ATTENZIONE: questa storia non è mia, ma di un'autrice molto brava di Efp che mi ha dato il permesso di pubblicarla qui.
nota: per chi non lo sapesse, quì c'è il trailer della storia: https://www.youtube.com/watch?v=MYiP9psSf6Y
Harry's POV.
Avevo fatto un grande errore.
Avevo promesso a Darcy che avrei passato l'intera giornata con lei, le avevo promesso che le sarei stato vicino, che non l'avrei lasciata.
Invece, ora eccomi qua, sdraiato su questo fottuto letto, cosciente del fatto che nella camera accanto c'è una Darcy profondamente arrabbiata e delusa di me.
Non mi guardava negli occhi, quando mi vedeva arrivare andava via, mi evitava in continuazione.
Quelle poche volte in cui mi degnava, vedevo la delusione verso di me nei suoi occhi e lo capivo anche da come mi parlava, fredda, distaccata.
Le parole di Niall mi erano rimaste in testa, e sembrava cercassero di farmi esplodere in mille pezzi. Sentivo le urla di Niall contro di me nella mia testa, sembrava mi stessero dando fuoco.
Flashback
"Finalmente ci degni della tua presenza".
Niall mi aveva aperto la porta, e senza neanche farmi aprire bocca aveva iniziato. Infondo sapevo che lo meritavo, ma lui non c'entrava un cazzo in questa storia.
Mi dava fastidio che solamente perché Darcy lo aveva chiamato, lui si doveva mettere in mezzo a questa faccenda.
Gli rivolsi uno sguardo duro, e gli passai accanto dandogli una spallata.
Sentì la porta dietro di me sbattere, ma non me ne curai e andai verso la cucina guardandomi un po' intorno per vedere se trovavo Darcy.
Sentì i suoi passi dietro di me.
"Che cazzo vuoi ora?", mi chiese sbattendo un pugno contro il tavolo della cucina.
Il suo tono incazzato mi stava iniziando ad innervosire già ora.
"Che cazzo voglio? Voglio Darcy!", gli urlai contro.
Perché stavo qui a farmi urlare contro da Horan, quando sarei potuto semplicemente andare a cercarla e portarla a casa?
Gli occhi di Niall mi fissavano con un odio profondo, un odio che non avevo mai visto in vita mia negli occhi di Niall.
"Scordatelo. Ora lei sta dormendo, e non ti permetterei di avvicinarti a lei, anche perché ormai ti odia", mi disse con tono velenoso.
'ormai ti odia', il peggio. L'ultima cosa che avrei voluto sentirmi dire.
"Ho tutto il diritto di andare da lei. Io sono suo pad...", non mi fece finire la frase, e mi urlò subito contro.
"Non osare dire che sei suo padre! Sarebbe un insulto per lei!", mi urlò contro con tutte le forze che aveva in corpo.
Mi trattenni dall'andargli addosso e prenderlo a pugni. Per un momento pensai di cedere, ma alla fine mi ricordai della presenza di Darcy al piano di sopra, e mi limitai, quindi, a mandargli uno sguardo gelido.
"Ascoltami. Mi dispiace, non volevo ferirla, ma infondo non ho fatto niente di male", gli dissi ormai esasperato.
"Non hai fatto niente di male?", ridisse la frase a bassa voce "Non hai fatto niente di male!", urlò poi dando un pugno forte contro il tavolo, di nuovo.
"Oh, andiamo. Mica è la fine del mondo!", urlai fuori di me.
"Forse non te ne sei reso conto, ma Darcy ha solo 12 anni! Darcy è solamente una bambina! Per te non sarà niente, ma lei ci rimane male!", tutta la rabbia stava uscendo dal suo corpo insieme alle parole che mi stava sputando in faccia.
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Born from a mistake
Fiksi PenggemarAvrei voluto che papà fosse stato più presente, anzi fosse stato presente. Tutti mi hanno sempre presa in giro, chiamandomi ‘nata per errore’ ‘hei Brandon, oh scusa! Volevo dire EHI ERRORE’. Sempre è sempre. Dei ragazzi più grandi hanno iniziato a p...