La stanza era silenziosa, proprio come se la ricordava, e nonostante ci fosse già stata parecchie volte sapeva che non si sarebbe mai abituata a tutto quel bianco. Era come essere immersi in un mare di luce, una bellezza eterea ma a lungo andare monotona. Una volta oltrepassata quella soglia invisibile si osservò le mani, per accertarsi di essere ancora intera. Aveva una certa ansia durante quegli incontri, la preoccupazione costante che il suo corpo potesse sgretolarsi da un momento all'altro, o di potersi trasformare in un essere luminoso. Proprio come quelle piccole sfere che vedeva vagare di tanto in tanto. Il solo pensiero di diventare come loro le metteva i brividi. E certo, sapeva di non trovarsi lì realmente, c he tutto quello non era che opera di angoli remoti della sua mente. Eppure era proprio quello a spaventarla, che a lungo andare sarebbe potuta diventare parte di quel luogo immaginario. Quella volta però, qualcosa le sembrò diverso. Ciò che sentiva non era semplice ansia. Non era la semplice paura di poter perdere possesso del suo corpo. Perché lei sapeva, dentro di se, che qualcosa non andava. Qualcosa di strano distingueva quell'incontro da tutti i precedenti che aveva affrontato. Fece scorrere lo sguardo intorno a se, senza scorgere segni particolare che le indicassero qualche tipo di cambiamento. Niente era mutato dall'ultima volta. S trovava sempre nella stessa stanza luminosa delle altre volte, e come al solito, la porta invisibile che aveva attraversato si era richiusa dopo il suo passaggio.
-Tesoro! Credevo non arrivassi più!-esclamò una voce vellutata alle sue spalle. La ragazza sorrise prima ancora di voltarsi, e osservò compiaciuta la figura di una donna che le veniva incontro. Quest'ultima si fermò a pochi passi da lei, rivolgendole uno sguardo fiero, per poi abbracciarla con impeto. La ragazza sentì tutto il calore del suo affetto scorrerle sottopelle, riscaldarle il cuore con una tenerezza infinita. Quando si fu ripresa la donna si staccò da lei e si ricompose, dandole l'opportunità di osservarla meglio. Non era cambiata affatto in tutti quegli anni. I lunghi boccoli scuri le ricadevano morbidi e setosi sulle spalle, in contrasto con il candore del suo viso e il blu acceso dei suoi piccoli occhi. La sua figura alta e slanciata la sovrastava di pochi centimetri, le mani affusolate tenevano le sue con un'estrema delicatezza, quasi avessero paura di farle del male.
-Mamma...-disse semplicemente lei. Una lacrima premette per uscire, e nonostante si fosse ripromessa di non piangere, non riuscì a trattenerla, dandole libero accesso alla guancia pallida. La donna inclinò di poco la testa, gli occhi carichi di dispiacere. Le accarezzò la guancia, asciugando le sue lacrime, e le sorrise dolcemente.
-Non piangere, bambina. Te l'ho detto un sacco di volte, le lacrime non si addicono al tuo viso-le disse, riuscendo a strapparle un debole sorriso- ah...mia cara Victoria, sei testarda come tuo padre!-aggiunse poi con un sospiro, che tradì tutta la tristezza contenuta in quell'affermazione.
-Lo so-rispose lei con una mezza risata- perché vedo soltanto te? Dov'è papà?-chiese poi, con una punta di delusione nella voce. Inutile chiedere. Come del resto era stato inutile tutte le altre innumerevoli volte che le aveva posto quella domanda. Non otteneva mai una risposta completa che chiarisse i suoi dubbi, e questo non faceva altro che aumentare la sua curiosità. Per questo tentava sempre di carpire alla madre la risposta che attendeva. Ma anche questa volta, le sue domande sembrarono andare a vuoto. Sua madre si rabbuiò all'improvviso e le rivolse uno sguardo penetrante, di cui Victoria non riuscì a cogliere il significato. Poi il suo viso si rilassò, e la donna addolcì il suo sguardo sospirando nuovamente.
-Bambina,, ci sono cose che non possono essere spiegate-le disse comprensiva-ma un giorno, capirai. Ne sono certa-le sussurrò.
-E perché non posso capirlo adesso?-.
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La Guardiana - Il risveglio delle Tenebre
FantasiE se scoprissi che tutta la tua vita è stata una bugia? Cosa faresti? Il mondo è diviso in due. Da una parte lo sviluppo della tecnologia che ha raggiunto livelli mai visti prima, dall'altra una società basata sulla scala sociale, in cui chi non pos...