Non finirò mai di stupirmi della bellezza del mondo. La Terra con i suoi mari, ricchi di vita e pieni di luoghi oscuri da scoprire, con i suoi monti innevati, freddi e inospitali ma comunque casa per qualcuno, con i suoi deserti sconfinati, terribilmente letali quanto terribilmente incredibili, e con le sue foreste rigogliose, ricettacolo di sempre nuove e diverse forme di vita pronte a esplorare l'immensità della realtà in cui abitano, con le sue scogliere imponenti che si stagliano all'orizzonte di un piccolo villaggio isolato dal resto della civiltà. Eppure, nonostante la bellezza infinita che domina la realtà, la vita è minacciata. C'è sempre qualcosa o qualcuno dietro l'angolo pronto a porvi fine. Quali motivazioni potranno mai causare determinate azioni, perché bruciare gli alberi, perché distruggere la terra con enormi buchi, perché uccidere senza pietà ogni essere vivente, se poi si rischia di perdere tutto? Perché, cosa abbiamo noi se non la Terra? Cosa saremmo senza di Lei? Non saremmo altro che polvere stellare, dispersa nello spazio cosmico, vagante senza una meta. E molto spesso, di notte quanto le uniche luci che illuminano la via sono quelle delle stelle così lontane che nemmeno il tempo le raggiunge, io fisso lo spazio, l'Universo e i miei pensieri si sintonizzano con il suono originale del Cosmo: il silenzio. Il silenzio rivelatore mi mostra che c'è sempre qualcosa per cui lottare e finché la battaglia non è vinta -o persa- si deve combattere e si deve resistere a coloro che minacciano la bellezza. Perché, come diceva un vecchio detto che usava raccontarmi mio nonno al lume di candela, nella veranda della nostra piccola casetta al limitare della Foresta, un intero mondo non è altro che racchiuso in una lacrima di un Dio, di un padre, che vorrebbe solo vedere i propri figli non litigare.
CAPITOLO PRIMO: INIZA LA STORIA
Infine eccomi qua, a raccontare ciò che ho vissuto, le battaglie combattute, le atrocità vedute, tutto insomma, dall'inizio alla fine. Non tralascerò nemmeno il più infimo dettaglio. Neanche i più atroci o i più macabri. Questo perché le storie non sono mai come le si sente raccontare. Non sono mai a lieto fine in realtà. C'è sempre un prezzo. Anche il più impavido, coraggioso e forte eroe, per ottenere la vittoria, deve pagare un caro prezzo. Le storie non sono mai come le si sente raccontare, tutte, tranne questa. Racconterò solo quello che è successo: niente di più e niente di meno. Ho optato per la carta, nonostante io sia un bardo, perché penso che una storia come questa necessiti di più di una semplice canzone. Le vicende che andrò a narrare le ho vissute tutte in prima persona, o i miei compagni me le hanno raccontate, e queste mi hanno plasmato, prima ero un elfo profondamente diverso. Ho dovuto imparare a combattere, a sopravvivere, ho imparato a vincere. Ma a che prezzo?
Voglio precisare solo un'ultima cosa prima di iniziare con questa orrenda storia. Ormai i tempi sono cambiati. Il tempo in cui la magia, le creature fantastiche e le grandi leggende come questa erano reali, è ormai lontano. Il vecchio mondo è ormai perduto. Tutto è perduto in realtà. Spero solo che le mie memorie, la mia vita, questo mio racconto possa far ricordare alla gente che un tempo storie come la mia non erano semplici storie, ma erano realtà.
La leggenda narra che in un tempo lontano la pace regnava in ogni angolo della terra. I regni degli uomini, degli elfi, dei nani e dei giganti convivevano pacificamente, in una forte alleanza voluta dai rispettivi sovrani dei vari regni. In ogni angolo del continente la calma e la serenità facevano da sovrane e sembrava che la felicità potesse durare per sempre. Ma non fu così. La terra tremò, il vento soffiò veloce come mai prima di allora, le onde del mare si alzarono tanto da superare i più grandi fra i giganti, le tempeste lacerarono i cieli e le trombe d'aria devastarono i villaggi. La terra stessa mandava segnali ai popoli. "Stanno arrivando" diceva la terra. E così fu. Arrivarono i Distruttori, e la disperazione con loro. A migliaia morirono per mano di quei colossi senza cuore ne ragione, macchine il cui unico scopo era quello di uccidere. I popoli non poterono nulla contro di loro e gli eserciti di ogni razza furono sbaragliati. Il consiglio dell'alleanza si riunì, ma i sovrani non vedevano alcuna soluzione. Non gli rimase altro che pregare la Dea. Le preghiere furono ascoltate e dopo mesi e mesi di tormento, un gruppo di formidabili eroi, conosciuti come i Paladini, si erse contro la minaccia titanica e, come in ogni leggenda che si racconta ai propri figli prima di metterli a letto, gli eroi riuscirono dove nessuno prima di loro riuscì. La minaccia fu sconfitta e la pace tornò nel continente.
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La trilogia delle Lacrime Eteree
FantasyL'ennesima storia fantasy? I soliti eroi senza macchia e senza paura? No, in questo mondo governato da un sovrano illegittimo non ci sono eroi o malvagi, ci sono solo interessi personali e cruda verità e quelli che potrebbero sembrare gli eroi più g...