I triangoli di Inagaust ~Marked Soul series~

Alyssa Arenstorff ✔

 Caro Hans,

 se dovessi chiedermi di raccontarti la mia storia ne saresti terribilmente annoiato. Ma dato che me ne sto qui in questa cantina a non fare niente vedrò di annoiarti.

Sono nata nella grande città di Inagaust esattamente diciassette anni fa. Non vengo da una famiglia benestante ma con poco ci siamo sempre arrangiati. Mio padre lavora come mercante mentre mia madre è una sarta. Io restando quasi la maggior parte del giorno in casa ho imparato il suo mestiere e le do una mano con i capi che le famiglie benestanti le commissionano. La nostra città è divisa radicalmente in tre parti. Ci sono le persone molto ricche, quelle benestanti e quelle che campano a fine mese. Noi siamo quelli che campano, ovviamente. Ma le divisioni che contano davvero sono quattro: I manipolatori dell'aria, i custodi della terra, i dominatori delle acque, e i padroni del fuoco. Hanno tutti un triangolo permanente sul dorso della mano di colore bianco per l'aria, verde per la terra, blu per l'acqua e rosso per il fuoco. Mia madre è una dominatrice dell'acqua mentre mio padre e mio fratello sono custodi della terra. 

Ti starai chiedendo, Hans, in che categoria rientro io? 

Ebbene in nessuna di tutte queste. E qui capirai il perché passo la maggior parte della mio tempo rinchiusa in una cantina. Alla giovane età di sei anni mi è comparso il marchio sulla spalla. La cosa è già alquanto rara dato che il marchio compare solamente all'età di diciassette anni e solamente sul dorso della mano. Questo è stato un vantaggio dato che è molto facile da nascondere ma la storia non finisce qui. Il marchio non era di colore rosso, verde, blu o bianco. No, il triangolo era viola con un cerchio che lo avvolgeva. Mia madre e mio padre sconcertati decisero di nascondermi agli occhi degli altri e cercare segretamente informazioni. Dopo due anni di intense ricerche si arresero e anche io mi arresi alla vita da emarginata. I miei coetanei andavano a scuola e facevano amicizie mentre io avevo la mia piccola scuola privata in cantina come unica insegnante avevo mia mamma. Non sono stata una bambina del tutto infelice, durante il giorno aiutavo la mamma con il lavoro e consecutivamente lei per quattro ore al giorno mi insegnava le cose che riteneva adeguate alla mia età. Di sera invece mio padre mi portava fuori e mentre percorrevamo le strade acciottolate mi raccontava le cose che succedevano al mercato. Quando non doveva studiare mio fratello mi insegnava a tirare con l'arco e a combattere con la spada, era un ottimo maestro e per anni ci miglioravamo a vicenda. Fino a quando non compì diciassette anni e la grande scuola di magia se lo portò via. Non aveva ancora il marchio quando partì ma con una lettera ci avviso che appena un mese dopo il marchio dei custodi della terra gli comparve sul dorso. Mio padre era orgoglioso di lui e anche mia madre mi disse che era orgogliosa mentre aveva le lacrime agli occhi. La scuola di magia o meglio Lapisaclara permette ai suoi studenti di vedere la propria famiglia solo nel mese di Trawst  e Alaw ossia i due mesi più caldi dell'anno, è in quel momento che il mio cuore batte più veloce. Amo andare sul tetto di casa e vedere gli studenti di Lapisclara serpeggiare tra le strette vie della città ma più di tutto amo sentire le storie che racconta mio fratello riguardo tutto ciò che succede tra le mura di quell'enorme castello. Ora mio fratello Joel deve iniziare il terzo anno mentre io sono costretta a frequentare il primo. Loro non vedranno alcun marchio sul dorso e così dopo un po' di mesi mi rispediranno a casa straniti nell'aver incontrato la prima persona apparentemente priva di marchio. Spero che la storia si chiuda lì. Sono già abbastanza pregiudicata dal fatto di vivere sempre in casa e non farmi vedere mai, ho sentito dire che mi chiamano Chimera alludendo all'orrenda creatura mitologica. Pensano che io stia a casa perché ho qualche deformità.

Non posso dire altro adesso Hans, la "vita" mi chiama.

Con affetto

Alyssa.