Totale disastro|| 5sos

PROLOGO

Samantha una ragazza di 16 anni che non ha nessuno. È sempre stata da sola, senza una famiglia e amici. Ma col tempo conoscerà 4 ragazzi che l'apprezzeranno per quello che è.

Capitolo 1

Era una mattina di settembre e continuo a stare in questo orfanotrofio da quando ne ho memoria. La voglia di alzarmi dal letto è nulla ma devo svegliarmi per forza prima che viene una di quelle suore a rompermi le scatole. Così con tutte le mie forze mi alzo e aggiusto il letto, dopo 5 secondi arriva suor Martina che fa eruzione nella camera e incomincia ad urlare facendo svegliare tutti gli altri, tenendo sempre tra le mani quella dannata frusta che ho provato troppe volte sulla mia pelle. Esco subito dalla stanza e vado in bagno cercando di lavarmi il più possibile per essere almeno un pò presentabile ma è inutile tanto sono comunque uno sgorbio in persona. Entro in cucina e stranamente non c'è ancora nessuno in giro, per fortuna. Prendo una fetta di pane morbido e la metto nel tosta pane e quando è pronta la caccio ma quando sto per dare il primo morso mi viene strappata di mano da quell'odiosa di Beth. Che dire di lei..è una stronza, menefreghista di prima categoria che non sopporto e mai la sopporterò.

"Buongiorno Sam" dice Beth con quel suo sorrisino dando un morso al MIO pane tostato.

La guardo in malo modo e la sorpasso ma all'improvviso mi sento tirare i capelli facendomi ritornare al posto di prima.

"Stronzetta non fare la maleducata con me che ti faccio riprovare dinuovo il dolore della frusta sulla tua schiena"

"Lasciami in pace e la stronzetta qui non sono io ma tu". Cerco di andarmene il più presto possibile da lei ma quando sto per salire le scale sento un urlo e corro dinuovo in cucina vedendo Beth con un graffio enorme sul braccio fatto da un coltello che è affianco a lei. Successivamente viene suor Norma che guarda tutte e due e corre verso Beth che incomincia a piangere.

"Che cosa hai combinato bambina mia, chi ti ha fatto questo?" dice Norma.

Beth sighiozzando mi indica e suor Norma si gira e si vede la rabbia nei suoi occhi così si avvicina a me e mi trascina per i capelli verso la "Stanza delle punizioni" tutti noi la chiamamo così, ma fin'ora sempre io ci sono andata per colpa di quella vipera. Mi butta per terra e tira fuori la sua frusta, mi fa togliere la maglia e mi fa inginocchiare per terra con la schiena verso di lei. Chiudo gli occhi e poi tutto nero.