4.Dolce amore non ricambiato

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E mentre ai piani alti di quel palazzo il Duca discuteva con il nobile Egeo e con Raphael, qualcuno nei giardini, sotto alla finestra della sala in cui gli illustri uomini stavano dialogando, si struggeva d'amore per il corvino.

"Raphael? Raphael!"

Continuava a chiamarlo e quando, finalmente, catturò la sua attenzione, il giovane lo guardò un attimo prima di rinchiudersi nuovamente in quella stanza, chiudendo le imposte per rendere il suono di quei richiami, meno udibile.

Lasciando Simon con una smorfia di disperazione stampata in viso, mentre rassegnato si allontanava.

"Alcuni più di altri sono cari agli Dei, tutta Atena crede che io sia bello come lui! Ma a che mi serve? Raphael non dirà mai di sì, ma in fondo l'amore non guarda con gli occhi ma con l'affetto per ciò l'alato Cupido bendato è detto"

E mentre d'amore il cuore del giovane si struggeva la presenza allegra di Alexander lo raggiungeva.

"Dio ti assista Bel Simon*, dove vai?"

Il castano si bloccò di colpo voltandosi verso il suo interlocutore.

"Quel 'bel' non devi dirlo più! Raphael ama la tua di bellezza! Oh...felice bellezza"

Sospirando triste e stanco vicino alle lacrime, Simon si accasciò contro una colonna.

"Le malattie sono contagiose, magari lo fosse anche lo splendore, del tuo mi contagerei bel Alexander a tutte le ore del giorno e della notte, insegnami il tuo sguardo! E il tuo modo di fare con cui riesci il cuore di Raphael a soggiogare"

"La sua follia, Simon non è colpa mia"

Ridacchiò il giovane tornando fra le braccia di Magnus appostato accanto alla colonna parallela.

"Consolati non vedrà più il mio viso, Magnus ed io lasciamo questo paradiso"

"Simon ti svegliano il nostro progetto, domani notte contiamo di lasciare Atene inosservati"

Finì di parlare Magnus baciando sulle labbra il compagno, ignorando lo sguardo infastidito che gli rivolse Simon, ma la loro tranquillità fu interrotta dal nobile Egeo che dal balcone di quel palazzo che era la sua casa, chiamò il figlio, con una nota d'ira nella voce.

"Addio dolce compagno di giochi, prega per noi, e che la fortuna ti conceda il tuo amore"

Alexander salutò l'amico d'infanzia e con un ultimo bacio al fidanzato, si dileguò.

"Un addio da me, come tu per lui, che Raphael si strugga per te"

*Come avete potuto notare hanno un modo di dialogare abbastanza complesso per questo motivo ho deciso di lasciare i dialoghi originali, si sarebbe persa tutta la bellezza di quest'opera se avessi inserito il nostro modo di parlare.

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Cupido

Sogno d'una notte di mezza estate||Malec|| ||Saphael|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora