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Passarono così il resto della giornata, fra coccole, abbracci e baci. Incredibilmente, quel bacio inaspettato di Levi sembrava aver sbloccato Eren il quale, ora, era il primo a dare in continuazione baci al più grande.

Però, quando arrivò la sera, l'atmosfera cambiò. E Levi se lo aspettava già da qualche ora o, forse, da giorni. Sapeva che Eren stesse nascondendo tutto, non voleva parlare di ciò che era successo dentro la villa ma aveva capito che la sua mente non aveva dimenticato nulla.

<Levi> disse. Si erano di nuovo seduti sul divano dopo cena e ora, Eren era seduto in mezzo alle gambe di Levi, appoggiato con la schiena al suo petto.

<Mh?>disse portando lo sguardo al ragazzo di fronte a lui.

<I miei genitori...non li abbiamo salvati...> disse abbassando lo sguardo, guardando le sue mani che ora torturavano l'orlo della sua maglia bianca.

<Eren> disse Levi prendendogli le mani fra le sue cercando di calmarlo.

<Chissà cosa gli staranno facendo...> Disse Eren sussurrando, ormai il tono della sua voce si stava sempre di più abbassando e aveva appoggiato la testa al petto di Levi, guardando il bracciolo del divano come se fosse la cosa più interessante al mondo.

<Eren, non pensarci. Lì salveremo, te lo prometto. > Disse prendendo il viso del ragazzo fra le mani puntando lo sguardo nel suo, cercando di dargli sicurezza.

<Davvero? E se succede come la scorsa volta?> Disse abbassando lo sguardo di nuovo.

<Ehi. Ascoltami,> iniziò facendo dei cerchi sulle guance del ragazzo con i pollici <non li lascerò mai più prenderti, non glielo permetterò. Piuttosto vado io al posto tuo. Sono stato stupido, ho sbagliato un sacco di cose. È stato tutto troppo afrettato e troppo poco studiato. E loro lo sapevano, li abbiamo sottovalutati anche se ho visto per anni come agiscono, non ci ho pensato e ho fatto tutto male. Mi dispiace> concluse appoggiando la fronte a quella di Eren.

<Levi, non è colpa tua e lo sai. Io vorrei solo abbracciarli... Poi se mi prendono non mi interessa, almeno li ho abbracciati e so che tu stai bene. Questo mi basta.> sussurrò vicino al viso dell'altro.

<A me no, a me non basta, a me interessa se ti fanno del male oppure no, io voglio stare con te, non voglio vederti soffrire ancora. >

<Stai diventando incredibilmente sdolcinato, eppure eri così freddo> sorrise, ridendo a piano.

<Io-io non sono freddo> disse il più grande staccandosi ora dal ragazzo.

<Lo so> rispose continuando a sorridere per poi dare un bacio veloce a Levi.

Dopo qualche minuto Eren propose una cosa.

<Vorrei farmi un bagno>le sue guance si tinserò di rosso sapendo il continuo della frase <con te> aggiunse abbassando la testa cercando di non far notare il suo imbarazzo al più grande <nella vasca idromassaggio> concluse.

Levi ridacchiò leggermente.

<Non serve imbarazzarti, Eren> disse sorridendo al ragazzo, quando si imbarazzava lo riteneva estremamente carino.

< Certo che si. Andiamo a farci questo bagno> disse alzandosi e prendendo la mano di Eren andando in bagno.

Aprì l'acqua facendo riempire la vasca, per dire vasca eh, era una piscina da quanto fosse grande.

Si tolse i vestiti e guardò Eren che era rimasto fermo immobile appena entrato nel bagno con le guance che probabilemnte stavano per prendere fuoco. Perché aveva fatto una proposta del genere, si chiese, sapeva di imbarazzarsi facilmente e soprattutto farsi vedere nudo da un'altra persona lo riteneva piuttosto vergognoso e volgare, anche se, infondo, Levi aveva già visto in boxer Eren, ma comunque gli metteva fin troppa soggezione.

赤血球愛- EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora