7 Dicembre, 2015
JemyJin mi aveva procurato il numero di telefono di questo suo amico tatuatore, tale Hendrix. Aveva circa trent'anni e aveva una licenza per formare ragazzi. Non sarei tornato a Roma, non avrei riavuto il mio appartamento, ma almeno avrei fatto ciò che più mi sarebbe piaciuto fare.
Avevo, quindi, un appuntamento quella mattina alle dieci al suo studio. Era in una zona centrale, facilmente raggiungibile anche a piedi. Jin, però, aveva insistito ad accompagnarmi prima di recarsi di nuovo in ospedale da Seo. Non so se ne fossi contento, poiché mi era da sempre piaciuto fare le cose da me. Non mi piaceva quando la gente voleva rendersi partecipe di qualcosa che riguardava esclusivamente me. Ma quella volta, dovetti ammettere che fu diverso. Jin sembrava l'unica persona che davvero credeva in quel mio progetto ed era stato l'unico a realizzarlo concretamente, per questo alla fine ero salito in auto con lui e ci stavamo dirigendo allo studio del suo amico.-Come ti senti?- eravamo appena partiti, Jin erano due giorni che fosse sempre di buon umore, ed infatti sembrava più elettrizzato di me.
-Bene, come dovrei sentirmi?-
-Al settimo cielo, o no? Il mio primo giorno di università fu una vera bomba, ero così contento che non smettevo di sorridere a tutti... credo che mi abbiano preso per un fuori di testa, anche perché non facevo che presentarmi alle persone, ma è stato bello- Jin non si smentiva mai, parlava una continuazione e quando era felice non smetteva di ricordare eventi passati, lo guardai scuotendo la testa, poiché nonostante tutto quell'atmosfera era piacevole.
-Comunque Hendrix è davvero un bravo ragazzo e ha quasi dieci anni di esperienza, sono certo che riuscirà a farti avere quella licenza-
-Lo spero davvero...- lo speravo davvero soprattutto per i miei genitori. Ero certo che una volta saputo cosa stavo combinando, ne avrebbero dette di tutti i colori, probabilmente avrebbero creato così tanti problemi che alla fine sarei stato costretto a rinunciare, ma il solo pensiero di dover mettere da parte qualcosa che avevo scelto io, per la prima volta nella mia vita, mi rendeva ancora più tenace nel portare avanti quel progetto. Avrei seguito quel corso, avrei preso la licenza, e avrei aperto il mio studio. Al costo di perdere tutto, di perdere i miei genitori, ma almeno non avrei perso me stesso.
-Domani fanno una festa al Sab, che ne dici di venirti a fare un giro?-
-Finalmente stamattina hai detto una cosa sensata, cugino-
Jin alza gli occhi al cielo e accenna un mezzo sorriso -Allora andiamo?-
-Mi stai chiedendo di venire con te?- sono quasi sconvolto per quella sua proposta, ma Jin è consapevole che io lo stia solo canzonando.
-Ti ho appena salvato il futuro e tu non puoi venire a quella festa con me?-
-Verrò- alla fine gli rispondo mentre apro la portiera per uscire dall'auto -Ah, Jin?-
-Sì?-
-Grazie, davvero-
Nella mia vita non ho mai usato troppo quella parola. Per me bisognava meritarselo davvero, Jin lo sa, mi conosce da sempre. Mi sorride sincero, sa che gli sono grato per il resto della mia vita.
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救い出すよ必ず// I'll Save u
FanfictionBOY IN LUV SERIES // Second Act Sono passati tre anni dagli ultimi avvenimenti, Key ormai è all'università: viaggia tra la città in cui vive da sempre alla città in cui cerca di crearsi un futuro. La sua vita è molto diversa da quando frequentava i...