Mi svegliai alle sette e mezza, disturbata dalla sveglia. Stavo sognando qualcosa di bello che però non ricordo.
Scesi giù ma non avevo fame, così risalii in camera per prepararmi. Intanto avevo le cuffie e iniziai a ballare. Quando smisi notai che era tardi e mio padre non era ancora sveglio così mi accompagnò mia madre.
Scesi dalla macchina e Joy non c'era.
-Joy dove sei?- chiesi guardandomi attorno.
-Sto arrivando mi sono svegliata tardi- disse con calma.
-Ahah ok ti aspetto.- e chiusi la chiamata.
Dopo cinque minuti arrivò e corremmo in aula per iniziare a provare per il saggio di fine anno.
-Sei pronta per stasera?- mi chiese bisbigliando.
-No, sia mentalmente che fisicamente.- dissi io.
-Andrà tutto bene- disse con uno sguardo omicida.
Finite le lezioni Joy venne a casa mia per aiutarmi.
-Cosa mi metto?- dissi aprendo l'armadio.
-Fa vedere- disse spingendomi.
-Questi?- disse porgendomi un vestito rosa da barbie.
-Nah- dissi buttandolo sul letto.
Provai vari vestiti e dopo un po' trovai il mio look adatto per stasera. Un pantaloncino bianco a righe nere, un corpetto nero con lo scollo a v, un blaser nero e le all star alte bianche.
Feci i capelli lisci e mi truccai leggermente con una striscetta di elyner e rossetto color carne.
Ero pronta. Accompagnai Joy a casa e poi mia madre mi diede uno strappo al centro commerciale.
-È lui?- mi chiese guardandolo.
-Si, ma smettila di guardarlo- dissi ridendo.
-Tranquilla sono già sposata.- disse senza togliergli gli occhi di dosso -È carino- disse sorridendo.
-Ciaaoo mammaa- dissi allungando le parole.
Scesi dalla macchina ma mia madre non ripartiva. Mi avvicinai a Jimin e lo salutai.
-È tua madre quella?- disse indicando leggermente la macchina.
-No non so chi sia- dissi mentendo e lanciando un'occhiata arrabbiata a mia madre.
-Andiamo?- mi chiese facendomi distogliere lo sguardo da quella "sconosciuta". Solo quando entrammo nel centro commerciale mia madre se ne andò e Jimin lo notò.
Appena stavo per uscire da un negozio ricevetti una chiamata da Joy, mi allontanai da Jimin scusandomi.
-Dimmi- chiesi scocciata.
-Sono dietro di te con Tae.- rimasi scioccata e divertita a quella notizia.
-Ma io non vi vedo- chiesi girandomi per cercare di vederli.
-Vieni nei camerini- disse abbassando la voce.
Questa ragazza mi sciocca ogni giorno di più.
Entrai nella stanza dei camerini e la vidi vestita da barbona e dietro di lei Tae vestito allo stesso modo.
Iniziai a ridere e Tae mi seguì.
-Cosa ridi, lo sto facendo per te- disse per poi tirare un colpo a Tae.
-Mi ha costretto- disse il ragazzo per poi alzare lo sguardo.
-Tu stai male- dissi ridendo.
-Se qualcosa inizia ad andare male ci siamo noi- disse guardandomi e sorridendo maniacalmente.
Sentì Jimin chiamarmi e si nascosero dentro ad un camerino a caso e io pure.
Menomale che trovai un vestito già appeso. Uscì con il vestito per fingere il tutto.
-Scusa ma appena chiusi la chiamata ho visto questo vestito ma mi sta grande.- dissi mettendolo sul balcone dei vestiti provati.
-Ti dispiace aspettarmi fuori- dissi io.
-No- mi disse sorridendo.
Appena se ne andò tirai la tenda del camerino in cui si erano nascosti.
-Andatevene state rovinando tutto- e così fecero, almeno credo.
Uscì dal negozio e presi Jimin per un braccio uscendo.
-Andiamo in centro?- dissi per evitare di vederli.
-Si, tanto ho la macchina- mi disse tirando fuori dalla tasca le chiavi.
Arrivammo davanti alla macchina e rimasi scioccata. Era una Nissan Juke nera.
-Come fai a permettertela?- chiesi mentre guidava.
-Mio padre è il proprietario di una delle aziende più grandi del paese.- mi disse guardandomi. - I tuoi invece cosa fanno?- mi disse mettendomi a disagio.
-Mia madre la giornalista e mio padre venditore di moto- dissi in imbarazzo.
-Niente male- disse piegando la testa. Quel movimento mi fece impazzire ma non lo feci vedere.
Mi portò in un ristorante che sembrava davvero costoso.
Ci accomodammo in un tavolo di fianco ad una finestra. Era un ristorante a due piani e mi portò al piano di sopra. C'era una vista mozzafiato.
-Cosa prendi?- mi chiese chiudendo il menù.
-Una bistecca- a quella rispose iniziò a ridere.
-Sei fuori!- disse smettendo di ridere.
-Jimin non voglio farti spendere tanto- dissi seriamente.
-Stai tranquilla. Che ne dici se prendessimo del contorno di mare. L'ho presa una volta ed era davvero buona.- disse sorridendo.
-Lo faccio solo perché sennò poi te la prendi- dissi chiudendo il menù.
Ordinammo e il nostro piatto arrivò dopo un po' di tempo ma ne valse la pena.
Dopo cena mi portò al lago e ci sedemmo sul prato.
-Grazie Jimin- dissi appoggiando la testa sulla sua spalla.
-Di niente.- mi disse con una voce dolce ma sexy allo stesso tempo.
Mi riaccompagnó a casa e quando eravamo ancora in macchina. Lo ringraziai ancora.
-Sono stata bene con te stasera- dissi in imbarazzo.
-Non c'è di che- mi disse girandosi verso di me.
Vi guardammo per vari secondi negli occhi e poi lo salutai baciandogli la guancia.
-Notte- dissi scendendo dalla macchina.
-Notte- disse lui.Appena rientrai a casa mi lavai e mi cambiai per andare a dormire anche se fu impossibile dato che stavo pensando a lui tutta la notte.
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| I think I love you |
Romance× { Uniti dal destino, separati dall'odio} × ||Status: Complete|| ||Author:Jimissilove95||