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Shawn's pov

In questo momento vorrei sparire e non farmi vivo mai più. Non posso credere di aver detto quelle cose ad Hazel ma quando ho capito che aveva trovato quel maledetto giornalino la mia testa ha smesso di ragionare. Pensando a ciò che è successo tanto tempo fa non avrei mai dovuto avvicinarmi né a lei né a Camila anche se sono due persone completamente diverse. Camila è la classica ragazza perfetta e sicura di se stessa che si trucca anche quando è a casa. Hazel invece è la semplicità, colei che preferisce una serata sul divano con una pizza e un film piuttosto che mettersi in mostra con un vestitino troppo corto e 3 kg di trucco in faccia. Ma ciò non toglie il fatto che lei è fidanzata e che io devo dare le giuste attenzioni a Camila perché non sono uno stronzo che illude le ragazze. Senza pensarci due volte prendo la chitarra, le chiavi della macchina e mi dirigo verso l'unico posto dove riesco sempre a mettere in ordine i miei pensieri. Dopo mezz'ora di viaggio parcheggio davanti ad un sentiero che porta ad un lago in mezzo alla radura. Ci venivo sempre da piccolo con mio padre e ci piaceva da matti questo posto, soprattutto in inverno, quando il lago è talmente ghiacciato da poterci pattinare su. Mi siedo vicino alla riva e quando apro la custodia della chitarra trovo dei fogli poggiati su quest'ultima. Dopo avergli dato una rapida occhiata mi ricordo che qualche mese fa, dopo aver assistito ad una delle scene più brutte della mia vita, avevo cominciato a scrivere qualcosa. Così afferro la mia amata chitarra e comincio a cantare:

I'm looking through my phone again, feeling anxious

Afraid to be alone again, I hate this

I'm trying to find a way to chill, can't breathe, oh

Is there somebody who could

Help me, it's like the walls are caving in

Sometimes I feel like giving up

No medicine is strong enough

Someone help me

I'm crawling in my skin

Sometimes I feel like giving up

But I just can't

It isn't in my blood

It isn't in my blood

I need somebody now

I need somebody now

Someone to help me out

I need somebody now

It isn't in my blood

Vorrei tanto che lei ascoltasse queste parole ma non so cosa fare, sento di averla persa.

Hazel's pov

Starò vagando per le strade di Toronto da almeno un quarto d'ora e non so neanche quanto sia lontana da casa. Non percepisco il freddo, i rumori della città e le persone attorno a me. Quelle parole mi hanno provocato lo stesso dolore che potrebbe provocarmi una spada e non so come riprendermi da questo stato. Ad un tratto sento squillare il cellulare e rispondo:

- Hey Hazel dove sei?

- Nicole ciao. Sono davanti la CN Tower non mi ero completamente accorta di essere arrivata al centro di Toronto.

Mi sono allontanata parecchio dalla stazione degli autobus.

- Io e le altre siamo da Starbucks a bere qualcosa di caldo. Vuoi raggiungerci?

- Nicole credo che per stavolta passo. Devo tornare a casa ad aiutare mia mamma con la cena

- Sei sicura tesoro? Hai la voce un po' strana dice preoccupata

Ho la voce di una che piange da ben 15 minuti

- Si Nicole va tutto bene. Ci vediamo domani a scuola. Ciao

Quando arrivo a casa saluto i miei e salgo subito in camera mia. Prendo Cime Tempestose e mi immergo nella lettura. I libri sono un rifugio per me, mi spediscono in un mondo diverso in cui mi sento protetta. Questa bella sensazione dura fino al momento in cui sento qualcuno bussare e quando vedo la faccia di Nicole sbucare da dietro la porta, iro un sospiro di sollievo e vado ad abbracciarla. Avevo bisogno della mia migliore amica. Senza volerlo qualche lacrima riga le mie guance e quando Nicole se ne accorge la asciuga chiedendomi se voglio parlarne. Voglio bene a Nicole proprio per la sua sensibilità e il suo tatto nel gestire le cose. Un altra persona mi avrebbe riempito di domande invece lei no, ha preferito mettermi a mio agio facendomi una sola, semplice domanda. Dopo avermi dato il cappuccino che ha gentilmente preso per me decido di raccontarle tutto, dalle parole di Shawn a quello che mi hanno provocato e lei ascolta senza ribattere. Quando capisce che adesso ho solo bisogno di capire cosa fare per levarmi di dosso questa brutta sensazione mi consiglia di aspettare. E' sicura del fatto che Shawn non abbia detto quelle cose con l'intenzione di ferirmi ma qualcosa gli ha mandato il cervello in tilt e gli ha fatto crollare tutte le sue sicurezze. Mi confessa inoltre che la cura migliore per uscire da questo stato d'animo è ristabilire l'amicizia che c'era tra di noi ma che comunque deve essere Shawn a fare il primo passo visto che l'errore l'ha fatto lui. Dopo questa riflessione mi sento meglio ma sono sicura che uscirò da questa bolla solo quando io e lui torneremo ad essere amici.

Spazio autrice

Care lettrici, ecco a voi un nuovo capitolo, un po' di passaggio ma molto riflessivo grazie alle parole di Nicole. Sono fiera di essere riuscita ad inserire in my blood che ha un testo perfetto per la situazione. E' anche per questo se è la canzone di Shawn che più mi piace. Vi volevo dire inoltre che ho aperto un profilo Instagram dedicato interamente alla storia. Il nome è: sinceyoucamealong. Mi farebbe molto piacere se cominciaste a seguirla. Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina.

Con affetto.

Hazel Mendes

Since you came along // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora