli.
Inizio a piangere come un coglione, sperando che Liam non mi sente ma purtroppo vedo un ombra e deduco che sia Liam.
"Zayn? Che stai facendo?" Si avvicina Liam, sedendosi sul pavimento accanto a me.
"No niente.."
Incrocio le braccia al petto, cercando di nasconderle.
"N-Non picchiarmi..ti chiedo solo questo."
Dico scoppiando in un pianto impulsivo.
"Ma guarda te, 'sto illuso."
Dice lui, scoppiando a ridere tranquillamente, nonostante le mie braccia sono piene di sangue e il mio cuore non esiste più.
Liam rimane a guardarmi per qualche secondo, finché non inizia a picchiarmi con forza, dandogli alcuni pugni sulle labbra e calci sul cavallo dei boxer.
"L-Liam.."
"Figlio di puttana, cosa credi? Succhia cazzi io ti odio, fai schifo." Dice lui spavaldo, sputando sulle mie ferite con noncuranza. A quel punto grido, grido perché il dolore è fin troppo forte, grido perché Liam mi fa questo, grido perché non capisco.
"Zayn, figlio di puttana alzati in piedi."
Annuisco anche se non riesco ad alzarmi, sono senza forze e mi sembra di essere ad Auschwitz, con lui.
Mi fa cenno di sedermi sul letto, e dopo averlo fatto lui si sfila la canotta.
Dio, sto morendo.
È..bellissimo.
Strappa con forza la canotta, avvolgendo un po' di stoffa sul mio polso. Perché l'ha fatto? Non capisco. Lui mi odia.
Mi accenna un sorriso e si siede accanto a me, anzi davanti a me.
"Fammi un massaggio, puttanella." Mi ordina lui, inclinando la schiena cosí da darmi più facilità.
"Perché?.."
"Perché mi fa male."
Bhe, a me fa male tutto il corpo per colpa tua, e mica ti chiedo di farmi massaggi. -Penso.-
Comunque, senza altri giri di parole, inizio a massaggiare la sua schiena con dolcezza, andando dal collo fino al suo sedere. Continuo a "coccolarlo" per circa due ore, se quell'orologio non mente.
"Basta." Scrolla le spalle, girando la nuca verso di me e guardandomi schifato mi da un pugno sull'addome ed io cado sul materasso, sempre se lo si può chiamare così.
Liam si stende accanto a me e chiude gli occhi. Oh sì, giusto.
Sono le 18, fra poco verranno per spegnere le luci.
Puzzo davvero tanto, a quanto pare. Ho lividi ovunque e la sua saliva sui polsi e sul viso, che schifo.
Ho saltato la doccia settimanale e anche lui, quindi dobbiamo aspettare molto prima di farci una doccia decente.
8:15.
La porta si spalanca ed ecco che riceviamo la nostra razione di pane giornaliera.
Liam mi da un pugno sul braccio per svegliarmi ed io, apro gli occhi velocemente.
"Buongiorno." Sussurro, schiudendo le labbra in un sorriso.
"Ciao." Risponde lui, con un aria schifata. Come al solito.
Il nostro dialogo si ferma qui ed ecco che Liam si alza dal letto, raccogliendo il pane ed infilandolo sotto il cuscino, insieme ad altri tre panini; due miei, ed uno suo.
"Quando hai intenzione di mangiare?" Mi chiede lui, stando sempre di spalle.
"Non lo so."
Liam fa spallucce, prendendo un pezzo di pane e masticandolo lo manda giù, alzandosi in piedi.
È ancora mezzo nudo, e la cosa non mi spiace affatto sinceramente, è bellissimo ma questo è meglio se me lo tengo per me.
Lui inizia a correre come un coglione per la stanza, andando poi verso le sbarre della porta, quelle più in alto per poi iniziare ad allenarsi lì.
Vedo il suo corpo sudato, lui che geme..ed è uno spettacolo fantastico.
"Tu non ti alleni, Zayn?"
"Io? Sí, cioè lo facevo. Ora non più."
"Devo dirti una cosa." Continuo io, cercando invano la sua attenzione.
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You suck.
Fanfiction"E lo giuro, lui, il suo solo respiro mi faceva diventare pazzo."