I Attesa

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Fuori piccole gocce d'acqua cadono dal celo e colpiscono il tetto della casa creando un lieve brusio che tenta inutilmente di coprire il suono forte e ben definito della musica sotto le cuffie. La playlist va avanti in loop non lasciandomi il tempo di realizzare quando finisce un canzone e finisce un'altra.

E la maratona inizia ancora: arrivano a spintoni centinaia di fantasie che non potrebbero mai accadere e mi portano in una delle solite storie giornaliere che fanno passare il tempo.

Ora mi sono appena svegliata e sono le 9:00, ora sono già le 21:00.
Il tempo passa. Lento. Silenzioso. Noioso. Accompagnato dell'angoscia di non sapere ciò che ti regalerà.
Le sorprese... le odio, devi pensare a centinaia di possibili situazioni e alla fine ti ritrovi solo pieno di problemi e privo di soluzioni.

Io.Sguardo vuoto. Viso pallido. Cicatrici. Sembra la descrizione di una cavia da laboratorio... già.
È questo ciò che ho fatto per tutta la mia vita:  ho cercato di rendere di me qualcosa di gradito alle persone che mi circondano e nel frattempo ho perso tutto. Sono solo un impiastro, il mostro che sta nel angolo più buio della casa, che esce e ti ruba il cibo quando non stai attento, che ti fa il solletico ai piedi mentre dormi, che fa entrare la mosca nella tua stanza di notte, semplicemente un parassita che non sa fare altro che non sia lamentarsi della sua noia e che non sia produrre impiccio.

Linee invisibili dividono ogni colore diverso facendo il ritratto del paesaggio che si riflette nei miei occhi e che viene spezzato ogni volta che batto le ciglia.
Linee invisibili stringono il mio buon umore facendolo soffocare.
Una linea in discesa, che per tanti anni è stata vista con la prospettiva sbagliata e sembrava in salita, rappresenta la mia vita.
Linee nere su un foglio bianco ... così monotono...

NienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora