Touch Me With Your Skin
A volte nella vita tutto fila liscio.
A volte accadono imprevisti.
La cosa importante è saper reagire.
Trasformare le difficoltà, in opportunità.1.
Quando si dice vita ordinaria, sicuramente non si parla della mia.
E non mi sto riferendo di certo ad una vita disagiata, a problemi ingestibili di personalità, a genitori morti in un qualsiasi incidente per mari o per terra o ad un rapporto fratricida con i miei fratelli. Non mi taglio, non sono bulimica, non sono anoressica né bipolare. Non voglio uccidere nessuno, o meglio, nessuno che per me conti davvero e non sono arrabbiata con il mondo intero.
Quelle sono situazioni sicuramente capitate ad altre persone, ma non a me.Io sto parlando di molto, molto altro.
Parlo di un sottile strato, quasi come un velo, che si interpone tra la verità che tutti conoscono e la mia verità. Una verità conosciuta da pochi, forse quasi da nessuno. Nessuno di normale. Nessuno di ordinario.Vivo in un luogo a detta di molti assai spettrale, cupo e a tratti inquietante. Ad essere del tutto onesti, a volte da piccola quando passavo allegramente i pomeriggi a casa delle mie amiche per la merenda dopo scuola, me ne accorgevo anche io.
Insomma, non ero mica scema.
Avevo già capito allora, che la mia normalità non fosse la loro stessa normalità. Mi andava bene però, mi è sempre andata bene.Si chiama casa il luogo che tu consideri un caldo rifugio e un porto sicuro in cui tornare, quella che è stata messa su con l'amore dei tuoi genitori o donata in eredità dai tuoi nonni.
Ora sarebbe da stupidi soffermarsi su quale forma essa abbia, no?Beh, lo chiamano Inferno.
Io lo chiamo casa, casa dolce casa.
Si, avete capito bene, ho detto prorpio Inferno.
Il suo sovrano ha assunto con i secoli tanti nomi, Belzebù, Demone, Diavolo, Gorbaciov, Satana...
A mio parere tutti offensivi, poco onesti, basati su dicerie e pregiudizi. Mio padre è Hades. Niente di più, niente di meno.
C'è tanto folklore che ruota intorno alla sua figura, ed io che frequento entrambi i mondi, ne ho sentite di tutte e di più, di cotte e di crude, di nere e di bianche.
Si, ho reso l'idea.Si passa dall'osceno imperatore del male senza alcun tipo di remore nello spezzare le vite, al simpatico dio di Hercules con la fiammella in testa. Beh, lasciate che vi dica una cosa.
Molte di queste voci sono vere altre...
Ricadiamo nella sezione cliché.Lui è un bellissimo ed etereo Dio dai folti e lunghi capelli neri e dagli occhi acquamarina che governa la morte e decide chi deve scontare per l'eternità delle pene raccapriccianti, o chi in direttissima, deve morire sotto atroci torture.
Si è questo, ma è anche tante altre cose.
È un padre presente, un involucro d'amore per me e i miei fratelli, una retta via da seguire, una guida sicura, una mano calda d'inverno e ancora più calda quando il freddo è dentro di te, una mano fresca d'estate, un abbraccio avvolgente, un bacio delicato.
E scusate tanto se questo mondo malato lo costringe ad essere quello per cui è nato.
Chi la fa, se l'aspetti. Brutti deficenti.Ed è proprio per questi soggetti che la sua mano a volte è intrisa di sangue.
Quella mano peró, ha trovato la sua redenzione afferrando quella più delicata di una donna che rappresenta per tutti la luce, la gioia di vivere e l'amore incarnato.
Daisy.
La sua Daisy.Per tutti sono il re e la regina degli inferi.
Tutti affermano che siano la coppia più strana esistente sulla faccia della terra.
Un sovrano spietato e una sovrana dal cuore gentile. Per me sono solo mamma e papà.
E li amo, li amo con tutto il mio cuore e con ogni fibra del mio essere pur notando le loro stranezze. La loro storia d'amore è stata per tutta la vita, la nostra favola della buonanotte.
Si nostra.
Ho due fratelli.
Rayne è il mio fratellone, il secondo papà e il mio più dolce e geloso secondo uomo.
Un rispettabile principe degli inferi con una zazzera bionda e bellissimi occhi del tutto identici a quelli di papà.
Shirin invece è la mia gemella.
Capelli scuri, occhi di un blu penetrante, fisico scolpito nel marmo più etereo e bellezza disarmante e assoggettante. Tutto quello che io non sono.
Credo che proprio noi due rappresentiamo l'unione di mamma e papà.
Qualcosa di assolutamente inconciliabile ma allo stesso tempo perfetto nel suo insieme.
Può sembrare fredda, scostante, antipatica ed è anche spietata.
Ma con me... è sempre stata la sorella migliore del mondo. La mia dolce Shirin.
Siamo una famiglia anormale, lo avrete capito.
E mi mancano così tanto...
E mi mancano perché c'è lui.
Il tribunale dell'inquisizione divina.
Grande tacca nella mia vita.
Un commiato di stronzi menefreghisti e stacanovisti che hanno deciso prima per la vita dei miei zii e poi per la nostra. Troppo forti da gestire dicevano. Stronzate.
Siamo stati sbattuti alla tenera età di dieci anni su un'isola lontano da tutto e da tutti se non fosse stato per il nostro compagno di viaggio, per temprare il nostro potere.
Forgiare l'animo ed essere le perfette marionette che poi avrebbero potuto usare a loro piacimento.
Avrei perso me stessa su quell'isola se non ci fosse stata un'ancora su cui poter avvolgere le mie mani.
La mia è stata Ken.
Kenneth Koosgard Henry.
Il mio terzo papà, fratello e uomo a cui devo tanto. Gli voglio così bene da non saperlo neanche descrivere.
E no, non siamo finiti a letto.Maliziosi malpensanti.
Ed ora, per concludere il quadro generale della mia appassionante storia di cui avrete capito tutto o nulla, passiamo davvero al punto cruciale.
La vera sciagura, la vera spina nel fianco, la vera crisi isterica nella vita di ogni donna.
Perché ora che ci penso, le tacche nella mia vita sono due.
E il tribunale, per assurdo, non è neanche quella più terribile. Assolutamente no.
La tacca più angosciante è Lui.
Capelli lunghi e dello stesso colore della luna, anzi, forse la luna al confronto impallidirebbe.
Purtroppo.
Occhi di un colore assolutamente unico.
Pervinca.
Acidi, scostanti, derisori, cattivi e inaffidabili occhi pervinca.
Imponente quasi quanto mio padre in statura e stazza.
Forte come centinaia e centinaia uomini insieme, potente quasi quanto un Dio.
Sorriso di scherno perennemente sul viso perfetto.
Ecco, lui è esattamente come il sale nella cioccolata, come il ciclo, Fausto l'infausto, che ti macchia il vestito da sposa il giorno del tuo matrimonio.
È come sassi appuntiti invece di sabbia morbida sotto i piedi nudi.
È l'ananas sulla pizza.
È lo spigolo del tavolino contro il quale il tuo mignolino andrà a sbattere.
È la sveglia al mattino e il caldo torrido la notte.
Lui è questo e tanto altro.
Tutti lo conoscono come secondo giudice infernale e abile braccio destro di mio padre.
Io lo conosco come il mio petulante, odioso, spaventoso, inaffidabile, derisorio, spietato, cattivo, ironico, scostante baby sitter.
Più comunemente chiamato Minosse.
Sin da neonata sono stata affidata sotto la sua ala protettiva.
Ma se c'è una cosa che nessuno ha mai capito, è che io dovevo essere protetta proprio da lui e che lui proteggermi, non sa neanche cosa voglia dire.
Minosse per me è sinonimo di incubo.
Cadaveri sul mio letto, alle mie spalle, nei miei sogni.
Giocattoli distrutti.
Pianti inconsolabili da lui scaturiti.
E quei dannati "boo!" sussurrati con voce sinistra al mio orecchio.
Quelli che mi facevano perdere un battito dopo l'altro è rizzare i capelli sulla testa e i peli sulle braccia.
Forse al tribunale devo essere anche riconoscente.
Mi ha tolta dalle sue grinfie.
Mi ha resa più forte e ora anche diciottenne.
Il che significa che per linea di legge, anche se non ne esiste alcuna, posso scrollarmelo di dosso.
Si spera.
Si prega.Mi chiamo Lilith Hell.
Terzogenita principessa degli inferi.
L'anello debole di famiglia e forse anche la più coccolata per questo.
Non mi pesa non essere forte, papà mi associa alla mamma e sin da piccola mi ha assicurata che fossi speciale così come sono.
La mamma mi ha sempre guardata come ad un cristallo.
I miei fratelli non mi hanno mai fatta sentire meno di loro anche se lo sono.
E lo so.Sto tornando a casa, sto tornando alla mia vita, sto tornando da loro e purtroppo anche da lui.
Lui che senza saperlo, sta per cambiarmi la vita.****
Buonasera a tutti.
Non ho mai avuto il coraggio di postare una storia, questa storia, su nessuna piattaforma.
Ma oggi finalmente l'ho fatto.
E potrà piacere, non potrà piacere questo non lo so...
Nella prima ci spero.
Quello che so è che io scrivo da sempre per un impulso interiore grazie alla quale, una volta trovata la sua valvola di sfogo, sto meglio.
Le parole con le quali si compongono frasi, periodi e poi storie, sono per me la magia più profonda di questo mondo.
E noi abbiamo la bacchetta perfetta per poter dar loro una forma, un colore, un ricordo, un profumo..
Non voglio dire altro, avrò tempo per farlo.
Per ora una buona lettura e si spera un buon inizio.
A voi lettori, una buona serata.
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Touch me with your skin
RomanceL'uomo che avrebbe dovuto proteggere la sua vita da ogni male, in realtà altro non è che un cinico bastardo, sarcastico fino al midollo, stronzo di nascita e tremendamente bello di natura. Lo aveva sempre considerato un mostro. Lilith viveva la sua...