Finalmente stava per darlo: il suo primo bacio. Aveva provato per ben due mesi a farsi notare da Jessica, finalmente era riuscito ad avere un appuntamento con la ragazza più bella della sua classe, o almeno così Tom la riteneva, ed ora il momento tanto atteso. Entrambi si avvicinarono pian piano, sentiva il tiepido respiro di lei sul volto. Tom chiuse gli occhi appena un istante prima che quelle turgide labbra rosse toccassero le sue, non sapeva perché lo fece, forse perché l'aveva visto fare tante volte, forse per un istinto innato o forse per entrambi i motivi.
Quando avvertì il contatto con la sua lingua, il ragazzino senti come un calore che si espandeva dentro di lui. Partì dalla bocca dello stomaco, invadendo pian piano tutto il torace, quindi raggiunse gli arti ed infine la testa, quindi il boato.
Un rumore assordante quasi gli spaccò i timpani e subito dopo un lampo lo abbagliò pur avendo le palpebre chiuse, tanto che fu costretto a coprirsi gli occhi con il braccio. In mezzo a tutto quel caos non avvertì più la presenza di lei al suo fianco e neppure della panchina su cui era seduto, gli pareva di essere steso sul suolo
Dopo pochi minuti tornò la quiete. Tom aprì gli occhi. Quello che vide non gli sembrò neppure lontanamente paragonabile ai suoi peggiori incubi. Tutto: Jessica, il parco, la strada, l'intera Chicago, tutto era scomparso ed era stato sostituito da un enorme cratere e lui si trovava al suo centro...
"Fallimento completo su tutti i fronti", non c'era altro modo di definirlo, le fasi di apertura e giunzione erano andate a buon fine, ma quelle era già appurato che funzionassero, i problemi erano nati sin dalla prima parte della fase di interazione: una piccola disfunzione del sistema di collisione extradimesionale controllata e tutti i sistemi erano andati in tilt, non erano più stati in grado di calcolare le varianti, poco non c'era mancato che anche il sistema di ripristino dimesionale di emergenza non riuscisse a reggere la mole di dati, ma per fortuna si era attivato appena in tempo. Qui i danni erano stati nulli, ma dall'altra parte era avvenuto un disastro, un'intera città distrutta...
Avrebbero dovuto prima capire quale fosse stato il malfunzionamento, prima di poter procedere nuovamente con gli esperimenti, sperando che fosse di tipo meccanico, altrimenti avrebbero dovuto ricalcolare tutto d'accapo, impiegandoci almeno altri dieci anni.
Zedrat tornò a casa abbattuto e depresso, aprì la porta di casa e trovò Yina, una sua vecchia fiamma, eppure lei non abitava lì.
- Cosa ci fai qui?- Le domandò sorpreso.
- Sono venuta a trovarti, è da quindici anni che non ci vediamo vero?-
- Sì, non ne sono passati troppi- Disse, però aggiunse immediatamente dopo: - ma questo non vuol dire che non sia contento di rivederti- Si corresse.
- Come mai quell'espressione triste, qualcosa non va al laboratorio?-
- E' molto lungo da spiegare... potrebbe sembrarti noioso-
- Invece sono tutta orecchi, su dai racconta- Lo incalzò, estendendo le sue appendici uditive.
Zedrat sospirò e si mise a sedere.
- D'accordo, ma te la farò breve, altrimenti dovremmo stare seduti qui tutto il resto della giornata, ti aggiungo solo che è stato parecchio distruttivo per il mio orgoglio-.
- Mi dispiace, deve essere successo qualcosa di grave, ma continua pure non voglio interromperti- Disse con affetto Yina.
- Allora, in pratica devi sapere che oltre al nostro universo ne esiste un altro che si trova ad una distanza microscopica dal nostro, ma ci è completamente invisibile. Ora noi, non solo, siamo riusciti a capire come osservarlo ma anche a come interagirci. Quindi oggi abbiamo fatto il nostro primo tentativo di interazione, abbiamo anche trovato una razza simile alla nostra con cui poter avere scambi, ma qualcosa è andato storto e i nostri strumenti sono saltati e abbiamo provocato una gigantesca esplosione dall'altro lato quando il loro universo si è "accorto" che ciò che stava entrando non era compatibile con le sue leggi fisiche. Ed ora dobbiamo capire cosa è andato storto e probabilmente rifare dall'inizio tutti i calcoli che ci hanno impegnato negli ultimi dieci anni, se ci va male-
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The Gods among us: Origins
Fiksi IlmiahUn sorprendente racconto fantascientifico, ricco di colpi di scena, che colpisce per la profondità narrativa raggiunta in un così ristretto testo. Un mondo futuribile e possibile, seppur lontano viene descritto in una narrazione semplice e scorrevol...