5 Dicembre, 2015
JK
Ero rimasto in auto.
Non solo perché non c'entravo nulla in quella storia ma anche perché non volevo ritrovarmi faccia a faccia con quel Seo. Non mi ero dimenticato di quello che aveva detto a Key, la volta scorsa. Inoltre, la giornata era stata già particolare. Avevo avuto un'insufficienza in matematica e mia madre sarebbe andata su tutte le furie una volta saputo. In più avevo discusso con Key all'uscita di scuola.
Entrare in un ospedale, ed essere accolto da persone che neanche conoscevo e di cui non avevo piacere a condividere neanche un saluto, non era il modo migliore per chiudere la giornata. Per quello, speravo che Key ci mettesse poco tempo. Avevo voglia di passare una serata tranquilla con lei e i ragazzi, in pizzeria.Stavo abbassando il finestrino, intento a fumare una sigaretta, tra l'altro l'ultima del pacchetto, quando noto Key ritornare verso l'auto. Cammina spedita, ha il volto contrito in una smorfia alquanto scocciata. Non è stata via molto, forse neanche un quarto d'ora, ma quando noto la figura dietro di lei, seguirla, capisco perché ci ha messo così poco. Deve essere successo qualcosa.
Esco quindi dall'auto, lei mi guarda e capisce dalla mia espressione che voglio una spiegazione.-Lui è Tim-
-T-Boy- Key si era fermata davanti l'auto, affianco il ragazzo che la stava seguendo, me lo presenta come se volesse introdurre così la sua spiegazione, ma lui la interrompe bruscamente. È come infastidito dal fatto che Key lo abbia chiamato con un altro nome.
-Non ha importanza... comunque dobbiamo accompagnarlo a casa, è il fratello di Seo, aveva chiesto a Jin ma lui non può- non sto capendo nulla di quello che mi ha detto, ho capito soltanto che questo tipo scorbutico è il fratello di Seo. Non sono d'accordo a farlo entrare in auto, ma Key mi sta guardando afflitta, capisco che ha bisogno che la sostenga poiché non è contenta neanche lei di questa incombenza.
-Vai dietro- sto per mettermi in macchina, ma quel tipo si piazza davanti. I nostri sguardi si incrociano, siamo alti uguali, lui è leggermente più magro di me, ma il suo atteggiamento sicuro mi fa indietreggiare inconsapevolmente. Key, dall'altra parte, esita ad entrare e ci guarda preoccupata.
-Come?-
-Soffro il mal d'auto- mi spiega con lo stesso tono arrogante, ma il suo sguardo tradisce una punta di ironia.
Lancio uno sguardo a Key, ma è indispettita quanto me. Senza aggiungere altro, apro la portiera posteriore e mi infilo in auto. Sono incazzato nero.
Key mette in moto velocemente, esce dal parcheggio e non dice una parola per tutto il viaggio. Credo che sia arrabbiata quasi quanto lo sia io, costretto a stare sul sedile posteriore dell'auto della mia ragazza.
-Così questo è il tuo nuovo ragazzo- la mascella mi si contrae ma mi costringo a stare zitto, nonostante quel tipo mi avesse appellato come se fossi un oggetto.
-Direi di sì- gli risponde Key senza togliere gli occhi dalla strada.
-Te li scegli sempre molto bene, direi- la sta prendendo in giro, lo noto da come le ha rivolto quello sguardo ironico e il sorriso sornione.
-Che vorresti dire?- Key non sembra voler lasciar perdere il discorso, l'aria è tesa, e sono sicuro che voglia capire fin dove quel tipo vuole arrivare.
-Seo era quello che era, Joon non aveva le palle... adesso- lo vedo girarsi verso di me e sorridere ironico -esci con i ragazzini, hai qualche complesso di inferiorità?-
-Adesso stai esagerando!- non mi trattengo più, mi raddrizzo sul sedile, perché voglio che quel tipo mi stia bene a sentire. Quello continua a guardarmi con quel mezzo sorriso, sicuro che lo avrei preso a pugni, ed è proprio quello che voglio fare.
-JK lascia stare, non ne vale la pena- ma Key mi guarda attraverso lo specchietto retrovisore, ha uno sguardo deciso e sembra che sappia esattamente quello che sta dicendo. Ma io non voglio ascoltarla. Così, rimango in silenzio solo fino a quando non arriviamo sotto casa di quel tipo. Key ferma l'auto e lui esce senza neanche ringraziare, non ci pensò due volte.
Esco dall'auto, Key capisce cosa voglia fare ma non mi fermerà. Ha appena chiuso la portiera quando lo afferrò per la spalla e gli tiro un pugno in faccia. Quello indietreggia perdendo l'equilibrio e cade sull'auto di Key. La mano mi fa male, ma mi sento soddisfatto.
-Che ti prende?- sento Key urlarmi addosso, ma rimane ferma accanto a me. Non ha nessuna voglia di soccorrere quel tipo.
-Mi sono ricordato una cosa- inizio a dire ad entrambi. Key mi guarda confusa, mentre quel T-Boy si pulisce il sangue con la manica del giubbino -L'altra volta Seo ti ha detto che la vostra storia è cominciata per un dispetto fatto a lui- Key mi aveva presentato quel tipo dicendomi che fosse il fratello di Seo ed io avevo ricordato, non appena aveva cominciato a denigrare tutti i suoi ex-ragazzi, che quel tipo aveva una cotta per la mia ragazza.
-È una cosa vecchia, JK- Key vuole calmarmi, vuole darmi un motivo per lasciar perdere ma io volevo solo far capire a quel tipo che lei era mia.
-Non è mai stata una cosa vecchia- T-Boy ci guarda impassibile, continua a pulirsi il viso, mentre esordisce con quella frase -Non è una cosa vecchia- sta guardando Key con sguardo deciso, credo che sia davvero serio.
-Che vorresti dire?- mi viene spontaneo intromettermi e capire cosa stia dicendo alla mia ragazza. Ma lui mi guarda una sola volta, poi posa lo sguardo su di Key -Ne sarei valso la pena, sempre, per te- non aggiunge altro e ci volta le spalle sparendo nel cortile del suo palazzo.
Non aggiungo niente, Key quanto me sembra scossa. Senza pensarci l'abbraccio, lei sussulta, mi sorride e ci baciamo. Non ci importa più nulla, contiamo solo noi.
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救い出すよ必ず// I'll Save u
FanfictionBOY IN LUV SERIES // Second Act Sono passati tre anni dagli ultimi avvenimenti, Key ormai è all'università: viaggia tra la città in cui vive da sempre alla città in cui cerca di crearsi un futuro. La sua vita è molto diversa da quando frequentava i...