22

6K 284 123
                                    


" Voglio solo un posto,
soltanto nostro"

Capitolo twenty-two

Suona la maledetta sveglia, che prendo e lancio contro il muro. Ho sempre sognato farlo. Dannazione. Non ho dormito un cazzo. Mi sono appisolato per venti minuti, e poi sono rimasto sveglio per tutta la notte.

Venerdì mattina. E stasera ho un appuntamento con Megan. Stranamente, non mi sento molto euforico. O eccitato. O felice. O qualunque dovesse essere l' emozione di un ragazzo che andava fuori con una ragazza.

Presi il mio cellulare dalla carica e la notifica di due messaggi, mi fa scattare per aprirli e leggerli, forse Amber mi ha scritto, velocemente digito la password e vado alla chat di whats app, ma nessun messaggio da Rossa. Controllo più volte la nostra chat, ed era finita con me che gli chiedevo una bella cenetta. Ma poi non aveva risposto alla mia chiamata, e non era venuta dal dottor Oliver. E avevo ancora il suo vecchio numero.
Mi vesto velocemente e poi passo davanti a casa sua, al solito orario, eppure le finestre sono ancora chiuse,
ed io non ho voglia di scendere dalla macchina. Forse è solo stanca. E oggi non viene a scuola. Sospiro e parto, per poi andare nel parcheggio. Sistemo l' auto. Esco e ci sono già Liam e Trent ad aspettarmi.

"Ambs, oggi non c'è?" chiede Liam.

"Sono passata a prenderla, ma niente" borbotto.

"Oh mio Dio" sussulta Trent.

"Cosa?" mormoro. E mi giro di spalle.
"Oh porca puttana"

Schiudo le labbra, mentre osservo la ragazza dai capelli biondi, con un top stretto, ma non volgare, che risalta le sue forme, senza scoprirle, e poi dei jeans fantastici che le fanno delle gambe divine.

Megan Lancaster è bellissima.
Ed è ...
No, non la consideravo mia.
Rossa lo è.

Vederla vestita così, non mi eccita. Anzi mi fa incazzare, sono geloso e protettivo in una maniera morbosa e immorale. Non ne capivo ancora il motivo. Si avvicina a me, le guance rosse e i capelli lisci sulle spalle.

"Da come mi guardi, deduco che ti piace" sussurra, la voce dolce che ha una nota di malizia. Il suo profumo al miele che mi fa impazzire.

"In realtà, no. Come cazzo sei vestita? Ci sono tutti che ti guardano" sbotto.

Stringo i pugni lungo i fianchi, e poi la prendo per il braccio e la porto dentro a scuola velocemente.

"Aspetta Dimitri, cavolo. Sei veloce. Rallenta" mormora. Non ascolto le sue lamentele e aumento il passo. Troppi occhi che ci osservano.

Entro dentro al ripostiglio, accendo la luce e chiudo a chiave la porta.

"Mi stai spaventando" dice "Mi hai portato qui dentro per uccidermi?" sgrana gli occhi e si guarda intorno.

"Ma cosa.. Che stai dicendo Megan?" mormoro.

"E che ho visto questa serie tv, che... oh lasciamo perdere" borbotta. Alla mia espressione confusa. Arrossisce e le guance rosse la fanno sembrare una bambina.

"Ti piace? Ieri mi hai detto che ti piacerebbe..." sussurra. E si avvicina a me.

"Lo sai che sei proprio piatta, piccola?" dico sorridendo.

Lei spalanca gli occhi e si porta le mani alle tette. E poi mi tira una pacca sul petto.

"Coglione" borbotta. E scoppio a ridere. Mi mordo il labbro mentre la guardo divertito.

"Mhh... D' altronde si dice Tette piccole, grande cuore" dice e alza il mento, sfrontata e sicura di sè.

Appoggio una mano sui suoi fianchi e la attiro a me.

The Bad Boy' s rulesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora