Finalmente era arrivato l'orario di chiusura del negozio.
Tutti quanti avevamo fatto del nostro meglio, donando completamente ogni nostra singola energia.
"Ragazzi ci si vede domattina!" disse allegramente Ho-Seok recandosi verso la porta d'ingresso.
Altrettanto fecero Yoongi, Nam-Joon e Jin e poco per volta,uscirono tutti e quattro assieme dal locale.
Decisi di proseguire verso il terzo piano in modo da poter recuperare i miei capi con i quali avevo raggiunto il locale in mattinata.
Improvvisamente, qualcuno afferrò il polso sinistro ed istintivamente , mi voltai.
Era Jimin, evidentemente doveva riferirmi qualcosa di importante.
"Choa, non ti dimenticare che ti ho fatto una promessa!" disse sorridendo alla fine, come un piccolo di cinque anni accompagnato dal suo giocattolo preferito.
"Tranquillo Jimin! Ci sarà sicuramente l'occasione giusta!" dissi altrettanto allegra.
Jimin lasciò la presa intorno al mio polso, cosicché potessi continuare a raggiungere il terzo piano.
Ero di fronte al mio armadietto, pronta per recuperare la mia maglia assieme alla borsa color beige.
Concluso ciò, potetti chiudere lo sportello e proseguire definitivamente verso la mia abitazione.
"Che cosa ti sei fatta alla mano?" sentì improvvisamente, diventando del tutto gelida, come se qualcuno avesse messo del ghiaccio attorno ai miei piedi.
Mi voltai leggermente per capire chi mi avesse rivolto parola.
Era Taehyung.
"E adesso cosa posso dirgli? Di certo se gli dicessi come sono andate esattamente le cose, andrebbe su tutte le furie. Ma non lo metto in dubbio, sebbene sia stato il mio primo giorno al "LA CHAMBER" , ho già procurato fastidio all'interno dello staff lavorativo.
Non voglio assolutamente che la colpa ricadi su di loro, specialmente riguardo Jungkook...
Lui è stato l'unico a prendersi cura della situazione creatasi a causa della mia disattenzione.
Troverò una soluzione. " composi in mente, cercando di essere il più tranquilla possibile davanti al suo sguardo tagliente.
"Nel pomeriggio, durante la pulizia del secondo piano, accidentalmente ho fatto cadere per terra un bicchiere di porcellana e nel recuperare i pezzi più grandi, mi sono procurata un piccolo taglio...sono veramente dispiaciuta per tutto ciò, spero che tu possa comprendere" dissi, abbastanza fredda, non facendoli percepire alcun tipo di emozione, per l'intera durata della mia spiegazione.
Taehyung non parlò, aumentò soltanto il passo, ed i nostri corpi distavano di pochi millimetri.
Successivamente, prese dolcemente la mano avvolta nella fascia, osservando ogni singola striscia che la formasse attorno a sé.
"Posso esser certo che sia solo un taglietto?" disse abbastanza preoccupato.
"Tranquillo...non è nulla di serio!" dissi, cercando di sdrammatizzare la circostanza creatasi.
Taehyung lasciò delicatamente la mano ferita, mi salutò e proseguì verso le scalinate per lasciare anch'egli il posto.
Ero completamente sola all'interno del negozio.
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Unconditional (Jeon Jungkook-Kim Taehyung)
FanfictionUna piccola storia che narra della vita quotidiana di Choa Park,una semplice ragazza di Busan (Corea del Sud) e del suo impegno costante in ogni circostanza che le mette davanti la vita. Riuscirà a cercare interamente sé stessa? A voi la scelta di...