You know myself better than anyone else

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5 Dicembre, 2015
T-Boy

Probabilmente non avevo mai pianto così tanto come nel momento esatto in cui capii che mio padre fosse sveglio e vivo. Da quando la mamma era morta, c'erano cose in me che erano cambiate se non peggiorate e una di quelle era il rapporto con mio padre. Nonostante tutto, lui era rimasto. Nonostante le volte che avevo maledetto la sua esistenza, che avevo fatto in modo di farlo sentire in colpa, nonostante gli avessi augurato la fine di mia madre. Nonostante tutto lo schifo che gli avevo augurato, lui era venuto tutti i giorni da me a convincermi che fuori da quell'appartamento, da quella che io mi azzardavo a chiamare vita, ci fosse di meglio. Ora lo vedevo questo meglio, lo avevo sentito attraverso le parole di Seo. Non avevo voluto fargli capire che fossi sveglio, avevo maliziosamente voluto ascoltare quello che stava per dire a mio padre. Credevo iniziasse a lamentarsi o a dire che fossi sempre lo stesso, nonostante avesse tentato di creare un minimo di dialogo con il sottoscritto, invece...

Invece aveva detto che voleva una famiglia.

Per quanto non lo avrei mai ammesso e nemmeno con me stesso, io volevo esattamente quello che voleva lui. Anche io volevo di nuovo la mia famiglia, anche io volevo di nuovo mio padre. Mi era stato portato via una volta, poi una seconda volta ancora, la terza volta sarei andato io da lui.

-Quando potrà tornare a casa?- così, quel pomeriggio, non persi tempo a chiedere a Kevin, uno degli infermieri che si prendeva cura di papà, quanto tempo sarebbe ancora passato prima che papà potesse riprendersi a pieno.

-Credo che tra una settimana potrà tornare a casa, Tim- sembrava abbastanza sicuro della risposta, ma io non mi sentivo per nulla così. Una settimana era troppo lunga da sostenere ancora.

-Come mai?-

-Dobbiamo essere sicuri che stia bene e che non ci siano traumi post-coma - Kevin continuava ad essere tranquillo, parlava con tono pratico e di chi né ha viste e dette di tutti i colori. Probabilmente per lui era routine affrontare tutto questo ed una settimana non era nulla.

-Io ti consiglierei di tornare a casa qualche giorno, tuo padre è sveglio e ci siamo noi a tenerlo d'occhio-

-Sai benissimo che non lo farà- credevo che Seo fosse ai distributori, invece eccolo spuntare dal corridoio con quel suo fare sicuro e di chi la sa lunga. Alzò gli occhi al cielo, nonostante avesse ragione.

-Allora sarò costretto a farlo buttare fuori dalla sicurezza- sgranai gli occhi intimorito -Perchè?- chiesi di getto.

-Perchè hai bisogno di una doccia, amico- Kevin scoppiò a ridere, seguito a ruota da Seo. Mi rilassai, forse non aveva tutti i torti.

-Forse potrei tornare a casa qualche ora- Seo mi guardò stupito, non poteva credere alle sue orecchie, ne ero certo.

-A momenti verrà Jin, potresti farti dare un passaggio da lui- l'idea di salire di nuovo sull'auto di quel tipo non mi allettava per nulla. La prima volta non ero lucido per mia fortuna, ma quella volta sarebbe stato diverso.

-Non credo ci sarà bisogno-

-Ma casa tua è un po' lontana- Seo sembrava davvero preoccupato, questo mi creava ancora fastidio. Era come se nelle sue parole, nei suoi consigli, ci fosse ancora un po' di malizia. Come se volesse allontanarmi. Mi volesse lontano da papà, da quello che era prima stato solo suo.

-Okay, allora- tuttavia mi arresi a tutto quello. Mi arresi al mio pensare costantemente male e mi arresi a quella guerra che portavo da una vita contro di Seo.

-Però vorrei sapere una cosa- comunque non mi ero dimenticato quello che mi stava urlando contro poco prima che papà si svegliasse.

-Cosa?-

-Hai detto che è colpa mia se hai lasciato Key- non so perché voglia continuare quel discorso, fatto stava che il suo sguardo non era stato cattivo o pronto a sfidarmi. Era stato sincero.

-Sapevo che ti piacesse e ho voluto mettermi con lei per un dispetto a te, per attirare la tua attenzione- lo disse con semplicità, quasi senza ombra di emozione, come se mi stesse dicendo che tempo facesse fuori -Ed è anche per quello che ho deciso di lasciarla, perché la mia attenzione non ti interessava e soprattutto non riuscivo a mentire più... era più facile stare con Karma che lasciare sfogo ai miei sentimenti per lei-

-Come hai potuto?- non so come reagire, non so se essere arrabbiato o deluso.

-Ero stupido ed egoista... ma, senti una cosa Tim- non volevo farlo continuare, ma quel tono io non glielo avevo mai sentito, Seo non mi era mai parso più maturo come in quel momento -Il passato è passato, non devi dimenticarlo assolutamente, ma voglio vivere nel presente e costruire il mio futuro con te al mio fianco-

Non saremo mai stati davvero fratelli, non lo avrei mai abbracciato o non gli avrei mai detto di volerlo bene, ma in quel momento gli sorrisi per la prima volta dopo anni di lotte e odio immotivato. Gli sorrisi sincero -Va bene- l'unica cosa che riuscii a far uscire dalla mia bocca, ma il suo sorriso enorme e la luce diversa che aveva negli occhi, rispondevano ad ogni dubbio. Alla fine, Seo mi aveva capito più di chiunque altro.

救い出すよ必ず// I'll Save uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora