Sono passati solo 2 giorni da quando ho avuto quella discussione con Jack e mi sento una persona orrenda. Sono stata davvero una stupida; non dovevo entrare nel suo passato, ma infondo non sapevo cosa fosse successo, e forse era meglio così. L'unica cosa che mi dispiace è che Richard non me ne abbia parlato, infondo sono la sua migliore amica... o forse solo un'amica, però non avrei mai detto a nessuno il suo segreto se è questo ciò che voleva. Devo assolutamente parlare con lui di questa questione voglio capire meglio, e se è possibile, aiutarlo in qualche modo. Non è ancora ritornato e questa cosa mi sta facendo preoccupare parecchio. Qui a Santa Monica, oggi hanno previsto pioggia quindi sono distesa sul letto e probabilmente leggerò un libro. Fra un po' scenderò in cucina a mangiare qualcosa. Stamattina io e le ragazze, siamo andate a fare compere nei vari negozi, mentre William e Mason sono andati a fare la spesa; ho paura di quello che potrebbero avere comprato. Shelley e Mason dopo l'ultima volta che sono stati insieme, non si sono più guardati in faccia. Forse il signorino è troppo impegnato con altre fanciulle da conquistare. William è ritornato single e devo dire di non averlo mai visto così felice da quando lo conosco; forse era il destino che si lasciassero. Shelley è riuscita a trovare l'account di Jack su Instagram e adesso quasi ogni sera fanno videochiamata. Non ha chiesto niente di me e questa cosa mi fa impazzire. Per quanto stronzo, antipatico e seducente che sia, sono legata molto a lui. È vero non lo conosco da tanto, ma mi è bastato quel poco per capire quanto sia speciale nei suoi pregi e nei suoi difetti. Più difetti che altro. Non dico che mi piaccia, assolutamente no, ma vorrei diventare sua amica ma come ha detto lui "non voglio che ti bruci con il fuoco". Ovviamente non posso mai pensare in pace, perché bussano alla porta. Mi alzo e mi dirigo verso l'entrata della stanza. La apro e non mi aspettavo di trovarmi lui davanti ai miei occhi.
Richard.Vorrei tanto tirarli un bel pugno in faccia perché poteva almeno chiamarmi in questi giorni non presentarsi improvvisamente.
"Ciao Alice" dice quasi sussurrando.
Adesso gli spacco la porta in testa.
"Stai scherzando spero! Riesci a dire solo ciao?"
"Scusa se non mi sono fatto sentire ma non potevo"Non la passerai liscia caro mio.
Incominciamo con l'interrogatorio, vediamo quante bugie riesci a raccontare in 2 secondi."Perché? Cosa ti ha impedito di chiamarmi?" domando mentre mi appoggio allo stipite della porta.
Spero che sia convincente la risposta o se no ti faccio fritto con le patatine.
"Non sono affari tuoi Alice"
Che la guerra abbia inizio.
"Certo come sempre. Io non posso sapere mai niente di quello che succede. Le cose mi vengono dette da altre persone e non da quelle che vorrei io" dico urlando.
Dentro ti me ho un misto di emozioni negative che non riesco a spiegare. Mi sento presa in giro dalla persone più importanti della mia vita.
"A cosa ti stai riferendo?" Chiede guardandomi negli occhi.Così oltre ad essere maleducato sei anche senza cervello. Complimenti, vedo che diventare grandi non è servito a niente.
"Dai Richard! Apri gli occhi. Jack mi ha raccontato tutto" dico mentre fisso le sue iridi azzurre diventare cupe.
Silenzio.
Molto silenzio.
Troppo silenzio.
Il suo viso ormai pallido mi osserva attentamente come se avesse sentito la cosa più brutta che una persona può sentire.
Provo a capire le sue emozioni guardando i suoi occhi spenti, vuoti e gelidi. Senza aprire bocca, scende le scale senza proferire parola.
Per l'ennesima volta non ricevo alcuna spiegazione e stanca dal suo atteggiamento lo seguo, lo afferro per un braccio e lo sbatto contro al muro con tutta la forza che mi è rimasta
"Cosa vuoi fare?! Andare via senza darmi una spiegazione?? Dopo tutto quello che è successo non dici niente? Sei un codardo Richard".
Nessuno dei due apre bocca.
"Mio papà è in coma. Ha fatto un incidente in macchina. Probabilmente non si sveglierà."
Non era questo quello che volevo sentire.
"È questo quello che non volevo dirti. È per quello che sono 'scomparso'. Ora lo sai Alice"Voglio che si apra un vortice sotto ai miei piedi e mi risucchi.
Non so cosa dire. Penso che non si possa dire niente in situazioni del genere."Mi dis-dispiace Richard. Scusami ti prego" dico abbracciandolo.
Mi stringe forte, come se cercasse una spalla su cui sostenersi e piangere per la paura e la tristezza che ormai fa parte della sua vita.
Richard non è mai stato legato a suo padre, da quando i suoi si sono separati. Ma comunque è una persona che fino a pochi anni fa faceva parte della vita di tutti i giorni.
"Devi sapere tutto" sono le uniche cose che dice dopo esserci sciolti dall'abbraccio.🥥🥥🥥
Ci siamo dati un orario e un posto preciso dove incontrarci. Finalmente mi dirà tutto quello che è successo. Sono seduta sul molo con le gambe a penzoloni. Secondo il mio orologio dovrebbe arrivare tra pochi minuti. Sono molto agitata perché è da tanto tempo che io Richard non facciamo una conversazione di questo tipo. Il sole non è ancora tramontato quando vedo un'ombra dietro di me.
"Eccoti" dico accennando un piccolo sorriso.
"Prima che io inizi a raccontarti tutto, voglio scusarmi con te per come ti ho trattata e per dirti che ti voglio bene" dice ridendo.
"Okay"
"Okay"
Silenzio. Incominciamo bene.
"Io e Jack eravamo amici. Molto amici, ci definivano 'i fratelli inseparabili', stavamo sempre insieme; condividevamo e soprattutto ci dicevamo tutto. Sono sempre stato stronzo con le ragazze, mi divertivo e basta, non ho mai voluto una relazione seria, fino a quando è arrivata Clara. Capelli biondi e ricci, occhi color oceano e di una dolcezza indescrivibile. Era "nuova a scuola" infatti veniva spesso presa di mira; non so perché ma ho incominciato a difenderla e a proteggerla come se fosse il più raro dei fiori. Abbiamo incominciato a frequentarci, fino a quando ho capito che provavamo dei sentimenti per entrambi e ci siamo fidanzati. Mi aveva cambiato totalmente, ed io ero felice. Lo presentata alla mia famiglia, ai miei amici e....a Jack." si ferma per riprendere fiato e prende la mia mano per farla intrecciare alla sua. Vuole sostegno, conforto e qualcuno che lo capisca.
"Richard se non vuoi continuare ti capisco"
"No, devo Alice" dice per poi continuare a parlare.
"Jack è sempre stato un ragazzo molto riservato e 'libero'. Clara aveva una relazione alle mie spalle con lui, e io da stupido non me ne sono mai accorto. Fino a quando, una sera, stavamo ritornando a casa da una festa. Tutti avevamo bevuti. Clara era seduta davanti con Jack alla guida. Non aveva la cintura, quindi mi avvicinai a lei per aiutarla a mettersela e.....buio più totale."
Sto piangendo.
Provava dei sentimenti per Clara, la amava e Jack le la portata via.
"Una volta in ospedale, capì che avevamo fatto un incidente. Jack si era distratto dalla guida per vedere cosa stessi facendo, e non ha visto il camion davanti ai suoi occhi. Il veicolo si è capovolto, facendo sbattere la testa di Clara sul cofano. Noi stavamo bene, Clara era sul punto di morire. Sono riusciti a salvarla con l'operazione ma ha avuto un trauma cranico. Ha perso la memoria Alice. Tutta per colpa mia. Il padre ci odiava a morte, così ha deciso di trasferirsi in Europa con lei. E da quel giorno, non l'ho più vista".
"Non so cosa dire" dico per poi abbracciarlo.
"Non dire niente, mi basta solo il tuo perdono"
"Certo che ti perdono Richard".
***
Ciao a tutti! Scusate per l'inattività qui su Wattpad ma sono stata molto impegnata con la scuola, però sono riuscita a finire il capitolo come promesso.
Abbiamo scoperto tutta la verità su Richard. Ve lo aspettavate?? Fatemelo sapere sui commenti.
Buona lettura. 💖
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Un errore quasi perfetto
ChickLitAlice Nora Jackson ha già capito tutto degli uomini. Dopo essere stata lasciata dal ragazzo più fico e popolare della scuola, capisce che deprimersi chiusa in camera mangiando schifezze, non è la giusta soluzione per dimenticare quello che le è succ...