Ermal è sul divano col telefono in mano, su twitter come suo solito. Sorride in modo furbo scorrendo le foto pensando alla prossima che metterà quando si imbatte in uno scatto suo e di Fabrizio nella galleria, già quella foto scattata qualche tempo prima da lui mentre erano a letto, nudi, dopo una notte di magnifico sesso sfrenato. È molto bella quella foto, una delle sue preferite in realtà. Li raffigura intenti a ridere a crepapelle per una battuta fatta dal tatuato poco prima, quando per svegliarlo il riccio gli ha fatto senza troppi scrupoli una sega e vedendo il suo membro talmente eretto già di prima mattina se n'è uscito con "sta matina ciò 'n lampione ar posto der pacco"
Si perde nei ricordi di quella notte e piano gira la testa verso Fabrizio seduto accanto a lui, mordendosi il labbro inferiore. Quasi gli viene un colpo a vederlo così.
Bellissimo come sempre, di profilo, il volto corrucciato per la concentrazione, gli occhiali da vista posati sulla cima del naso, così perfetto che ti chiedi come possa essere vero.
Si mette un dito in bocca e mordicchia piano un polpastrello, dev'esserci qualcosa che non lo convince.
Sta lavorando sulla sua nuova musica ed è talmente preso che ha detto "ciao amore" all'accappatoio pensando fosse Ermal l'altro giorno.*Flashback*
Fabrizio esce dallo studio di registrazione, una stanza insonorizzata in casa dopo averci trascorso più di 8 ore, passa per la camera da letto e con l'angolo dell'occhio vede l'accappatoio di Ermal dando per scontato che ci sia lui dentro.
"Ciao amore" dice tranquillamente andando in soggiorno dove invece trova seduto il vero Ermal intento a guardare qualche cagata in tv.
"Ciao amore" ripete Fabrizio
"ciao" gli risponde il più piccolo sorridendo.
Il moro tutto contento continua a camminare finchè non fa mente locale e si blocca nel mezzo della stanza.
"Tutto bene?" gli chiede Ermal vedendolo fermo e con il volto sempre più pallido.
"Ma non eri in camera?"
"No, a quanto pare sono qua"
"Ma eri di la prima"
"Mh no sono sempre stato qua amore"
"Io ho salutato qualcuno di la"
"Beh non ero io"
"Ermal... abbiamo qualcuno in casa"
al che il riccio si alza e, non prima di afferrare un ombrello dall'ingresso, quello rosa di Anita per la precisione, si avvicina piano alla porta della camera.
Si prepara ad entrare in azione come un gatto prima di tendere un agguato... no, veramente, si è messo a sculettare, una cosa incredibile.
Comunque dopo la sua bellissima preparazione, parte correndo in camera urlando qualcosa come "per Narnia" o comunque simile a quello. Fabrizio ha smesso di farsi domande sul suo comportamento molto tempo fa ormai.
Lo sente urlare per almeno 2 minuti buoni finché non smette ed esce dalla stanza fronteggiando il maggiore con una faccia incredula e l'accappatoio in mano
"Fabrizio... era solo il mio accappatoio. VUOTO"
"Oh" è l'unica cosa che risponde "scusa sono stato piuttosto preso dalla musica e tutto sai com'è" dice il moro ridendo nervosamente mentre pian piano indietreggia verso la cucina cercando di sfuggire all'ira del più piccolo a cui era già partito il tic all'occhio.
Si nasconderà per un bel po' in quella stanza.*Ma tornando al presente*
Ripensando a quella notte e a quel fantastico sesso, non può nascondere che qualcosa in lui si sia risvegliato, e che quel qualcosa richieda l'attenzione immediata di Fabrizio.
Mette giù il telefono e continua a fissarlo, sperando che se ne accorga e gli presti attenzione.
Non funziona.
Si muove sul divano schiarendosi la gola cercando di attirare nuovamente la sua attenzione.
Non funziona.
Sospira frustrato e si avvicina pericolosamente al collo di Fabrizio respirandoci sopra ma l'unica cosa che ottiene è "spostate c'è caldo" e una leggera spinta sul petto, sul capezzolo per l'esattezza, che no, non ha affatto migliorato la situazione di Ermal.
Ritorna all'attacco.
Si riavvicina nuovamente al suo collo ma questa volta entra in azione usando la lingua. Lecca da dietro l'orecchio fino alla clavicola lasciata esposta dalla canottiera.
Fabrizio inizia a respirare in modo più accelerato e soddisfatto del suo lavoro ci aggiunge anche i denti lasciando piccoli morsetti qua e la.
Fabrizio ormai deconcentrato da quello su cui stava lavorano, non volendo dar soddisfazione al riccio si sforza di rimanere concentrato e finge di scrivere qualcosa al computer, ma non fa in tempo a schiacciare i tasti che questo gli vola giù dalle gambe e fortunatamente sul divano, spinto da uno dei piedi di Ermal.
Fabrizio si gira verso il fidanzato con un sopracciglio alzato e l'unica risposta che ottiene è "non mi prestavi attenzione" per poi tornare all'attacco del collo del moro che finalmente sembra stare al suo gioco.
Gli toglie, alla buon ora, la maglietta e mentre lui continua il suo giochino col collo, il maggiore gli prende i capezzoli nudi fra le dita iniziando a massaggiarli intensamente.
Ermal geme, in maniera vergognosa, al che per vendicarsi gli mette una mano sul cavallo dei pantaloni. Non delicatamente. Affatto. Glielo afferra proprio e inizia ad andare avanti e indietro con la mano.
"È sleale" sussurra Fabrizio con la voce roca. Ermal alza lo sguardo e lo fissa negli occhi in modo intenso.
"Hai iniziato tu a giocare slealmente caro" dice riferendosi ai capezzoli ancora torturati dal maggiore e si fionda sulle sue labbra.
Continuano a stuzzicarsi per almeno 10 minuti ma poi di comune accordo si fermano per non concludere così velocemente e solo coi preliminari più superficiali, perchè si sa che gli uomini non durano poi tanto, finché il moro non decide che è arrivata l'ora di passare oltre e toglie in un colpo solo pantaloncini e boxer di Ermal che geme di felicità quando la sua erezione entra a contatto con l'aria e non è più intrappolata negli indumenti.
Fabrizio lo fa sdraiare sotto di se mentre con il bacino ancora coperto, da lievi spinte sul pene di Ermal e con le mani gli tortura i capezzoli.
Tra i vari gemiti al riccio esce qualcosa come "letto" appena sussurrato.
L'uomo interrompe la sua dolce tortura e lo guarda:
"Ma come, il divano è così comodo" a cui riceve come risposta un "menjëherë mut"
Lo guarda confuso "amò sai che se me parli nella lingua tua non capisco un cazzo" ride guardandogli l'espressione confusa.
"Ho parlato in Albanese? Non me ne sono accorto"
"Beh che volevi dì?" sorride Fabrizio, mordendogli un capezzolo facendolo gemere.
"Subito stronzo" lo dice con i denti che premono sul labbro e gli occhi chiusi.
Ridendo prende in braccio Ermal, che si sente una principessa tra le bellissime braccia muscolose del suo principe, prima che questo decidesse di lanciarlo per farlo atterrare sul letto.
Guarda Fabrizio che è in piedi davanti a lui, ancora completamente vestito.
"Spogliati" gli dice con la voce roca dall'eccitazione a cui risponde con un semplice "come vuole lei Milady" ridendo beccandosi un'occhiataccia dal riccio.
Inizia a fare un vero e proprio spogliarello, con tanto di balletto sexy.
Ermal non sa se abbia mai visto una cosa così imbarazzante e eccitante allo stesso tempo. Si morde il labbro mentre se lo mangia con gli occhi, una mano va verso la sua intimità iniziando a sfiorarla leggermente e Fabrizio sorride soddisfatto per l'effetto che gli sta facendo.
Dopo quelli che sembrano secoli finisce di spogliarsi e si abbassa tirando a sedere l'altro che stupito, non fa nemmeno in tempo a chiedere cos'abbia intenzione di fare che si ritrova la bocca del moro sul suo pene ben eretto.
"Oh. Bizio." sono le uniche cose che riesce a dire in preda al piacere mettendo una mano fra i suoi capelli e spingendo la sua testa a ritmo. Continua a pompare con la bocca finché non sente che l'altro sta per venire, quindi si stacca, a malincuore di entrambi.
"Bisogna che qualcuno qua bagni il mio amico perché sai... bagnato entra meglio"
Ermal arrossisce, tanto, e a Fabrizio fa un certo effetto vederlo versione peperone ambulate che prende il suo cazzo in bocca e lo spinge talmente a fondo che gli arriva in gola. Colto alla sprovvista lancia un gemito gutturale piuttosto forte non controllando la sua mano che si infila fra i ricci e li tira leggermente e anche se non lo guarda, avverte la soddisfazione di Ermal, talmente forte che la sentono fino in Canada.
Quando sente che sta per arrivare al limite stacca il minore dalla sua intimita e lo ributta sul letto posizionandolo a pecorella cercando di non ridere per il nome della posizione ripensando al suo trauma con queste dopo che l'hanno morso.
Si abbassa all'altezza del suo culo e dopo avergli fatto succhiare due dita le infila lentamente dentro di lui per aprirlo il più possibile, mentre gli lascia vari succhiotti sulle pallide natiche.
Quando ritiene che Ermal sia pronto leva le due dita e prima ancora che possa lamentarsi dell'improvviso senso di vuoto si ritrova riempito nuovamente da Fabrizio.
Completamente riempito.
Completamente.
Il piacere supera quasi da subito il dolore e dopo le prime spinte, non ci mette molto a individuare dove si trovi la prostata, anzi ormai conosce il corpo di Ermal a memoria quindi la trova pressochè subito.
Continua a dare spinte potenti in quel punto facendo tremare le gambe di Ermal dal piacere, ma non considerandolo abbastanza, gli afferra pure il membro iniziando a pomparlo a ritmo delle spinte.
Ermal vede le stelle. Letteralmente.
Non passano nemmeno cinque minuti che entrambi vengono con un fortissimo gemito e si accasciano uno sopra l'altro respirando profondamente soddisfatti cercando di regolarizzare i battiti dei loro cuori.
Il moro si sdraia sulla schiena, invitando il più piccolo ad appoggiare la testa sul suo petto e intrecciando le proprie gambe alle sue.
"Ricorda di distrarmi più spesso dal lavoro" gli dice Fabrizio sorridendo.
"Sarà fatto" gli risponde contento e appagato il più piccolo, schioccandogli un bacio sulle labbra per suggellare la promessa che sicuramente manterrà, forse già da quel pomeriggio.Dico solo che questa one shot è nata alle 2 di notte.
Spero vi piaccia hahaMicol
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Straordinario
FanfictionA Ermal non piace essere ignorato, non se ha un problema che può risolvere solo una certa persona che non gli presta attenzione