Capitolo 52.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Jamie's pov

Questa mattina ce la stiamo prendendo comoda, forse perché siamo davvero stanchissimi in questo momento. É quasi mezzogiorno e siamo ancora a letto a sonnecchiare. Dakota dorme su un fianco e io l'abbraccio da dietro, con il petto premuto contro la sua schiena nuda e morbida. Di tanto in tanto le bacio i capelli e l'attiro più forte a me, nel tentativo di svegliarla e fare una bella maratona di sesso mattutino, ma mia moglie sembra avere altri progetti. Ma adesso basta così. Mi stacco da lei, che protesta e borbotta qualcosa nel sonno. Cambia posizione e si stende sulla schiena, scostando ancora di più il lenzuolo.. che adesso le copre a malapena una gamba e la lascia nuda dalla vita in sù. La perfezione. Vorrei poterle scattare una foto proprio così, adesso... in tutta la sua perfezione. Scosto ancora di più il lenzuolo e la lascio totalmente nuda. Mi faccio strada tra le sue gambe e mi abbasso, lei mi lascia fare e non si accorge minimamente di nulla... Le afferro le cosce e le allargo ancora di più, e finalmente comincia a dare segni di vita. Prima di arrivare fino in fondo, mi assicuro di sfregare la barba sulla sua intimità... so che le piace da matti. Ed ecco che la mia meravigliosa creatura si sveglia, muove le gambe e si strofina gli occhi, cercando di mettere a fuoco l'immagine davanti a sè.

"Mmmmh.." Mormora. "Cosa combini lì sotto?"

"Buongiorno, principessa." Le dico, allungandomi verso di lei. Metto le braccia ai lati della sua testa e la bacio, mentre lei in risposta avvolge le gambe intorno ai miei fianchi. "Quello era solo un modo per svegliarti. È quasi mezzogiorno e dormivi come un sasso." Le spiego. "Dovevo pur fare qualcosa." Dico.

"Mezzogiorno? Stai scherzando?" Chiede, incredula.

"Già, abbiamo dormito un bel po'.. queste sono le conseguenze delle maratone del sesso notturne." Le faccio notare, facendole l'occhiolino. Lei ridacchia e mi accarezza la barba, tenendomi il viso tra le mani.

"Sai.. mi piace il modo in cui stiamo affrontando questa cosa del bambino." Mormora, cogliendomi di sorpresa. Io aggrotto la fronte. "Voglio dire.. di solito quando una coppia decide di avere un figlio, ne diventa quasi ossessionata.. a tal punto da dimenticare il sesso fatto per il semplice piacere. Invece noi... non so, mi piace questa leggerezza. Mi piace l'idea di lasciar fare al destino." Mi spiega.

"Non potrei mai fare sesso con te solo a scopo riproduttivo." Replico, disgustato. Non potrei mai. Non con lei. Con Amelia era così.. fatta eccezione per la fase iniziale, la monotonia si è fatta sentire presto. Con lei non ho mai provato questo forte desiderio, questa smania.. questa passione sconfinata. Dakota, invece, mi fa allontanare dagli schemi.. mi manda fuori di testa anche solo respirandomi vicino. "No, sarebbe la cosa più brutta del mondo. E non c'è speranza che questo avvenga. Mi basta sentirti respirare a volte per farmelo venire duro." Le dico.

"Jamie!" Mi rimprovera, scoppiando a ridere.

"Dico sul serio." Replico, in mia difesa. "E voglio che tu non abbia dubbi al sguardo." Le prendo il viso tra le mani, costringendola a guardarmi negli occhi. "Voglio che tu sappia che io non smetterò mai di volerti così.. in questo modo così pazzo e irrefrenabile. Che se questo figlio non dovesse arrivare, allora pazienza... prima o poi arriverà. E se non dovesse essere così, allora continuerò a fare l'amore con te come ho sempre fatto, perché questo non cambierà mai tra noi." Le dico, e noto che le stanno venendo gli occhi ludici. "Perché, non importa quanti problemi avremo o quante cose ci tireremo addosso.. alla fine della giornata, l'unica cosa che potrà dividerci saranno queste lenzuola. L'unica barriera accettabile tra di noi." Mormoro.

"Hai detto una cosa bellissima." Mormora lei, baciandomi la punta del naso. Avvolge le braccia intorno alle mie spalle e mi attira più vicino a lei.

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"Adesso che facciamo?" Mi chiede Dakota, pulendosi la bocca col tovagliolo a fine pranzo. "Usciamo a visitare o hai in mente qualcos'altro da fare?" Dopo una breve sveltina a letto, abbiamo deciso di pranzare qui in hotel per fare prima. E adesso non sono tanto sicuro di voler uscire... in questi giorni ci siamo stancati da morire, quindi penso che ci farebbe bene riposare almeno per un giorno.

"Mmmmh... non so se mi va di uscire." Le dico, intrecciando le mie dita tra le sue sul tavolo.

"Torniamo in camera, allora. Sai... Non abbiamo ancora sperimentato la vasca idromassaggio della terrazza." Risponde, con il solito tono malizioso.

"D'accordo." Ridacchio, facendole l'occhiolino. Lei sorride e si gira verso la grande vetrata, che ci offre una meravigliosa visione del mare in tutto il suo splendore. Chissà come, ultimamente ho notato che i suoi occhi diventano di un azzurro ancora più intendo quando guarda il mare. E io amo tutto ciò.

"Qui è bellissimo... non so come faremo a tornare a alla Angeles e vivere senza questo panorama." Mormora, sospirando. Sono sul punto di proporle di comprare una casa qui, ma so già che mi risponderebbe che abbiamo già troppe case in giro per il mondo, quindi preferisco stare zitto.

"Beh.. parla per te." Replico. "Io ho già un bellissimo panorama davanti ai miei occhi ogni giorno. Dal momento in cui mi sveglio al momento in cui chiudo gli occhi ho la fortuna di stringere tra le mie braccia la donna più bella del mondo, che nei suoi occhi ha il cielo più grande che io abbia mai visto.. e il suo corpo, beh, è l'unico territorio che amo esplorare."

"Mmmmh. Dovresti fare il poeta, Dornan." Mormora, piegando la testa di lato e intrecciando distrattamente le dita tra le mie. "A proposito di tornare a casa, possiamo farlo quando vuoi. So che ti mancano le bambine e che vuoi rivederle, non devi far finta di nulla con me." Mi accarezza la mano.

"Beh.. si, mi mancano." Mi passo una mano tra i capelli. "Ma questa è la nostra luna di miele, siamo qui da soli pochi giorni... non so..." M'interrompe.

"Abbiamo già avuto parte della nostra luna di miele a Firenze, poi in Irlanda e poi qui.. adesso è tempo di tornare a casa e pensare alle tue figlie, di tornare alla nostra normalità." Mi dice, sorridendo ancora.

"Non ho mai desiderato così tanto la normalità."

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Buonanotte a tutti! ✌🏻

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora