Prologo

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  Sono le dieci del mattino e già la mia bella casa è occupata da perfetti sconosciuti.
Mi mancherà tanto, soprattutto la mia vicina di casa,una simpatica signora sulla cinquantina d'anni, molto simpatica e generosa con me e mia sorella Angel, mio cugino Duncan la detesta per qualche motivo non valido.
Vengo risvegliata dai mie pensieri perché mamma mi sta chiamando per entrare in macchina. Prendo le mie valige e salgo in macchina. Guardo per tutto il tempo la casa fino a quando non si vede più.
Per distrarmi un po', prendo le cuffie e ascolto un po' di musica.
Vengo cullata dalla musica e lentamente mi addormento mentre, come sempre, Duncan e Angel litigano per chi deve dormire con me ma io li ignoro.

Strani occhi rossi mi fissano, sono sola nella foresta non riesco a trasformarmi in lupo, ho paura mi sento indifesa e sola, quest'ombra
Si avvicina Sempre di più io grido aiuto, ma le mie urla sono ignorate
X: Harley, sveglia siamo arrivati.
Il mio "sogno" viene interrotto da mia sorella.
Stropiccio gli occhi e osservo la nuova casa a bocca aperta.
Duncan: cara cugina eccoci arrivati a New York.

Amiche per caso sorelle per scelta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora