3° RAGAZZI

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POV HYUN

Una volta che arrivai a casa, mi sdraiai nel divano, accesi la tv, e poco dopo iniziai a cambiare canale di continuo. Non mi interessava nulla. Più annoiata che mai, uscì di casa e andai a fare una passeggiata nella foresta che circondava casa mia.

Il sentierino era piccolo, ma ben visibile purchè fosse percorso di giorno, mentre di notte non si vedeva un cavolo. Iniziai a girovagare nel nulla, gli unici rumori udibili era il cinguettio degli uccellini, il fruscio delle foglie mosse al vento, i miei passi che ogni tanto pestavano i ramoscelli a terra. Stavo passeggiando da non so quanto, ma mi bloccai appena sentì degli altri passi dietro di me, lentamente mi girai e vidi Min Ho fermo che mi guarda.

Io- Cosa ci fai qui?!-

Min Ho- Calmati tesorino! Sono qui per parlarti.-

Io- Te l'ho già detto al coffe shop. Non ho nulla da dire.-

Mi ero girata, e stavo per continuare la mia passeggiata, ma il mio braccio fu afferrato dalla mano di Min ho e fui tirata verso di lui, che appena mi avvicinò, circondò il mio corpo col suo. Con una mano mi alzò il viso e mi guardò negli occhi.

Min Ho- Infatti, e per quello che hai detto al coffe shop. Mi hai ridicolizzato davanti  a tutti. E ora ne pagherai le conseguenze .-

Iniziai a dimenarmi, ma era impossibile. Mi presi entrambi i polsi e dopo di che mi spinse, facendomi cadere nel freddo terreno. Si mise a cavalcioni su di me. La paura iniziò a scorrere in me, i miei occhi si fecero lucidi, le forze poco prima avevo ora mi aveva abbandonato.

Io- Lasciami!-

Min Ho non mi diede retta, con una mano mi teneva i polsi, mentre con l'altra mi aveva spostato il bordo della felpa, lasciando il collo libero. Avvicinò il suo viso al mio collo, poggiò le sue labbra nella mia pelle dove iniziò a succhiare con insistenza, leccava e baciava il mio collo, mentre io gli urlavo di smetterla e cercavo inutilmente di dimenarmi.

IO- BASTA! FERMO!-

Min Ho- Mi hai fatto arrabbiare... Prima... Ora.... ti devo.. Punire...-

Io- N-No! F-Fermo!-

Successe tutto in fretta che quasi mi parve di sognare. Min Ho venne buttato a terra, lontano dal mio corpo tremante. Un ragazzo era di fronte a me, che mi tendeva la mano, misi a fuoco la vista e notai con piacere che era lo stesso ragazzo con il sorriso da coniglietto. Guardai la sua mano e notai le nocche arrossate. Lentamente gli presi la mano e mi aiutò ad alzarmi, per poi spingermi dietro di lui, facendomi scudo col suo corpo.

Vidi Min Ho alzarsi, mentre con una mano si massaggiava la guancia colpita con un pugno. Quella parte di guancia era rossa.

Min Ho- Si può sapere che diavolo sei? E perché hai interrotto me e la mia ragazza?!-

Ragazzo- Non mi sembra che la ragazza voleva tutte queste attenzioni da parte tua o sbaglio? Io comunque sono Jungkook.-

Min Ho- Stai zitto ragazzino! E portami rispetto che sono più grande!-

Jungkook- Rispetto? Per te? Se non arrivavo io l'avresti violentata! E comunque quanti anni hai?-

Min Ho- 20.-

Vidi benissimo il sorriso che si formò sul volto di Jungkook.

Jungkook- Peccato... tu mi devi il rispetto, dato che io ho 22 anni.- 

Min Ho- Non dire cazzate. Lascia stare Hyun.-

Sentire la sua voce che pronuncia il mio nome mi fa sentire uno schifo. Mi nascosi sempre di più dietro il corpo di Jungkook, che si rese conto della mia azione, perché con una mano mi accarezzo il polso e dopo di che mi spinse sempre più dietro di lui.

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