Capitolo 19 - Stai cercando di redimerti?

1.5K 70 0
                                    

MARY'S POV

Quando ero ancora una bambina passavo sempre le vacanze estive dagli Armand, in una sorta di casa in campagna che poi era identica al loro normale castello. Mio padre mi diceva in continuazione che era un vero e proprio privilegio essere amici di quella famiglia soltanto perché gli Armand detenevano il controllo di praticamente tutte le terre del nostro piccolo regno, e quando il padre della dolce Isabelle sarebbe morto allora Jonathan Armand sarebbe diventato addirittura Re. Mio padre lo stimava tantissimo, diceva che era l'uomo perfetto per guidare il nostro regno: forte, leale e ricco di valori.

Qualche volta capitava che però il suo essere leale andasse contro il non esserlo degli altri, ed era proprio in quei momenti che si scatenava il vero e proprio Jonathan Armand. Quello fin troppo ricco di valori. Mio padre lo definiva "giusto", ma io che ero bambina lo definivo semplicemente "cattivo".

Mia madre diceva che forse era troppo impulsivo.

Mio padre diceva che si comportava da vero Re.

Fu per questo che tutti i nobili appoggiarono mio padre, chi poteva mai ascoltare una donna? Nessuno, esatto.

Quando poi accadde "l'imprevisto", il signor Armand divenne intrattabile. Fu allora che mio padre capì di aver sbagliato, esattamente il giorno in cui Jonathan Armand rinchiuse sua figlia nelle segrete. Clarisse aveva la mia stessa età, e dato che le nostre famiglie erano molto legate allora anche noi avevamo creato lo stesso rapporto, forse addirittura più vero.

"Clarisse è come il padre", mia madre me lo diceva sempre prima che morisse. Mi aveva avvertita, ma io da brava bambina non la ascoltai.

E proprio quando il signor Armand la fece uscire dalle segrete mi accorsi che mia madre aveva ragione. Non era più la Clarisse che conoscevo. Era ferita, arrabbiata e... triste.

Perdere una madre fa male, lo so bene, ma è normale. Questo pensavo quando la guardavo comportarsi male, o semplicemente in modo freddo.

Poi accadde che io feci l'errore di mentirle.

Se il signor Armand aveva rinchiuso la sua stessa figlia nelle segrete soltanto perché voleva cercare la madre allora cosa avrebbe fatto a me che avrei disobbedito ai suoi ordini?

Ad oggi il regno è ancora nelle mani di Jonathan Armand, ma ancora per poco data l'età della figlia. Appena Clarisse si sposerà tutto andrà nelle sue mani. O meglio, in quelle del marito. Perché è così che funziona da sempre.

Io per fortuna o per sfortuna non avrò mai questo problema, ed è questo che mi fa arrabbiare. Vedere lei continuare la sua discendenza ed essere felice. Mentre invece il mio nome si è estinto per sempre soltanto una settimana fa.

Quando in convento mi arrivò il messaggio della morte di mio padre qualcosa di forte scattò in me. Non avevo più niente, non avevo più nessuno. Ero sola, e il mio futuro poteva soltanto peggiorare. E alla mia domanda "come sono arrivata a ridurmi così?", avevo soltanto una risposta. Un nome.

Clarisse.

***

Apro gli occhi lentamente, e cerco di capire chi sia la persona davanti a me. A quanto pare sono svenuta.

Clarisse.

Cerco di alzarmi dal pavimento freddo, ma invece sono costretta a restare al mio posto dato che ho i polsi e le caviglie legate.

La Rosa Reale.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora