La settimana passa veloce ed è Venerdì notte quando sono in camera mia a dipingere una tela.
Il disegno rappresenta due ragazze, una davanti all'altra che si guardano. La prima è vestita di bianco e sta sorridendo, sullo sfondo si vede il cielo azzurro e un prato fiorito. L'immagine suggerisce che lei sia felice.
La seconda invece indossa un vestito nero ed è triste, mentre attorno a lei si vede un cielo grigio e una foresta oscura. Questa parte invece suggerisce che lei stia soffrendo.La ragazza vestita di bianco è quello che pensano gli altri che io sia mentre mi vedono sorridere, ma in verità io sono la ragazza vestita di nero. Intorno a me vedo solo il buio.
Appoggio le tempere sulla scrivania, mi guardo le mani sporche di colori e silenziosamente vado in bagno a sciacquarle ma rimane qualche macchia qua e là, fa nulla, ci sono abituata ormai.
Quando torno in camera appendo la tela al muro dove c'era un chiodo libero.
Soddisfatta del mio lavoro sistemo le cose e mi infilo nel letto cercando di addormentarmi dato che sono le 3 di notte ed oggi ho scuola.
*****
Nel pomeriggio mentre si svolge l'ultima lezione che è quella di storia e prendo appunti, sul mio banco scivola un bigliettino.
Mi volto verso la direzione da dove è arrivato e vedo Aaron sorridermi.
Alzo un sopracciglio guardandolo perplessa per poi guardare il biglietto e aprirlo.
"Cosa hai dipinto di bello?"
Lo guardo confusa e lui scrive un altro biglietto dandomelo subito dopo.
"Le tue mani, sono colorate perciò vuol dire che hai dipinto"
Oh.
Guardo le mie mani e un piccolo sorriso nasce sul mio viso.
"Non ti sfugge niente eh?" scrivo.
"No, allora posso saperlo o è un segreto?"
Mi prendo qualche secondo per decidere se dirglielo o no, ma alla fine scelgo di farlo.
"Ho dipinto due lati di me"
Mentre lui apre il biglietto, io prendo le mie cose e appena suona la campanella mi alzo ed esco dalla classe lasciando all'interno un Aaron confuso.
*****
Sabato mattina passo il mio tempo a fare qualche compito per la settimana prossima finchè non arriva l'ora di pranzo e scendo in cucina.
"Allora tesoro, sei felice che stasera verrà qui a cena la tua amica?" chiede mia madre mentre taglia la sua bistecca.
La guardo inespressiva mentre mastico un boccone di carne e annuisco.
"Okaaay, forse dovremo fare qualche esercizio sulle tue espressioni facciali"
Ma cosa..
Mi prende in giro?
Afferro il foglietto vicino a me e scrivo "E' la mia faccia"
Mio padre ridacchia e invece mia madre sbuffa rassegnata.
Finisco il mio pranzo mentre loro chiacchierano del lavoro, prendo la mia medicina e dopo metto le stoviglie nel lavandino per poi lavarle.
Quando ho finito di lavare, salgo in camera a preparare il mio solito zainetto per andare da Vivian.
Chi me l'ha fatto fare di andare da questa ragazza?
Ah già, io.
Magari non sarà così male come penso.
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Una voce nel silenzio {#Wattys2019}
RomancePhoebe Hill è una ragazza chiusa in se stessa che a causa del suo problema alla voce fin da piccola ha subito tanti trasferimenti, ma ora è determinata a diplomarsi all'Università di San Francisco e lì conoscerà Aaron Collins, un ragazzo altruista c...