Issue #1 [ITA]

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Nda. Sorry odio fare note prima delle storie ma devo spiegare velocemente una cosa. La storia è scritta in terza persona ma le frasi tra virgolette ed in corsivo saranno dei pensieri in prima persona di Marc stesso. Scusate per la confusione.Also la cover della storia è del capitolo l'ho disegnata io, se la volete vedete in una qualità più o meno migliore l'ho messa sul mio profilo Tumblr con lo stesso nome di qui~

~.~

Dopo essere stato akumatizzato Marc ancora più in imbarazzo a stare accanto a Nathaniel, ma dovevano lavorare insieme al fumetto quindi doveva superare la sua timidezza.

"Magari starete pensando "Dai Marc, infondo sei riuscito a fare amicizia con Marinette, ce la farai!" e... beh si, ho fatto amicizia con Marinette è vero, ma per lei non avevo una cotta...."

Il corvino ha "scoperto" il rosso tramite il sito della scuola dato che avevano messo online alcuni dei suoi disegni. All'inizio Marc provava una forte ammirazione per lui dato che anche a lui piace scrivere storie su Ladybug, ma non riteneva le sue storie tanto belle da farle leggere.

Un giorno poi per caso vide Marinette vicino un ragazzo dai capelli rossi e capì che era Nathaniel solo perché lo chiamarono per nome.

Quando fece più caso al suo volto sentì chiaramente il suo cuore che perdeva un battito.

Da allora ogni tanto Marc si ritrovava inconsciamente a cercarlo con lo sguardo e fissarlo da un angolo a un miglio di distanza, ma adesso? Sarebbero dovuti stare vicini, praticamente accanto, per scrivere un fumetto insieme.

"Non c'è la posso fare. Non sopravviverò"

Eppure il primo giorno andò meglio delle sue aspettative - aspettative che consistevano nell'arrossire ogni 5 secondi, balbettare ad ogni parola, possibilmente inciampare e cadere davanti a tutti.
Invece semplicemente arrossì qualche volta e riuscì a non balbettare.
Il primo giorno dovevano solo decidere insieme la trama della storia. Il secondo giorno iniziarono a fare lo storyboard ovvero disegnare tutte le scene del fumetto in un unico foglio per capire come posizionare le scene, le angolazioni e i balloon con i dialoghi.
Alla fine della giornata, successe qualcosa di inaspettato.

«Hey Marc..ehm..ti andrebbe di fare un giro insieme?»

Il corvino quasi entro nel panico non sapendo cosa rispondere e come interpretare quella frase. Il rosso aveva il volto quasi completamente coperto dai capelli quindi era impossibile decifrare la sua espressione.

«Ah! Ehm... Ok, va bene, sarà divertente»

L'artista sollevò lo sguardo e guardò lo scrittore dritto negli occhi, rivolgendogli uno dei sorrisi più luminosi della storia

«Davvero? Allora andiamo vieni»

Il cuore di Marc aveva deciso di suicidarsi quando aveva ricevuto quel sorriso ma ora Nath aveva preso la mano di Marc e lo stava quasi trascinando di fuori, facendo resuscitare il cuore del corvino solo affinché morisse di nuovo.

I due fecero una lunga passeggiata nei corsi e nei vicoli di Parigi. Parlarono dei loro hobby, oltre a quello per i fumetti che già condividevano. Parlarono di musica e delle loro band preferite e si ritrovarono sorpresi quando videro che condividevano all'incirca gli stessi gusti musicali.

Decisero di andare al cinema e scelsero un film d'animazione, che sarebbe finito presto e avrebbero così potuto continuare la loro passeggiata.
Mentre mangiavano i pop corn che avevano comprato insieme, si imbarazzavano ogni volta che le loro mani si incrociavano o anche solo sfioravano e ringraziavano mentalmente il cielo che al cinema si è completamente al buio. Verso la fine del film i due avevano le braccia appoggiate al bracciolo e Nathaniel timidamente e lentamente avvicinò la mano a quella del corvino. All'inizio avevano solo i mignoli incrociati, poi si ritrovarono mano nella mano e se ne accorsero solo quando il film finì è riaccesero le luci che ora rendevano chiaro anche il loto imbarazzo.

All fine del film continuarono a passeggiare. Mentre camminarono si fermarono a prendere una crêpes da mangiare nella via.
Avevano vagato senza meta per tutto il tempo e solo ora che il cielo si tinge a di rosso iniziarono ad avviarsi verso le loro case.

«Marc tu dove abiti?»

«Oh, abito qui vicino, se abiti lontano dovresti iniziare ad andare prima che faccia buio»

«Non ti preoccupare, ti accompagno a casa»

Per quegli ultimi metri i due continuarono a scherzare anche se l'atmosfera era un po' strana.

"Dite che è normale che mi riaccompagni a casa?"

Arrivati davanti alla casa del corvino, le chiacchiere si fermarono e uno strano silenzio si insinuò tra i due.

«Ecco Marc... Volevo dirti che...» si zittì. Fece un profondo respiro e abbassò lo sguardo

«mi piaci» la sua voce fu quasi un sussurro ma il corvino lo sentì perfettamente

«Ti avevo notato da un bel po', specie quando prima di far parte del corso di arte cercavo qualche angolino isolato per poter disegnare. Sin dal primo momento in cui ti ho visto ho capito che c'era qualcosa in te che mi incuriosiva e che eravamo simili. Ma solo da poco ho fatto chiarezza tra i miei sentimenti ed ecco sentivo di dovertelo dire...» si fermò

Poi ci ripensò

«Ah e con questo non pretendo affatto che tu mi dia una risposta subito o-»

«Anche tu... Anche tu mi piaci. E per me è lo stesso, anche io ti ho notato da molto ma io ho capito da subito cosa provassi per te e ne ero molto spaventato» le scarpe di Marc erano improvvisamente diventate molto interessanti per lui, il che lo rese ignaro a ciò che stava per fare il rosso, il quale prese uno slancio e si lanciò praticamente addosso al corvino.
Marc ricambiò l'abbraccio tremante. Gli sembrava uno scenario impossibile. Poi quando il rosso sollevò il volto gli lasciò un bacio sulla punta del naso e gli sorrise felice. L'altro ricambiò con un bacio sulla guancia e lo strinse più forte.

Rimasero abbracciati incuranti dello scorrere del tempo e del conseguente avanzare della sera.
Solo dopo diversi minuti i due si separarono dall'abbraccio e si salutarono.

Per la felicità entrambi ebbero difficoltà a dormire quella notte

Il giorno dopo a scuola fu difficile per loro concentrarsi durante le ore di lezione, specie quelle noiose di storia e chimica -a detta loro.
Durante la pausa pranzo Alix fece cenno a Nathan di sedersi con lei ma lui si fermò al tavolo prima del suo con Marc.

Il pomeriggio nessuno dei due aveva lezione quindi finita la pausa pranzo si avviarono verso l'aula di arte, e timidamente Nathaniel cercò la mano del ragazzo, che gliela strinse fino all'arrivo nell'aula.

Si sedetttero accanto e Marc iniziò a disegnare una specie di storyboard più grande e più dettagliato spiegando come avrebbe voluto che Marc disegnasse alcune scene specifiche. Mentre parlava si ritrovò le labbra dell'artista sulla guancia
Il volto dello scrittore era diventato dello stesso colore scarlatto della sua giacca

«Ma cosa ti salta in mente!» sussurrò nascondendo poi la faccia tra le braccia appoggiate sul tavolo.
Dopo pochi istanti sollevò il volto e rivolse uno sguardo scettico al ragazzo che aveva accanto

«Questo significa che non stavi ascoltando una parola di quello che ho detto ho ragione»

Nath sorrise imbarazzato
«No... Ero troppo preso a pensare a quanto fossi carino e a quanto fossi felice che tu ricambi i miei sentimenti»

Marc affondò di nuovo la testa tra le braccia per nascondere ancora una volta l'imbarazzo

«Come dai a dire cose del genere a voce alta?» borbottò

Il pomeriggio andò avanti così tra momenti seri in cui riuscirono a lavorare al fumetto e altri in cui si facevano dispetti o si scambiavano gesti affettuosi.

E fu così che i due portarono un po' di movimento e amore nel liceo François Dupont

Paint And Ink | Marc X Nathaniel [ITA - ENG] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora