Detroit,
5 dicembre 2035"Fanculo! 'Sti androidi del cazzo!"
La porta del locale sbatte.
"Oh, buongiorno Louis, vedo che sei di ottimo umore come al solito."
"Stai zitto Zayn e preparami il mio cazzo di drink, oggi non è giornata" brontola Louis sedendosi malamente sullo sgabello del bar.
Zayn alza gli occhi al cielo finendo di asciugare un bicchiere appena lavato; "Ai tuoi ordini!" esclama facendo il saluto militare e iniziando a prepare un miscuglio di vari alcolici.
"Cazzo, non ne posso più, sono ovunque Zayn, ovunque!"
"Amico, sei il più giovane tenente di Detroit, hai il rispetto di tutta la città dopo aver scoperto quell'enorme accumulo di Red Ice e i suoi spacciatori; ti stai davvero lamentando per un paio di androidi che ti rendono semplicemente il lavoro più facile?"
"Amico, lavori in un bar dove sulla porta d'entrata c'è esplicitamente scritto «gli androidi non sono i benvenuti» e tu ti lamenti se ai clienti non vanno a genio, te lo devi aspettar- porca puttana!"
"Che c'è?" lo guarda male Zayn mentre finisce di mescolare il drink.
Louis si preme due dita sul ponte nel naso mente guarda lo Smart-Watch super tecnologico sul suo polso "Mi è appena arrivata la segnalazione di un'omicidio, che cazzo!"
"Porca merda! Dove? Cazzo! Mi fai sempre venire un ansia di merda con queste tue segnalazioni! Ho sempre paura di sentire il nome di Lia-"
Louis lo interrompe: "Non preoccuparti, non è successo niente al tuo amoruccio, a meno che non sia soddisfatto di te e sia andato a farsi un giretto sulla plastica, dicono sia conveniente" lo prende in giro.
"Dio mio, stai parlando dell'Eden Club? Quel posto è una merda, come si fa a scopare con dei cazzo di robot, cioè, a questo punto vai da una puttana che fai pri-"
"Mi dispiace interromperti sempre Zayn, ma ho del lavoro da fare, per quanto io non ne abbia voglia." sbuffa Louis, prendendo il drink che l'amico aveva smesso di mescolare preso dal discorso e bevendolo tutto a un sorso. "Ci si vede!" Ed esce dal bar. Con il freddo di dicembre a colpirlo fino alla spina dorsale.
"PORCA PUTTANA, LOUIS, LA SMETTI DI SBATTERE QUELLA STRACAZZO DI PORTA?!"***
Ore 22:40:12
Eden Club, Detroit"Oh! Eccoti tenete Tomlinson!"
"Ed! Amico! Anche tu qui? Non eri in ufficio oggi?" esclama Louis, sorpreso di vedere un suo collega che, generalmente, lavora in ufficio avvertendo le varie pattuglie delle posizioni che devono prendere.
"Purtroppo per te, caro Louis, sono qui solo per presentarti i due androidi datici dalla Cyber-Life per aiutarti con i tuoi casi futuri, a partire da questo." rivela Edward dando due pacche comprensive sulla spalla del collega.
"Merda, devo proprio? Sanno tutti quanto odio ste macchine del cazzo e no, non datemene una, MA DUE, DUE CAZZO DI MACCHINE INUTILI!! Posso benissimo lavorare anche senza, mi dispiace Ed, ma rifiuto l'offerta e vado avanti" dice cercando di entrare dentro l'Eden Club.
"No, Louis, mi dispiace," lo blocca Sheeran, "ma ho degli ordini specifici e devo rispettarli, anzi, dobbiamo rispettarli."
Louis sbuffa. "E che palle, va bene!"
"Bene, ti lascio con i tuoi nuovi colleghi, ci penseranno loro a presentarsi, basta che glielo chiedi," lo saluta Ed con una pacca sulla spalla, dirigendosi a passo lento verso una macchina della polizia, pronto a ritornarsene in centrale.
"Ci penseranno loro a presentarsi, gn gn," gli fa il verso Louis, "fanculo Edward, non sei tu che devi stare a contatto con sti cosi," dice sottovoce alzando lo sguardo e guardando per la prima volta i due androidi.
Storce il naso notando l'incredibile somiglianza che hanno con gli umani; se non avessero quel led luminoso nella tempia destra non si distinguerebbero da delle semplici persone.
Un po' controvoglia Louis inizia a parlare: "Okay, presumo che dobbiate presentarvi, tu, chi sei?" dice puntando lo sguardo sull'androide maschio dagli occhi azzurri e con i capelli biondi sgargiante.
"Agente Tomlinson! Salve, sono l'androide mandato dalla Cyber-Life per aiutarlo con i sui casi dedicati agli androidi mal funzionanti. Il mio nome è Niall, modello RK800." si presenta l'androide.
"Ma che cazzo di accento ti hanno messo, per l'amor di Dio!" si mette una mano sulla fronte Louis, con fare disperato. "Tu, invece, chi sei?"
"Salve, agente Tomlinson! Sono l'androide mandato dalla Cyber-Life per aiutarlo con i suoi casi dedicati agli androidi mal funzionanti. Il mio nome è Eleanor, modello PM700."
"Oddio, le vostre voci mi fanno venire il mal di testa!" sbuffa Louis. "Comunque, abbiamo del lavoro da fare, uno dei due sa dirmi qualcosa del caso?" chiede Louis, iniziando ad entrare nell'Eden Club.
"Aggressione da parte di un'androide ad un uomo sulla quarantina, l'androide è scappato. Non ci hanno detto di più, agente." Interviene subito l'androide femmina.
"Se mi permette, è anche per questo che sono qui, agente Tomlinson," inizia a parlare Niall, con quel strano accento, "sono stato progettato per risolvere i casi in modo più veloce, riesco a ricostruire le scene, a capire la meccanica dell'accaduto e ad analizzare il sangue in modo molto più veloce di quanto un umano possa fare."
"Sicura di se, la macchina" lo prende quasi in giro Louis "ma non credo finché non vedo, quindi sbrighiamoci."
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I don't care if you don't believe me, I can feel emotions
FanfictionDetroit, 2035 Louis Tomlinson è il più giovante agente di polizia di Detroit; famoso in città per aver fatto arrestare i trafficanti di un immenso carico di Red Ice, ora gli viene assegnato un arduo compito: risolvere un caso di omicidio aiutato da...