Neverland 2

Chapter one

sono ormai cresciuta, solamente io, Peter ha conservato la sua giovinezza.
Avevamo deciso di trasferirci a New York, la città dove ho sempre desiderato vivere.
Non avrei mai pensato che l'eterna giovinezza di Peter avrebbe creato disagi nella nostra relazione, ogni volta che usciamo assieme mi sento osservata, ho raggiunto i venticinque anni e Peter ne dimostra non più di diciassette.
La gente mi tratta come se fossi la sorella e questa cosa rende difficile le nostre uscite giornaliere, non possiamo mai fare tutto ciò che fanno le coppie normali o sembrerebbe una cosa troppo strana agli occhi degli altri, sempre pronti a giudicare.
Però tutto sommato sono felice, vivo con l'uomo che amo nella città dei miei sogni, anche se non sento mio padre da ormai anni.
È stato un duro colpo, mio padre era tutto per me e ora non c'è mai ad ogni mio traguardo o ad ogni mio compleanno.
Da piccola condividevo con lui la mia più grande passione, la danza, ballavamo assieme ore e ore sul ponte della nave, è stato il primo uomo della mia vita.
Dovrebbe vedermi ora, insegnare alle bambine in una scuola di danza privata e prestigiosa, ne sarebbe orgoglioso, ma non so se lo saprà mai.
Le mie giornate qua a New York sono sempre frenetiche, la mattina ho lezione con le bambine mentre il pomeriggio mi prendo del tempo per allenarmi, non riesco proprio a stare senza la danza, anche se insegno tutta la mattina nel pomeriggio ho bisogno di creare coreografie per me stessa.
La sera la passo sempre con Peter, nella nostra casa, un appartamento in centro come ho sempre desiderato.
Mi sono innamorata della nostra casa non appena ci ho messo piede dentro, l'abbiamo completamente rimodernata.
Abbiamo dipinto le pareti di bianco e le abbiamo arredate con le nostre foto, non potrei amare questo appartamento più di così... e la cosa più importante è che ogni sera so che c'è lui ad aspettarmi.
Di solito torno a casa sempre allo stesso orario e trovo in tavola la cena pronta e Peter che mi aspetta sorridendo, non riesco neanche a descrivere cosa provo in quel momento, corro a casa solo per riabbracciarlo e stare tra le sue braccia tutta la notte.
So che molti potrebbero non capire come io possa amare così tanto una persona che mi ha portata via da mio padre, ma noi due siamo destinati a stare insieme.
Nel momento in cui ho recuperato la memoria ho capito che non desideravo nessun altro se non lui, è uno di quei sentimenti che non si possono spiegare a parole e anche se riuscissi a spiegarlo molto probabilmente non verrebbe capito dalla maggior parte delle persone.
In questi anni abbiamo avuto tantissimi alti e bassi, come tutte le relazioni, Peter con il suo aspetto di certo non aiuta, le ragazzine cadono ai suoi piedi, molte volte abbiamo litigato per giorni per colpa della mia gelosia nei suoi confronti.
Con il tempo sono riuscita a calmarmi, di certo non voglio perderlo per stupide paranoie create dal mio cervello.
Oggi è il giorno della riapertura della scuola di danza dopo le vacanze estive e non riesco a trattenere la gioia, amo vedere il sentimento che ci mettono le mie alunne in tutto ciò che fanno e non potrei essere più orgogliosa.
Mi inizio a preparare e trovo un biglietto di Peter come sempre, prima di uscire di casa me lo lascia sempre.
Oggi però è diverso, è scritto più frettolosamente, vado in cucina e non c'è neanche la colazione pronta, tutto ciò è molto strano, non è mai uscito senza mangiare.
Esco di casa e finalmente capisco, trovo una mela poggiata sul tappetino di casa, ha un biglietto attaccato sopra, firmato da Regina.
Regina non è mai stata amica di mio padre, tutto ciò con quadra, non penso ci sia di mezzo anche mio padre, Regina e Uncino si sono sempre odiati, non penso tutto questo sia cambiato.
Voglio arrivare in fondo a questa faccenda, non posso stare tranquilla senza sapere se Peter sta bene.
Per una volta dovrò saltare la prima lezione dell'anno e addentrarmi di nuovo nell'altra parte della mia vita che volevo lasciarmi alle spalle: essere figlia di Capitan Uncino.