Letters

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*Leggetela ascoltando la canzone riportata qui sopra, grazie*

Quella che voglio raccontarvi oggi è la storia di due persone, un ragazzo ed una ragazza, amici sin da bambini. Oggi questi ragazzi sono cresciuti, si sono innamorati e sembravano essere felici...
Purtroppo però la vita non è sempre semplice, delle volte ti pone davanti ostacoli che possono sembrare insormontabili. Gli adulti dicono che devi essere in grado di saperli superare. Ho raccolto queste lettere perché ho vissuto indirettamente questa storia e voglio, come amica di Elie Max, testimoniare di cosa è capace la forza dell’amore.
La loro è una strada tortuosa da percorrere, tutta in salita, come si potrà dedurre dalle lettere che lei ha scritto e ha lasciato al suo amato...

14/07/17

Caro, ho deciso di scriverti perchè ho un impetuoso bisogno di sfogarmi, di liberarmi da tutto ciò che ho dentro e in un certo senso perchè avverto un fervido bisogno di parlare con te. Ti sto guardando sai, stai dormendo perso nel tuo mondo, mentre quella che potrebbe sembrare una smorfia, ma mi piace pensare sia un sorriso, ti attraversa il viso. Come di riflesso una fossetta compare sul mio di volto.
È da tanto che non sorrido. Effettivamente non ricordo l'ultima volta che l'ho fatto, ormai mi addormento con le lacrime e mi sveglio in eguale modo.
Tu non lo sai, ma in questo istante sto accarezzando il tuo braccio e un brivido sta percorrendo la mia schiena facendomi provare un non so che nello stomaco.
È strano per me provare una cosa simile, ma ancor di più è strano vederti così, ridotto ad un mucchio di ossa, irriconoscibile.
Ho il tuo viso focalizzato nella mente, fissato in maniera indelebile, come fosse una fotografia.
Già, una fotografia.
Ricordi quando ti divertivi a scattarle sempre da bambino? Immortalavi ogni momento, pavoneggiandoti ed esaltando la tua bravura. Modestino ti chiamavano. Questo tuo modo di fare dall'esterno poteva farti apparire come un ragazzo presuntuoso, vanaglorioso, superbo... ma solo le persone che non ti conoscevano in realtà potevano attribuirti tali aggettivi, perchè tu eri e sei tutto, tranne questo. L'umiltà in persona.
Sai, la settimana scorsa sono stata al mare. L'acqua era cristallina, limpida, potevi specchiartici dentro, e il sole invece era forte più che mai, sentivo i suoi raggi penetrarmi le ossa e baciarmi il volto. Ma è accaduto proprio in quella giornata, mentre mi guardavo intorno a spiare ragazzi che si divertivano, ridevano, scherzavano. In quel momento, vedendo l' apparente felicità impressa sui volti dei passanti, avevo compreso che niente per me oramai sarebbe stato più lo stesso. Niente.
È come avere una febbre continua, un perenne mal di testa, un dolore lancinante che incomincia da un punto situato al centro della cavità toracica e arriva alla testa. Una fitta costante, un buco al posto dello stomaco.  Le parole non bastano per spiegare ciò che sto provando in questo istante, perchè  qualcosa di profondo, importante e prezioso non può essere espresso, non può… Mi sembra impossibile, ma ci proverò, te lo scriverò perchè per me scrivere è come estirpare tutti i tormenti che mi scombussolano, e te lo canterò perchè per me cantare è come dipingere le sbarre di una prigione e andare oltre. Il fatto è che...mi manchi. Mi manca il tuo profumo, mi manca sentirti accanto, mi mancano i tuoi sorrisi e il modo strano che hai di toccarti il naso; mi mancano le tue parole sagge alla fine di ogni discussione , i tuoi sbuffi continui ad ogni mia lamentela e i tuoi abbracci capaci di romperti le ossa. Sai quando avevo capito quanto mi mancassi? Quando scuotevo il capo tra la folla sperando di ritrovarci il tuo viso.
Adesso mentre ti guardo, enormi gocce d'acqua salata mi segnano le guance. Sto piangendo, lo sto facendo di nascosto ma lo sto facendo. Anche al mare l'avevo fatto. Avevo pianto perchè mi sentivo in colpa nell'avere la possibilità di ammirare quell'immensa distesa cristallina a differenza di te. Ogni lacrima sul mio viso l'ho assimilata a gocce del mare, che raccontano una storia dalle mille sfumature e sono la dimostrazione di tutti i dolori che ci corrodono e lacerano l'anima.
Mi sento afflitta, impoverita nell’anima e privata di ogni gioia, e in questo momento vorrei tanto possedere un pennarello per colorare il mio cuore divenuto nero carbone, un cuore fragile e pieno di dolore.
Sai, hai ancora una vita davanti a te ed io voglio che tu rimanga, lo pretendo.
Al pensiero di perderti per sempre, sento la terra mancarmi da sotto i piedi, il mondo girarmi intorno, le persone passarmi accanto mentre frammenti di ricordi mi sfrecciano davanti come fossero Ferrari rosse in mezzo ad una strada deserta.
Ricordo la paura che avevo di amare, ma adesso so che è l'unica cosa che ci fa sentire vivi, e per questo ti ringrazio. Grazie per avermi fatta sentire viva per la prima volta in vita mia e grazie per avermi insegnato ad amare.

Io sono qui che ti aspetto, perciò apri gli occhi...
Apri gli occhi, ti prego...
Tua, Eli.

29/08/17

Sai cosa vuol dire perdere una persona? Sai il dolore che si prova? Se tu cara persona non hai mai perso qualcuno, non potrai capire.

Hai presente quelle mattine in cui ti svegli, apri gli occhi, guardi l'ora e inizi a mugugnare perchè il tuo desiderio sarebbe quello di rimanere a letto un altro po'? In questi ultimi giorni mi sta accadendo proprio questo, ma il mio desiderio, è quello di ritrovarmi qualcuno accanto che mi dica che è tutto uno scherzo. Ho bisogno di qualcuno che lo faccia. Eppure questo non accade mai...
Non so esattamente a chi stia scrivendo questa lettera, non so a chi indirizzarla perchè la persona alla quale e per la quale scrivevo, la persona che mi faceva battere il cuore oramai non c'è più...e davvero non so il perchè stia continuando a farlo, forse perchè per me è un modo per sfogarmi, forse perchè è semplicemente il bisogno di una ragazza stanca che ha la necessità di urlare a gran voce quello che sente, o forse perchè scrivere equivale a creare, inventare un mondo nuovo di tua proprietà, all'interno del quale i sogni sono desideri realizzabili e le paure solo attimi di pura follia.
Sai, vorrei viverci in quel mondo dove tutto è possibile. Un mondo più ricco di felicità, gioia, amore; un mondo privo di dolore e dove la parola 'sofferenza' non esiste.
Del resto, a chi non piacerebbe ? Ci sono giorni in cui non riesco neanche a contenere i singhiozzi, provo a soffocarli, ma non faccio altro che peggiorare la situazione. Vedo tutto nero, per me i colori non esistono più.

Ti sei mai sentito in questo modo? Come se niente più avesse senso... come se la tua vita d'improvviso non valesse più nulla...

Ricordi di te mi annebbiano la vista, il tuo respiro aleggia ancora nella stanza...

Non ti piacerebbe vedermi ridotta in questo stato ed io solo per te lotterò, mi rialzerò più forte di prima, più forte che mai. Ci riuscirò per te. Guardo il cielo, è così azzurro oggi, così immenso... sicuramente dietro quelle nuvole bianche ci sarai tu che mi guardi, mi sorvegli e sorridi.

Sorrido anch'io, mi sforzo di farlo. D'improvviso poggio una mano sulla pancia perchè avverto qualcosa dentro di me muoversi, qualcosa che mi provoca una strana sensazione, una farfalla che sbatte le ali, un vuoto liquido e silenzioso... alzo nuovamente gli occhi verso l'alto e sorrido, questa volta sorrido veramente.
Il cielo mi guarda. Non mi sento sola.

Ciao amore mio, addio.

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